tag:blogger.com,1999:blog-23047183270166731332024-02-08T01:48:56.337+01:00Rivelazioni non autorizzate dai contenuti esplicitiUna finestra sugli avvenimenti che non ci vengono raccontatiUnknownnoreply@blogger.comBlogger90125tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-54421496421513001182011-09-12T04:16:00.016+02:002011-09-12T05:14:27.350+02:0011/9/2001: serviva il pretesto necessario<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhO8PdlUHgZe6DVsbx4_esdlVacb7RXzoT92YEb-cMjWpr1IXY8WxTdVBElnyfzS0QW6vBig6vwa9HWQ0k9ESrNa4X_JmdI6xVxBaTogm6vmOoeBWwj-i9HY4FeJeMZl8zHCF6Hl7NHaHDD/s1600/petroilmap.png"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 188px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5651304158184083682" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhO8PdlUHgZe6DVsbx4_esdlVacb7RXzoT92YEb-cMjWpr1IXY8WxTdVBElnyfzS0QW6vBig6vwa9HWQ0k9ESrNa4X_JmdI6xVxBaTogm6vmOoeBWwj-i9HY4FeJeMZl8zHCF6Hl7NHaHDD/s400/petroilmap.png" /></a><br /><span style="color:#990000;"><strong>LA VERA STORIA DELLA GUERRA IN AFGHANISTAN</strong><br /><em>le risorse energetiche e il controllo dell’Asia Centrale</em><br /></span><span style="color:#000000;">di Vladimiro Giacché (articolo scritto tra luglio/agosto 2002)<br /></span>-----------------------------------------------------------------------------------<br /><em>“Dopo la sconfitta dell’Unione Sovietica nella Guerra Fredda, Washington - con l’aiuto di Al-Qaeda - sta stabilendosi in Asia Centrale”</em><br />(M. Thompson, “Letter from Kyrgyzstan: the US Moves In”, Time, 27 aprile 2002)<br /><br /><em>“Non ricordo nessun precedente storico di una regione divenuta così all’improvviso talmente importante da un punto di vista strategico come la regione del Caspio”</em>(dichiarazioni rese nel 1998 dall’attuale vicepresidente USA Dick Cheney e riportate in M. Cohn, Cheney’s Black Gold: Oil Interests May Drive US Foreign Policy [!], in the Chicago Tribune, 10 agosto 2000 [!])<br /><br /><em>L’Asia Centrale “offre opportunità di investimento nella scoperta, produzione, trasporto e raffinazione di enormi quantità di risorse di greggio e gas naturale... Il Kazakhstan è un nuovo Kuwait”</em> (Oil & Gas Journal, 10 settembre 2001)<br /><br /><em>“L’importanza dell’Afghanistan dal punto di vista energetico nasce dalla sua posizione geografica di potenziale rotta per il transito di petrolio e di gas naturale dall’Asia Centrale al Mar Arabico”</em>(US Energy Information Agency, settembre 2001)<br /><br /><em>“Sino a tre mesi fa era impensabile che [il percorso per il trasporto del petrolio dall’area del Caspio] passasse attraverso l’Afghanistan per poi sboccare sulle coste del Pakistan e dell’India”</em>(D. Tonello, “La nuova frontiera dei petrolieri” in Borsa & Finanza, 22 dicembre 2001)<br /><br /><em>“La situazione geopolitica è cambiata e gli Stati Uniti sono diventati il terzo Paese confinante dell’Asia Centrale”</em>(Y. Karin, esperto di scienze politiche del Kazakhstan: dichiarazione riportata sull’Economist, 19 gennaio 2002)<br />-----------------------------------------------------------------------------------<br /><br /><strong>Il 30 maggio 2002 è stato un giorno importante.</strong> Quel giorno, infatti, è avvenuta la firma solenne di un trattato trilaterale tra Turkmenistan, Afghanistan e Pakistan. Oggetto del trattato: la costruzione di un gasdotto lungo 1.500 chilometri, che porterà il gas estratto dai giacimenti di Daulatabad, in Turkmenistan, sino a Gwadar, in Pakistan, passando per l’Afghanistan. Si tratta precisamente del gasdotto a cui “lavorava” la compagnia americana Unocal sin dai primi anni Novanta. Questa notizia, che invano cercheremmo sui giornali italiani, ci racconta la vera vittoria della vera guerra che è stata scatenata sull’Afghanistan. <strong>[1]</strong><br /><br />Il reale scopo della guerra in Afghanistan è infatti rappresentato dalla possibilità di controllare aree strategiche dal punto di vista geopolitico e del controllo dei flussi delle materie prime. L’Afghanistan fa parte appunto di una di queste aree. Perché il suo territorio costituisce una via di transito per le risorse energetiche dei Paesi dell’Asia Centrale. Perché si trova in una regione di cerniera tra Cina e Russia. Perché è un punto di passaggio strategico tra Europa ed Asia - e, come ha detto Brzezinsky qualche anno fa, “<em>tutti condividono il presupposto che l’Eurasia sia il centro del mondo e che chi controlla l’Eurasia controlli il mondo”.</em> <strong>[2] </strong><br /><strong></strong><br />La cosiddetta “guerra al terrorismo” ha per l’appunto consentito agli USA di porre un’ipoteca su quest’area fondamentale. Il fatto di aver imposto la propria presenza diretta in quest’area rappresenta per gli USA il secondo vero grande successo di questa guerra, dopo il rilancio delle spese militari (che rappresentano, per così dire, un “successo” a sé stante in quanto consentono di far ripartire il settore militare USA, uno dei settori trainanti dell’economia americana). <strong>[3] </strong><br />Proviamo ad esaminare più da vicino la questione, a partire da una stima delle risorse energetiche presenti nell’area.<br /><br /><strong>1. Le risorse energetiche dell’Asia Centrale</strong><br />Sono davvero così importanti queste risorse? Sì. Secondo stime pubblicate nell’agosto del 2000 dall’Institute for Afghan Studies il valore delle riserve petrolifere dei Paesi dell’Asia Centrale che circondano l’Afghanistan (Azerbaijan, Kazakhstan, Turkmenistan e Uzbekistan) si aggira tra i 2.500 e i 3.500 miliardi di dollari: non per nulla l’articolo in questione recava un titolo come “Le nuove miniere d’oro dell’Asia Centrale”! <strong>[4]</strong> Oggi si parla di 110 miliardi di barili di petrolio contenuti nel solo Mar Caspio, che ne farebbero la terza riserva mondiale, dopo l’Iraq (113 miliardi) e l’Ara­bia Saudita (262 miliardi). <strong>[5]</strong><br /><br />I paesi più ricchi di petrolio sono il Kazakhstan e l’Azerbaijan. Ma nell’area esistono enormi giacimenti anche di gas naturale: a questo riguardo il paese più ricco è il Turkmenistan, seguito dal Kazakhstan e dall’Uzbekistan. Questi tre paesi si situano tra i primi 20 al mondo per quantità di risorse energetiche accertate. <strong>[6]<br /></strong><br />Ma siccome quest’area è stata relativamente poco esplorata, le sue riserve potenziali possono risultare molto superiori ancora. Ce lo dice con estrema chiarezza il sito (governativo) americano dell’Energy Information Administration: “<em>la regione del Mar Caspio è importante per i mercati mondiali perché ha grandi riserve di petrolio e gas che soltanto ora stanno iniziando ad essere pienamente sfruttate... Benché gli stati che si affacciano sul Mar Caspio siano già primari produttori di energia, molte parti di questo mare e dell’area circostante restano inesplorate... Attraverso l’intervento di ulteriori investimenti stranieri, l’applicazione di tecnologia occidentale, e lo sviluppo di nuovi mercati di sbocco, la produzione di petrolio e gas naturale nella regione del Caspio potrebbe moltiplicarsi”. </em><strong>[7]</strong><br /><br />Queste parole rappresentano la migliore traduzione pratica della teoria esposta, poco meno di 90 anni fa, da un teorico marxista oggi ingiustamente sottovalutato: “<em>Per il capitale finanziario sono importanti non solo le sorgenti di materie prime già scoperte, ma anche quelle eventualmente ancora da scoprire, giacchè ai nostri giorni la tecnica fa progressi vertiginosi, e terreni oggi inutilizzabili possono domani esser messi in valore, appena siano stati trovati nuovi metodi (e a tal fine la grande banca può allestire speciali spedizioni di ingegneri, agronomi, ecc.) e non appena siano stati impiegati più forti capitali. Lo stesso si può dire delle esplorazioni in cerca di nuove ricchezze minerarie, della scoperta di nuovi metodi di lavorazione e di utilizzazione di questa o quella materia prima, ecc. Da ciò nasce inevitabilmente la tendenza del capitale finanziario ad allargare il proprio territorio economico, e anche il proprio territorio in generale”. </em><strong>[8]<br /></strong><br />Tornando a noi, aveva quindi ragione quell’uomo d’affari americano che nel 1998 disse: <em>“Non ricordo nessun precedente storico di una regione divenuta così all’improvviso talmente importante da un punto di vista strategico come la regione del Caspio”.</em> L’uomo d’affari in questione era l’attuale vicepresidente USA Dick Cheney, all’epoca presidente e amministratore delegato della Halliburton, una società leader nelle escavazioni petrolifere con forti interessi nell’area, e in particolare in Azerbajian. <strong>[9]<br /></strong><br />Cheney non è l’unico esponente della lobby petrolifera a ricoprire responsabilità di governo nell’ammini­strazione Bush. Condoleezza Rice, consigliere per la sicurezza, è stata dal 1991 al 2000 nel Consiglio di Amministrazione della Chevron (le è stata intitolata anche una petroliera della compagnia): in tale veste è intervenuta in Kazakhstan, dove la Chevron ha importanti interessi (vi ha investito più di 20 miliardi di dollari). Il ministro del commercio, Donald Evans, è stato per 25 anni amministratore della Tom Brown (gas naturale). La sottosegretaria dello stesso ministero, Kathleen Cooper, è stata capo economista della Exxon.<br /><br />Anche il ministro per l’energia, Spencer Abraham, proviene dal settore. Gale Norton, ministro dell’interno, come avvocato ha difeso la Delta Petroleum (e la sua campagna elettorale è stata finanziata dalla Bp-Amoco). E, dulcis in fundo, tanto Bush padre che Bush figlio sono petrolieri da sempre. <strong>[10]</strong> Di fronte alla presenza diretta di questo esercito di - chiamiamoli così - profondi conoscitori delle problematiche energetiche, anche il fatto che le compagnie petrolifere abbiano contributo alla campagna elettorale di Bush & C. per 10 milioni di dollari assume una rilevanza secondaria... <strong>[11]<br /></strong><br /><strong>2. “La battaglia degli oleodotti”</strong> <strong>[12]<br /></strong>Che l’Asia Centrale nasconda enormi risorse energetiche è fuori di dubbio. Il problema però è che scoprire nuovi giacimenti di petrolio e di gas naturale non è sufficiente. E non basta neppure riuscire ad estrarre queste risorse energetiche con l’aiuto delle migliori tecnologie. Perché esse diano i profitti desiderati, è necessario poterle trasportare verso i mercati di sbocco - controllandone il percorso. E qui le cose si fanno serie.<br /><br />Prendiamo il Turkmenistan. Su un sito specializzato americano si può leggere: <em>“il Turkmenistan è l’esem­pio principe di una particolare anomalia che l’industria energetica in passato non si è mai trovata ad affrontare su così vasta scala: una grande regione dotata di enormi risorse in termini di giacimenti, che è isolata ed attualmente non ha un percorso efficiente e sicuro per spedire ciò che ne estrae sui mercati mondiali”. </em><strong>[13]</strong><br /><br />In verità, a questo problema qualcuno ha pensato. E infatti il 21 ottobre 1995 i dirigenti della compagnia petrolifera americana Unocal e della saudita Delta Oil hanno firmato un accordo con il presidente del Turkmenistan Niyazov <strong>[14]</strong> che prevedeva la costruzione di gasdotto (del costo stimato di 3 miliardi di dollari) tale da consentire esportazioni di gas naturale del valore di 8 miliardi di dollari. Il gasdotto avrebbe dovuto attraversare l’Afghanistan, per giungere in Pakistan (con una possibile estensione all’India). <strong>[15]</strong><br /><br /><strong>Problema:</strong> la guerra civile che all’epoca infuriava in Afghanistan, e che divideva le diverse fazioni di mujaheddin e le differenti etnie. Da questo momento i Sauditi cominciano a finanziare massicciamente i Talebani, abbandonando al loro destino le altre fazioni. Anche gli USA manifestano la loro benevolenza con aperture di credito sia in senso proprio che in senso figurato. Ad esempio, Barnett Rubin, specialista di cose afghane del Council of Foreign Relations, nell’ottobre del 1996 afferma - con singolare lungimiranza - che <em>“i talebani non possiedono nessun legame con l’internazionale islamica radicale”</em>! [<strong>16] </strong>E l’attuale inviato USA in Afghanistan, Zalmay Khalilzad, ancora quattro anni fa scriveva solennemente sul Washington Post che <em>“i Talebani non praticano il genere di fondamentalismo anti-americano in voga in Iran”...<br /></em><br />Tra i più entusiasti dei nuovi padroni dell’Afghanistan, ovviamente, c’è proprio la Unocal, il cui vicepresidente, Chris Taggart, nel 1997 ammette che gli esagitati giovanotti <em>“sono utili”</em> e che <em>“la società sta facendo loro donazioni, ma non in denaro”</em> (ossia in armi).<strong> [17]</strong> Nel novembre dello stesso anno, la Unocal paga 1 milione di dollari per addestrare 137 giovani afghani, presso l’Afghan Studies Center dell’Università del Nebraska, in diverse attività connesse alla costruzione di gasdotti. Ma la simpatia è destinata a durare almeno sino al 1998: il 12 febbraio di quell’anno, il responsabile delle relazioni internazionali di Unocal, John Maresca, riferisce al congresso ed espone dettagliatamente il progetto del gasdotto CentGas. <strong>[18]</strong><br /><br />Ma anche dopo gli attentati alle ambasciate in USA in Africa, e il conseguente attacco missilistico americano alle basi di Bin Laden in Afghanistan (agosto 1998), i rapporti proseguono. Al servizio della Unocal lavorano, tra gli altri, un afgano-americano, il già citato Khalilzad, e anche - ma guarda un po’ - Hamid Karzai, l’attuale capo del governo provvisorio di Kabul. <strong>[19]</strong> I rapporti di Unocal con i Talebani si interrompono nel dicembre 1998, anche se quelli del governo americano proseguono praticamente sino alla vigilia dell’11 settembre. <strong>[20]</strong><br /><br />Comunque sia, con lo scoppio della guerra le prospettive del gasdotto riprendono quota. Già alla fine di ottobre, infatti, Niyazov dichiara solennemente, in una lettera all’ONU, che il gasdotto <em>“aiuterà a ricostruire il paese, alla normalizzazione della vita pacifica e del lavoro del popolo Afghano, ed anche ad accelerare lo sviluppo socio-economico dell’intera regione circostante”.</em> <strong>[21]</strong> E sempre alla fine di ottobre il vecchio progetto di Unocal viene discusso ad Islamabad tra il ministro del petrolio pakistano Usman Aminuddin e l’ambasciatore americano Wendy Chamberlain, che rilasciano al termine del loro incontro un allusivo comunicato ufficiale:<em> “il gasdotto dischiude nuove strade ad una coooperazione regionale multidimensionale, soprattutto alla luce dei recenti sviluppi geopolitici nella regione”.</em> <strong>[22]</strong><br /><br />Come è andata a finire, l’abbiamo visto in apertura di questo articolo: il 30 maggio scorso è stato ufficialmente firmato l’accordo tra Turkmenistan, Afghanistan e Pakistan per dare il via al gasdotto. Il gasdotto per trasportare il gas estratto dal Turkmenistan è solo uno dei progetti che riguardano le risorse energetiche dell’Asia Centrale. La stessa Unocal ha progettato un oleodotto, il Central Asian Oil Pipeline, lungo 1.700 km e in grado di collegare Chardzhou in Turkmenistan e l’oleodotto siberiano già esistente da un lato, la costa pakistana che si affaccia sul Mare Arabico dall’altra. Ovviamente, anche in questo caso il passaggio è attraverso l’Afghanistan, ed anzi l’oleodotto sarebbe almeno in parte parallelo al gasdotto già citato. Questo oleodotto sfrutterebbe le risorse petrolifere presenti in Uzbekistan. Anche in questo caso, le prospettive sembrano decisamente migliorate...<br /><br /><strong>Ma attenzione.</strong> La “guerra degli oleodotti” non riguarda soltanto l’Afghanistan. <strong>[23]</strong> Prendiamo il caso del Caspian Pipeline Consortium, una joint venture che ha tra i suoi azionisti la Russia, il Kazakhstan, l’Oman, ChevronTexaco e ExxonMobil. Il CPC ha inaugurato a fine ottobre un oleodotto da 2,65 miliardi di dollari, che collega i pozzi di Tengiz (nel nord del Kazakhstan) al porto russo di Novorossirsk, sul Mar Nero. In questa occasione, Bush ha dichiarato che l’Amministrazione USA ha in mente “un network di oleodotti e gasdotti multipli dal Caspio, che includono gli oleodotti Baku-Tbilisi-Ceyan, Baku-Supsa, Baku-Novorossirsk, e il gasdotto Baku-Tbilisi-Erzurum”.<br /><br />Curiosamente, nel comunicato della Casa Bianca l’oleodotto reale è citato per ultimo, mentre un oleodotto che esiste solo allo stadio di progetto è citato per primo. Ovviamente, non c’è nulla di casuale in questo. Infatti l’oleodotto Baku(Azerbajian)-Tbilisi(Georgia)-Ceyhan(Turchia) è quello che più sta a cuore al governo americano, in quanto non passa per la Russia. Purtroppo, è anche il tracciato più costoso ed antieconomico - sarebbe lungo 2.000 km e passerebbe per zone particolarmente impervie - tant’è vero che ha incontrato l’opposizione anche delle compagnie petrolifere (opposizione che potrebbe peraltro facilmente essere superata prevedendo adeguati sgravi fiscali).<br /><br />Tra chi è contrario a questo tracciato va annoverato anche il presidente del Kazakhstan il quale, ancora il 9 dicembre 2001, ha detto chiaro e tondo a Colin Powell di essere piuttosto interessato al molto più economico tracciato che passerebbe per l’Iran, sfociando nel Golfo Persico all’altezza del porto iraniano di Kharg Island. Va notato che la partecipazione del Kazakhstan è essenziale, perché le sole risorse azere renderebbero assolutamente antieconomico il progetto Baku-Ceyhan. <strong>[24]</strong> Nel febbraio scorso il Washington Report on Middle-East Affairs ha pertanto riportato la posizione del Kazakhstan, commentando che l’oleodotto Baku-Ceyhan sembrava definitivamente affondato. L’e­stensore dell’articolo commentava peraltro con un certo stupore l’eventualità che quel progetto fosse sconfitto, dicendo che <em>“quando il gioco si fa duro”,</em> la lobby pro Israele “<em>raramente perde a Washington”. </em><strong>[25]<br /></strong><br /><strong>Cosa c’entra Israele?</strong> È presto detto. Israele ha relazioni molto strette tanto con il Turkmenistan e l’Azer­bajian, quanto con la Turchia. Per quanto riguarda il primo aspetto basterà ricordare che l’“ex” agente del Mossad Yousef Maiman, presidente del gruppo israeliano Mehrav, è cittadino onorario del Turkmenistan e personalmente coinvolto nello sviluppo delle risorse di gas della zona. A lui si deve il progetto del percorso Baku-Ceyhan, che eviterebbe sia Iran che Russia. Un’altra società israeliana, la Magal Security Systems, garantirà la sicurezza del tracciato dell’oleodotto.<br /><br />Per quanto riguarda il legame Israele-Turchia, come è noto si tratta di un asse strategico chiave per il mantenimento del controllo USA sul Medio Oriente. E l’interesse di Israele per questo tracciato è evidente: consentirebbe di approvvigionare Israele stessa anche in caso di crisi con i Paesi produttori di petrolio del Medio Oriente. Non è un caso, quindi, che da diversi anni a questa parte Israele e l’American Israeli Public Affairs Committee stiano facendo una fortissima azione di lobbying per l’oleodotto.<br /><br />Non è solo questo il punto a vantaggio dell’oleodotto Baku-Ceyhan. Basti pensare che il consorzio, guidato dalla British Petroleum, è rappresentato dallo studio legale Baker & Botts. L’avvocato principale è proprio il James Baker che era già stato segretario di Stato di Bush senior, e che gli è fedele e vicino anche nell’avventura finanziaria del gruppo Carlyle. <strong>[26]<br /></strong><br />Ma il motivo principale è un altro: il progetto Baku-Ceyhan realizza alla lettera il programma espresso da Brzezinsky nel suo libro del 1997 <em>La grande scacchiera</em>. Ecco cosa scriveva l’ex segretario di Stato di Carter (e, per inciso, uno degli ispiratori della politica pro-integralisti islamici degli USA in Afghanistan già prima dell’invasione sovietica): <em>“l’Azerbajian è il tappo della bottiglia che contiene le ricchezze del bacino del Mar Caspio e dell’Asia Centrale (...). Un Azerbajian indipendente, connesso ai mercati occidentali da oleodotti che non passino attraverso il territorio controllato dalla Russia, diventerà anche un’importante via d’accesso delle economie avanzate e consumatrici di energia alle repubbliche dell’Asia Centrale, ricche di energia”.</em><strong> [27]<br /></strong><br /><strong>Ma per quale motivo il controllo delle vie di traffico di gas e petrolio è così strategico per gli USA? Essenzialmente per due motivi.<br /></strong><br />Il primo è rappresentato dalla necessità di ridurre la dipendenza energetica degli USA dai paesi del Medio Oriente. Non è un motivo da poco. Da questo punto di vista, è nel giusto chi vede in tutte le più recenti iniziative di politica estera americana (in Asia Centrale come in America Latina) principalmente <em>“una strategia tesa al controllo del petrolio mondiale”.</em> Si tratta di una strategia disegnata già nel “Piano nazionale per l’energia”, steso da Cheney (con la consulenza di Enron, la società che ha fatto bancarotta nel novembre scorso) nei primi mesi del 2001. In questo piano era scritto chiaramente: a) che gli Stati Uniti avrebbero dovuto sempre più far ricorso a risorse energetiche provenienti dalla Russia, dagli Stati del mar Caspio e dall’Africa; b) che per avere accesso a queste risorse aggiuntive non sarebbe stato sufficiente far ricorso alle forze spontanee del mercato, ma sarebbe stato necessario un impegno governativo. <strong>[28]</strong> Impegno poi concretizzatosi: sotto forma di bombardieri e truppe d’assalto...<br /><br />Ma l’obiettivo di approvvigionare direttamente gli USA non è forse neppure il più importante: da un lato, infatti, una drastica riduzione della dipendenza dal Golfo Persico è impossibile nel breve periodo; e poi, comunque, gli USA hanno importanti produttori di petrolio molto più vicini a casa loro delle steppe dell’Asia Centrale (Canada, Messico, che già forniscono agli Stati Uniti il 40% del loro fabbisogno di petrolio, e Venezuela). <strong>[29] </strong>Più importante è quindi un secondo motivo: è importante che gli USA controllino e dirigano i flussi di petrolio e gas naturale, dovunque essi siano diretti. E talvolta, del resto, l’importante non è dove queste risorse vanno, ma dove non vanno.<br /><br />Ad esempio, dal punto di vista degli Stati Uniti è importante innanzitutto che gas naturale e petrolio del mar Caspio prendano strade differenti da quelle prese sinora, ossia è importante che non passino più per la Russia. Qui va notato un aspetto importante: sotto questo profilo gli interessi di potenza della Russia confliggono con quelli delle sue stesse compagnie energetiche. Mentre i primi spingono a mantenere il passaggio sul territorio russo delle risorse dell’Asia Centrale, l’industria russa del petrolio e del gas naturale (che spesso possiede gli stessi oleodotti e gasdotti) spinge per distribuire e promuovere sui mercati internazionali i suoi prodotti. [<strong>30] </strong><br /><br />La circostanza è degna di nota perché attualmente sono proprio i colossi energetici russi (Yukos e Lukoil per il petrolio, Gazprom per il gas naturale) a decidere la politica estera di Putin. Che infatti ha avuto negli ultimi una direzione di marcia chiarissima: proporre la Russia come il grande fornitore sostitutivo di risorse energetiche dell’Occidente rispetto ai Paesi del Golfo Persico. Per questo motivo la Russia (che non fa parte dell’OPEC) ha aumentato la produzione per rompere la politica dei prezzi del cartello OPEC. Per lo stesso motivo non si è - almeno per il momento - opposta ai movimenti USA sugli oleodotti dell’Asia Centrale; la stessa opposizione “storica” all’oleodotto Baku-Ceyhan sembra essere venuta meno.<br /><br />In secondo luogo, le risorse energetiche non debbono dirigersi verso la Cina. In termini più concreti: deve essere impedita la costruzione di oleodotti e gasdotti che conducano le risorse energetiche dell’Asia Centrale, passando per il Kazakhstan (che confina ad est con la Cina), nello Xinjiang. Non si tratta di progetti fantascientifici: un concreto progetto esiste dal 1997, e dovrebbe essere realizzato sotto l’egida del China National Petroleum Corporation. Va notato che, evidentemente sotto la pressione degli eventi in Asia Centrale, il progetto di gasdotto (lungo 4.000 km) che passando per lo Xinjiang dovrebbe sboccare a Shangai, è stato sbloccato all’inizio di febbraio 2002. E, non a caso, tra le compagnie straniere ammesse nel progetto ci sono la russa Gazprom e l’europea Shell, mentre è stata esclusa nella fase finale l’americana Exxon. <strong>[31]</strong><br /><br />E’ del tutto chiaro che, qualora tale progetto fosse realizzato, esso avrebbe l’effetto non solo di rifornire la Cina di parte dell’energia necessaria per il suo sviluppo, ma anche quello di provocare un riavvicinamento strategico tra Cina, Giappone e Corea. Prospettive, entrambe, molto sgradite agli USA.<br />Questo, dal punto di vista americano, impone una rotta diversa: gli oleodotti e i gasdotti debbono sboccare nel Golfo Persico. Per poi finire sui mercati in prospettiva più promettenti: quelli asiatici; ma sotto il controllo americano.<br /><br />Ma anche qui bisogna fare attenzione. Il percorso più breve ed economicamente più conveniente sarebbe quello che dal Turkmenistan porta al Golfo Persico passando per l’Iran. Però lo zio Sam non è d’accordo, perché l’Iran fa parte dell’”asse del male” (o, più probabilmente, viceversa...). E allora (oltre alla rotta che porta in Turchia) resta solo la via che passa per l’Afghanistan. Appunto.<br /><br /><strong>3. Petrolio e guerra: una scoperta tardiva</strong><br />Sulla base di quanto abbiamo visto, non può stupire che in Asia e in Medio Oriente il nesso tra la guerra americana in Afghanistan e il controllo delle risorse energetiche sia stato, da subito, individuato con estrema chiarezza. L’Asia Times di Nuova Delhi, alla vigilia dell’attacco americano, individuava nel petrolio la chiave della campagna militare che si stava preparando, e affermava senza mezzi termini che un suo successo avrebbe potuto <em>“riconfigurare in misura sostanziale gli scenari energetici per il XXI secolo”.</em> <strong>[32]</strong> Ancora più esplicito, negli stessi giorni, Abdallah al Emadi, editorialista del quotidiano Arrayah del Qatar: <em>“Oggi l’Ame­rica si appresta a mettere le mani su una regione che non è meno importante del Golfo. E’ la regione del Mar Caspio e del Caucaso, molto ricca di greggio e di gas. Se riuscirà a controllare questa regione, così come è il caso del Golfo, l’America si garantirà il mantenimento della leadership mondiale”.</em> Chiaro, no?<br /><br />Curiosamente, al riguardo i grandi media americani ed europei avevano le idee molto meno chiare. In effetti, negli USA la giornalista Nina Burleigh il 12 ottobre (quindi a guerra già iniziata) ha potuto affermare che <em>“dall’11 settembre solo due articoli nei media americani hanno tentato di descrivere in che modo Big Oil</em> [ossia le multinazionali petrolifere, n.d.r.] <em>potrebbero trarre beneficio da un repulisti di terroristi e di altri elementi anti-Americani nella regione dell’Asia Centrale”.</em><strong> [33]</strong> Uno di questi articoli, scritto a Parigi da un giornalista del gruppo Hearst e ripreso soltanto dal San Francisco Chronicle, era effettivamente piuttosto esplicito: <em>“la posta in gioco che si cela nella guerra contro il terrorismo può essere riassunta in un’unica parola: petrolio. La cartina dei santuari e degli obiettivi dei terroristi nel Medio Oriente e nell’Asia Centrale assomiglia in maniera straordinaria alla mappa delle principali fonti di energia per il XXI secolo. Sarà la difesa di queste risorse energetiche - piuttosto che la semplice sfida tra l’Islam e l’Occidente - a costituire il principale scenario di conflitto globale per i prossimi decenni”.</em> <strong>[34] </strong><br />.<br />In Italia le cose non vanno meglio. Il primo articolo sull’argomento compare il 9 ottobre, ed è di Magdi Allam su Repubblica. Tant’è vero che Curzio Maltese, ancora dieci giorni dopo, poteva affermare che <em>“nel fiume di chiacchiere che ha circondato questa guerra, il petrolio non c’è”, trovando giustamente questo fatto “curioso e sospetto”.</em> [<strong>35]</strong> In effetti, a guerra già iniziata soltanto il Manifesto fa opera di informazione, e pubblica, a partire dal 12 ottobre, numerosi articoli sull’argomento. <strong>[36]</strong> Per trovare sui principali quotidiani un articolo ben documentato bisogna giungere al 24 ottobre, quando la Repubblica pubblica un articolo ove si legge tra l’altro che <em>“nei piani di guerra del Pentagono c’è proprio l’occupazione militare di una fascia di territorio afgano che corrisponde al tracciato di gasdotti e oleodotti per trasportare il gas turkmeno e il petrolio uzbeko fino al porto di Karachi [in Pakistan], accessibile all’Occidente”.</em> <strong>[37]</strong><br /><br />Soltanto molto più tardi, il 3 dicembre, è stato possibile leggere sul Sole 24 ore una frase come questa: <em>“poiché la guerra riguarda così da vicino il mondo arabo, l’Oceano Indiano e l’Asia Centrale, sarebbe sciocco pensare che non riguardi anche la politica energetica, specie quella relativa alla gestione delle vitali risorse d’idrocarburi”.</em><strong> [38]<br /></strong><br />A questa data, però, il principale risultato strategico della <em>“guerra contro il terrorismo” era stato conseguito: la rotta delle risorse energetiche per l’Afghanistan, poteva annunciare il 17 dicembre il Financial Times, “non è più politicamente inconcepibile”.</em> E gli USA avevano ormai saldamente - e irreversibilmente - stabilito la loro presenza in Asia Centrale.<br /><br /><strong>4. “The Yankees are coming”: le basi americane in Asia Centrale</strong><br />La presenza militare diretta degli Stati Uniti nei Paesi ex sovietici dell’Asia Centrale (ad eccezione del solo Kazachstan) è ormai una solida realtà. Vediamola in dettaglio.<br /><br />In Kirgizistan gli Stati Uniti hanno installato una base per 3.000 soldati all’aeroporto di Manas, a 30 km dalla capitale. L’articolo con il quale l’Economist del 19 gennaio ha informato della cosa i suoi lettori aveva un titolo significativo: “Arrivano gli Yankees”. Ancora più significativi i contenuti dell’articolo, che tra l’al­tro notava come la decisione americana di dispiegare queste truppe in Kirgizistan fosse stata assunta <em>“in un momento in cui la guerra in Afghanistan era quasi al termine”. </em>Con l’aggravante che, come dichiarato dal Pentagono il 3 gennaio, il dispiegamento americano andava considerato “di lungo termine, non temporaneo”. Ma la circostanza più significativa l’articolo non la notava: ed era il fatto che il Kirgizistan non confina con l’Afghanistan. Confina però con il Kazakhstan, il paese più ricco di risorse energetiche di tutta l’Asia Centrale. E dista 320 km dalla Cina. A Mosca ovviamente la notizia non è stata presa bene, tanto che la Russia ha subito minacciato di non ratificare un accordo per ristrutturare il debito (di 133 milioni di dollari) del Kirgizistan nei suoi confronti. <strong>[39]</strong><br /><br />Per quanto riguarda l’Uzbekistan, l’interessata amicizia con gli USA è di più lunga data. L’Uzbekistan già da tempo ospita basi americane. Il primo accordo tra USA e Uzbekistan per l’addestramento di truppe uzbeke da parte degli Americani risale infatti al 13 dicembre 1995. Nel 1996 si sono svolte le prime esercitazioni congiunte su territorio uzbeko. Però con la “guerra contro il terrorismo” i legami si sono fatti ancora più stretti: le basi di Khanabad e Kokaida ora ospitano 1.500 soldati americani. E più generosi si sono fatti anche gli aiuti USA: quest’anno ammonteranno a 160 milioni di dollari (il triplo del 2001). L’aiuto più importante che gli USA danno al presidente Karimov è però di un altro tipo: si tratta del compunto silenzio sulle gravissime violazioni dei diritti umani che hanno luogo in questo (come del resto nella più parte dei paesi limitrofi), e dell’assenso alla trasformazione di ogni dissidente in un “terrorista”. <strong>[40]</strong><br /><br />Inoltre Bush in persona ha definito l’Uzbekistan “un partner strategico” e ha ammonito che gli USA “vedrebbero con grave preoccupazione” ogni minaccia alla sicurezza dell’Uzbekistan. In verità, come spesso accade quando si dicono queste cose, è l’Uzbekistan a minacciare i paesi confinanti (Tajikistan e Kirgizistan). Comunque, sulla base di questi presupposti, come meravigliarsi del fatto che il buon Karimov abbia dichiarato che la presenza USA in territorio uzbeko per quanto lo riguarda “non è a termine”?<br /><br />Anche il Tajikistan (che ha 500 km di confine con la Cina...) ha offerto agli USA le proprie basi. Già durante la guerra gli USA hanno avuto il permesso di lanciare attacchi in Afghanistan dalle ex basi sovietiche di Dushambe e Kulyab. <strong>[41]</strong> Ma anche in questo caso la situazione è in ulteriore evoluzione. Il 20 febbraio del 2002 il Tajikistan è entrato a far parte della Partnership for Peace della NATO. Il 18 aprile, al termine di una visita di due giorni del ministro degli esteri tagiko negli USA, il Dipartimento di Stato ha reso pubblico un comunicato congiunto in cui viene espresso l’impegno di stabilire <em>“relazioni qualitativamente nuove e di lungo termine basate su comuni obiettivi” quali “la lotta al terrorismo internazionale” e “il mantenimento della pace e della stabilità ed il rafforzamento della sicurezza nell’Asia Centrale”.</em><br /><br />Il significato di queste parole è stato chiaro il giorno dopo, allorché l’agenzia Reuters ha reso noto un memorandum di Bush a Powell ove si legge che <em>“la fornitura di armi e addestramento (defence articles and services) al Tajikistan rafforzerà la sicurezza degli Stati Uniti e promuoverà la pace nel mondo</em> [sic!]”. Per comprendere il carattere provocatorio di tutto questo va ricordato non soltanto che il Tajikistan fa parte della Comunità degli Stati Indipendenti (come del resto tutte le repubbliche ex-sovietiche dell’Asia Centrale ad eccezione dell’Uzbekistan), ma anche che sul suo territorio stazionano tuttora 19 mila soldati russi, in gran parte schierati lungo i confini con l’Afghanistan. <strong>[42]</strong><br /><br /><strong>E veniamo alle pecore nere.<br /></strong><br />Cominciando dal Turkmenistan, che ha rifiutato di concedere il suo territorio alle forze statunitensi, pur concedendo il diritto di sorvolo per voli umanitari. Ed è stato punito con l’esclusione dai tour organizzati da numerose delegazioni di senatori e deputati americani in questi Paesi, con aiuti americani di entità ridicola (16,4 milioni di dollari nel 2002), e - da ultimo - con una condanna da parte dell’OSCE per <em>“assoluta mancanza di ogni libertà di espressione”.</em> <strong>[43]</strong> La condanna dell’OSCE probabilmente avrà effetti pratici piuttosto limitati. Più importante è il fatto che gli USA hanno segretamente incontrato oppositori del capo dello stato turkmeno, Saparmurat Niyazov. Tutto questo, nonostante che l’atteggiamento del presidente turkmeno sia favorevole al gasdotto per l’Afghanistan, e che il capitale americano sia già ben presente nel Paese (è tra l’altro presente l’impresa di escavazioni Halliburton).<br /><br />Evidentemente, però, l’appetito vien mangiando. E allora si sostiene l’opposizione in Turkmenistan. Con quali prospettive? Lasciamo la parola all’istituto di studi che ha dato questa notizia il 21 giugno scorso: <em>“se Niyazov non si alleerà con gli USA, il sostegno all’opposizione diventerà più forte, e ci si potrà attendere qualche forma di pressione da parte americana sul presidente. Ma se Niyazov farà delle concessioni, accettando truppe americane, cambiando le condizioni di investimento in modo da favorire le compagnie straniere, e annunciando qualche riforma di facciata, allora Washington abbandonerà l’opposizione turkmena.”</em> In definitiva, <em>“l’interesse USA nei confronti di essa esprime un più profondo interesse americano nel gas e nel petrolio del Turkmenistan.”</em> <strong>[44]</strong> Più chiaro di così...<br /><br />Ma il problema è soprattutto il Kazakistan. Che a gennaio ha addirittura firmato un accordo di difesa con la Cina. <strong>[45]</strong> In questo caso, vista l’importanza di un Paese che secondo il Financial Times “<em>un giorno potrebbe diventare un incubo per l’OPEC”, </em><strong>[46]</strong> e vista l’importanza degli investimenti che il capitale occidentale e statunitense vi ha già effettuato, l’approccio non può essere troppo duro. Bisogna denunciare i “metodi antidemocratici” di Nazarbayev - e anche in questo caso l’OSCE obbediente esegue<strong> [47]</strong> - ma conviene anche dare qualche contentino. Così, nel mese di marzo è stato comunicato che dal 1° ottobre 2001 il Paese ha ottenuto dal Dipartimento del Commercio USA l’ambito riconoscimento di “paese con economia di mercato”, che consente di rendere inapplicabili nei suoi confronti le leggi antidumping (leggi: dazi).<br /><br />Lo stesso riconoscimento era stato fornito esattamente un anno prima dall’Unione Europea. E il 1° aprile il ministro degli esteri kazako ha dichiarato la propria disponibilità ad aprire, “in caso di emergenza”, un aeroporto alla coalizione antiterrorismo guidata dagli USA. In apparenza, si tratta di una mossa puramente di facciata (benché comunque 600 voli della coalizione abbiano usufruito dello spazio aereo kazako durante la guerra <strong>[48]</strong>). E infatti il 27 giugno, durante un’audizione di un alto funzionario del Dipartimento di Stato americano al Senato, è stato detto esplicitamente che il governo americano intende <em>“aumentare il suo sostegno finanziario al processo di sviluppo dei partiti politici in Kazakistan”. </em><strong>[49]</strong> Ossia pagare i partiti di opposizione.<br /><br />Ovviamente, la penetrazione USA nell’area si vale di uno spettro di mezzi che va ben oltre la semplice macchina militare. C’è la guerra di propaganda: ad esempio, il 4 aprile 2002 sono state inaugurate le trasmissioni di Radio Free Europe (accusata dai Russi di sostenere i secessionisti ceceni) su Cecenia e nord Caucaso. Ma sono stati anche raddoppiati i programmi di assistenza economica ai paesi dell’area (da 244,2 milioni di dollari nel 2001 a 408 milioni nel 2002). Ed è stata rilanciata la vendita di armi, eliminando le precedenti restrizioni. <strong>[50]</strong><br /><br /><strong>Comunque, la presenza di basi e soldati americani in questi Paesi è il fatto più significativo, e non soltanto da un punto di vista simbolico.</strong><br /><br />Sulla durata di questa presenza i messaggi che vengono dagli USA sono inequivocabili. Da ultimo Rumsfeld, col suo caratteristico eloquio sempre così ricco di sfumature, ha detto: le truppe americane resteranno <em>“sinché sarà necessario”</em> (24 aprile). Ma già nel dicembre scorso Elizabeth Jones, la vice segretaria di Stato per gli Affari Europei ed Eurasiatici [!!], aveva dichiarato di fronte ad una commissione parlamentare che l’amministrazione Bush sperava che una permanente presenza americana in Asia Centrale desse impulso allo sviluppo economico e sostenesse le riforme democratiche nella regione. A gennaio anche il leader (Democratico) del Senato americano, Tom Daschle, ha dichiarato che <em>“gli USA vedono la loro presenza in Asia Centrale come un impegno di lungo termine che proseguirà anche dopo il completo ritorno della stabilità in Afghanistan”;</em> da questo punto di vista, ha detto Daschle, “<em>il nostro successo militare va visto come l’inizio, non la fine, del nostro sforzo”. </em><strong>[51] </strong>Del 30 aprile, infine, è la notizia che il Pentagono sta predisponendo un piano per una presenza militare di lungo termine nell’area. <strong>[52]<br /></strong><br />Quanto agli obiettivi della presenza americana nell’area, il Moscow Times del 13 febbraio non ha dubbi: <em>“Gli Stati Uniti stanno accerchiando la Cina, il solo Paese che potrebbe ingaggiare una lotta economica, politica o militare. Sono già in Corea del Sud, Giappone e Taiwan, mentre l’India è anti-cinese. Resta da coprire un ampio arco - Russia e Asia Centrale”.</em> <strong>[53] </strong>A queste dichiarazioni ha fatto eco, due mesi dopo, il generale russo Mylnikov, capo del Centro Antiterrorismo della CSI, che ha individuato gli obiettivi americani nel “controllo a lungo termine dei processi politico-militari in Asia Centrale e in stati limitrofi, quali l’Iran e l’Irak”, nonché nella volontà di porre in essere “una misura preventiva contro la Cina”. <strong>[54]</strong><br /><br />In queste affermazioni c’è un non-detto significativo: l’obiettivo dell’accerchiamento USA potrebbe infatti essere la stessa Russia. Qualcuno ha sostenuto esplicitamente proprio questa tesi, ad appena un mese dal­l’i­nizio delle operazioni militari in Afghanistan. <em>“Il grande guadagno per gli USA è l’occasione d’oro di stabilire una presenza militare permanente nell’Asia Centrale, che è ricca di petrolio e che apre la strada ad un’altra regione ricca di risorse, la Siberia. Così, un altro obiettivo potrebbe essere a portata di mano - l’ulteriore balcanizzazione della Russia e delle nazioni dell’Asia Centrale, sino a farne entità simili agli emirati, facilmente controllabili e privi di reale sovranità”.</em> <strong>[55]</strong><br /><br />Dello stesso tenore la Rossiskaya Gazeta del 22 gennaio: al termine delle operazioni in Afghanistan, <em>“la Russia e l’intera ex-Unione Sovietica non solo risultano accerchiate da un anello di basi militari e di intelligence degli USA e della NATO, proprio come 50 anni fa. In più, queste basi hanno ‘messo radici’ direttamente in Asia Centrale”.</em> <strong>[56]<br /><br /></strong>Tutto questo - è bene ricordarlo - avviene in una situazione in cui il contenzioso tra i 5 Stati che si affacciano sul Mar Caspio - per il possesso delle risorse che il Caspio contiene - non accenna a risolversi. <strong>[57] </strong><br /><br /><strong>5. Conclusioni</strong><br />La conclusione è obbligata: sotto questo profilo la guerra è stata un vero successo. Essa ha infatti garantito agli USA:<br /><br />a) un’ipoteca sul controllo del Mar Caspio e dei Paesi dell’Asia Centrale e delle relative risorse energetiche;<br /><br />b) una presa geopolitica sull’area, con una duplice funzione di contenimento (nei confronti della Russa e della Cina);<br /><br />c) e, per questa via, una forte riconferma del dominio statunitense a livello mondiale.<br /><br />Controllo delle risorse energetiche, dominio imperialistico, supremazia militare. Sono punti da sempre all’ordine del giorno della politica estera americana. E da sempre sono tra loro connessi. Non soltanto in Asia Centrale: la presenza delle forze militari americane in prossimità dei luoghi di estrazione delle risorse energetiche e lungo il percorso degli oleodotti, in Asia Centrale come in Medio Oriente, è assolutamente impressionante.<br /><br />La connessione tra petrolio e dominio imperialistico americano è così espressa in uno degli articoli migliori usciti sulla guerra afghana (non a caso pubblicato da un quotidiano di Hong Kong): <em>"I Talebani non sono mai stati un obiettivo nella "guerra contro il terrorismo". Sono stati soltanto un capro espiatorio - o meglio, un’orda di guerrieri medievali che semplicemente non hanno onorato il loro contratto: inserire l’Afghanistan nell’Oleodottistan. Tutte le potenze regionali sanno bene che l’America è in Asia Centrale per restarci, come Washington stessa è andata ripetendo in queste ultime settimane, e influenzerà o farà azione di disturbo sull’economia e la geopolitica della regione (...). Oleodottistan non è un fine in sé. Il petrolio e il gas non rappresentano l’obiettivo ultimo degli USA. Tutto questo ha come obiettivo il controllo".</em><br />Nel suo Monopole, lo scrittore belga Michel Collon ha scritto: <em>"Se vuoi dominare il mondo, devi controllare il petrolio. Tutto il petrolio. Ovunque".”</em> [<strong>58] </strong><br /><br />--------------------------------------------------------------------------------<br /><br />[1] La si trova a questa pagina web: http://www.dawn.com/2002/05/31/top11.htm (il sito di informazione DAWN la colloca, giustamente, tra i titoli principali del 31 maggio).<br /><br />[2] Z. Brzezinsky, La grande scacchiera, 1997.<br /><br />[3] Accenno qui soltanto a questo tema, che ho trattato più diffusamente in V. Giacché, "La guerra e il suo uso economico", Imperialismo, mondializzazione e guerra, Speciale allegato a l'Ernesto, sett.-ott. 2001, pp. 16-18, e in "Perché la guerra fa bene all'economia", in Proteo, n. 3/2001, pp. 111-116.<br /><br />[4] W. Maijd, "The New Gold Mines of Central Asia", agosto 2000 (www.institute-for-afghan-studies.org/dev_xyz/pipeline/ goldmines_majid.htm)<br /><br />[5] D. Tonello, "La nuova frontiera dei petrolieri" in Borsa & Finanza, 22 dicembre 2001; B. Koerner, "What if the Caspian Region were a major Oil Supplier", in Worldlink [si tratta della rivista del World Economic Forum di Davos - quest'anno spostato a New York], 17 gennaio 2002. La stima dell'entità delle riserve petrolifere dell'area è stata fatta dal Dipartimento dell'Energia del governo americano.<br /><br />[6] Il 17 dicembre il Financial Times ha dedicato un fascicolo al Kazakhstan. L'articolo di apertura recava questo titolo: "Geopolitics and oil focus the spotlight on Central Asia".<br /><br />[7] E.I.A., Caspian Sea Region, luglio 2001 (www.eia.doe.gov/emeu/cabs/caspian. html). Per dati quantitativi su entità delle risorse e dell'export si vedano le tabelle riportate in www.eia.doe.gov/emeu/cabs/caspgrph. html#TAB2.<br /><br />[8] V. I. Lenin, L'imperialismo, fase suprema del capitalismo, 1915-6.<br /><br />[9] Dichiarazioni riportate da M. Cohn, "Cheney's Black Gold: Oil Interests May Drive US Foreign Policy" [!], in the Chicago Tribune, 10 agosto 2000 [!]. Cheney inoltre nel 1994 favorì, in qualità di membro dell'Oil Advisory Board del Kazakhstan, la chiusura di un importante contratto per la Chevron.<br /><br />[10] J-C. Brisard, G. Dasquié, La verità negata, 2001; tr.it. Ed. Tropea, 2002, pp. 42-43; A. Politi, "Sua Maestà l'oro nero", l'Espresso, 1° novembre 2001.<br /><br />[11] Hanno contribuito alla campagna elettorale di Bush i presidenti ed amministratori delegati di queste società: Exxon, Philips Petroleum, Mobil, Occidental Petroleum, Texaco (http://democraticleader.house.ogv/uploads/05-16-01EnergySpecialInterest.pdf).<br /><br />[12] Questa espressione dà il titolo ad un paragrafo del volume di M.-R. Djalili e T. Kellner, Géopolitique de la nouvelle Asie Centrale, Paris, PUF, 2001.<br /><br />[13] v. http://www.american.edu/projects/mandala/TED/turkmen.htm.<br /><br />[14] Niyazov è tuttora presidente: e, in base ad una legge che ha fatto promulgare, resterà tale "a vita".<br /><br />[15] Oil & Gas Journal, 30 ottobre 1995. Cit. in Brisard e Dasquié, op.cit., p. 29.<br /><br />[16] Intervista a Time, 14 ottobre 1996.<br /><br />[17] Art. di S. Trippodo, Il Diario della settimana, 8 aprile 1997.<br /><br />[18] L'audizione è stata tradotta sul Manifesto del 17 ottobre 2001.<br /><br />[19] le Monde, 13 dicembre 2001. V. anche W. Madsen, "Afghanistan, the Taliban and the Bush Oil Team", 10 gennaio 2002 (http://democrats.com/view.cfm?id=5496) e the Independent, 10 gennaio 2002.<br /><br />[20] Sull'argomento vedi J-C. Brisard, G. Dasquié, La verità negata, cit.; J. Gelman, "Petrolio, la guerra in una sola parola", tr.it. il Manifesto, 27 novembre 2001; ma soprattutto P. Abramovici, "La storia segreta dei negoziati tra Washington e i taliban", le Monde diplomatique, gennaio 2002.<br /><br />[21] Lettera alle Nazioni Unite, riportata dal Far Eastern Economic Review.<br /><br />[22] P. Escobar, "The roving Eye. Pipelineistan, Part 1: The rules of the game", Asia Times, 25 gennaio 2002. Articolo eccellente e molto ben documentato.<br /><br />[23] Un sunto delle rotte principali si trova in R. Tanter, "La politica degli oleodotti. Petrolio, gas e gli interessi statunitensi in Afghanistan", tr. it.: http:// www.zmag.org/Italy/tanter-oil.htm.<br /><br />[24] A. Chebotaryov, "Kazakhstan: US pushes Baku-Ceyhan Pipeline", Report on Central Asia, n. 109, 22 marzo 2002. Va detto che le più recenti prese di posizione del Kazakhstan sull'argomento sembrano più caute.<br /><br />[25] A.I. Killgore, "Kazakhstan Supports Iran Pipeline Route: Is Israel's Turkish Route Doomed?", WRMEA, Special Report, 17 febbraio 2002.<br /><br />[26] Per queste ed altre notizie vedi P. Escobar, "Pipelineistan, Part 2: The games nations play", Asia Times, 26 gennaio 2002.<br /><br />[27] Vale la pena di riportare una frase, tratta da una recente agenzia della Reuters, che non ha bisogno di ulteriori commenti: "nel dicembre scorso il Congresso ha votato di sospendere il divieto di fornire aiuti militari americani all'Azerbajian, una potenziale nuova fonte di petrolio" (Reuters del 19 aprile 2002).<br /><br />[28] M. T. Klare, "Bush's Master Oil Plan", in Pacific News Service, 23 aprile 2002. Nel testo di Cheney vi era uno specifico riferimento all'Azerbajian e alla necessità di costruire nuovi oleodotti verso Occidente.<br /><br />[29] D. Cave, "Stuck in the Gulf", Salon, 29 ottobre 2001. "Ending the Oil Addiction", New York Times, 18 febbraio 2002.<br /><br />[30] Per i problemi legati alla distribuzione da parte delle compagnie russe delle risorse dell'Asia Centrale cfr. "Kazakhstan eyes key gas role in Central Asia", in Gulf News, 16 febbraio 2002; e M. Lelyveld, "Kazakhstan: Talk of Oil Pipeline Trhough Afghanistan Seen As Premature", Radio Free Europe, 15 febbraio.<br /><br />[31] "China wagt sich ein riesiges Gasprojekt", Frankfurter Allgemeine Zeitung, 8 febbraio 2002.<br /><br />[32] R. Devraj, "The oil behind Bush and Son's campaigns", in Asia Times, 6 ottobre 2001.<br /><br />[33] L'autrice di questo articolo, che si può leggere sul sito "liberal" www.tompaine.com, non è certamente un'estremista di sinistra: suoi articoli sono stati ospitati sul Washington Post, sul Chicago Tribune, ed è stata inviata in Irak per il settimanale Time ai tempi della guerra del Golfo.<br /><br />[34] F. Viviano, "Energy Future Rides on U.S. War - Conflict centered in world's oil patch", in San Francisco Chronicle, 26 settembre 2001.<br /><br />[35] C. Maltese, "Le ragioni del petrolio", in Venerdì di Repubblica, 19 ottobre.<br /><br />[36] F. Piccioni, "Quanto pesa il petrolio del Caspio", 12/10; "La guerra sul treno della crisi petrolifera" (intervista ad A. Di Fazio), 17/10; "La verità sotto terra" (traduzione dell'audizione di un petroliere americano davanti al Congresso nel 1998), 17/10; M. Dinucci,"Sotto il corridoio afgano", 18/10. Molti altri articoli si sono aggiunti nelle settimane successive.<br /><br />[37] F. Rampini, "In guerra per il petrolio - l'altra faccia dei raid", la Repubblica, 24 ottobre 2001.<br /><br />[38] S. Silvestri, "L'America alla ricerca del barile sicuro", il Sole 24 ore, 3 dicembre 2001. Verrebbe da rispondere che è sciocco pensarlo, ma non lo è affatto farlo pensare.<br /><br />[39] C. Orozobekova, "Kyrgyzstan: Russia calls in its Debts", Report on Central Asia, n. 116, 19 aprile 2002.<br /><br />[40] A. Taheri, "Der kurze Frühling der Freiheit", Frankfurter Allgemeine Zeitung, 21 dicembre 2001. C. Jakypova, V. Davlatov, "US Campaign Poses Threat to Central Asia", RCA n. 103, 8 febbraio 2002.<br /><br />[41] M.R. Gordon, C.J. Chivers, "US, Tajikistan make a deal on military cooperation", in San Francisco Chronicle, 5 novembre 2001.<br /><br />[42] V. Davlatov, "Tajik Tilt Toward US Unnerves Moscow", RCA, n. 99, 18 gennaio 2002.<br /><br />[43] "Turkmenistan: OSCE Condemns Lack Of Freedom", RFE, 30 aprile 2002.<br /><br />[44] "U.S. Using Turkmen Opposition To Pressure President", Stratfor.com, 21 giugno 2002.<br /><br />[45] "China signs defence deal with Kazakhstan", BBC News, 19 gennaio 2002.<br /><br />[46] Financial Times, 17 dicembre 2001.<br /><br />[47] B. Pannier,"Kazakhstan: OSCE Has Harsh Words For Treatment Of Independent Media", RFE, 1° maggio 2002.<br /><br />[48] Xinhua News Agency del 1° aprile. Washington File: "US, Kazakhstan Pledge Cooperation in War Against Terrorism", 28 aprile 2002.<br /><br />[49] Washington File: "US Continues to Promote Human Rights, Democracy in Central Asia", 27 giugno 2002.<br /><br />[50] K. Huus, "US arms once-forbidden Eurasia", MSNBC News, 24 aprile 2002.<br /><br />[51] J.C. Puech, "Central Asia: US Military Buildup Shifts Spheres of Influence", Radio Free Europe, 11 gennaio 2002; J. Bransten, "Central Asia: US Senate Majority Leader Reaffirms Commitment", RFE, 18 gennaio 2002.<br /><br />[52] R. Burns, "Pentagon considering ways to keep military presence in Central Asia for the long run", Associated Press, 30 aprile 2002.<br /><br />[53] Dichiarazioni di K. Makiyenko, vicepresidente del Centro russo per l'Analisi delle Strategie e delle Tecnologie, riportate nell'articolo di L. Pronina, "Ivanov: US Will Leave Central Asia", the Moscow Times, 13 febbraio 2002. Anche l'Economist dell'8 giugno scorso ha titolato un suo articolo "La Cina si sente accerchiata".<br /><br />[54] B. Pannier, "Central Asia: CIS Conducts Massive Military Exercises", RFE, 18 aprile 2002.<br /><br />[55] K. Talbot, "Afghanistan is Key to Oil Profits", Centre for Research on Globalisation, 7 novembre 2001 (www.globalresearch. ca/articles/TAL111A.html). Si tratta di un articolo molto ben documentato.<br /><br />[56] S. Ptichkin e A. Chichkin, "From Where Russia is Clearly Visible", Rossiskaya Gazeta, 22 gennaio 2002; v. anche M. Khodaryonok, "Big Brother Dumped for $ 1 Billion", Nezavisimaya Gazeta, 30 gennaio 2002.<br /><br />[57] L'ultimo trattato, che ripartiva il mare tra URSS e Iran nella misura del 50% ciascuno, risale al 1940. Dalla fine dell'URSS, nel 1991, gli stati rivieraschi sono diventati 5: Russia, Iran, Azerbajian, Turkmenistan e Kazakhstan. Il 24 aprile 2002 è fallito l'ultimo summit tra i 5 Stati. Anche l'ultimo compromesso proposto dall'Iran (con l'appoggio del Turkmenistan) di dividere il Caspio in 5 parti eguali è stato respinto dagli altri 3 stati, che vedono con maggior favore una spartizione sulla base delle coste rispettive: in tal caso all'Iran spetterebbe non più del 13% del mar Caspio. Vedi C. Hoffmann, "Wem gehört das Kaspische Meer?", Frankfurter Allgemeine Zeitung, 24 aprile, e "Caspian Sea summit agrees to disagree", China Daily, 27 aprile.<br /><br />[58] P. Escobar, "Pipelineistan, Part 2", Asia Times, 26 gennaio 2002, cit.Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-59641123509607341102011-03-25T13:22:00.004+01:002011-03-25T13:33:13.587+01:00Il potere della disuguaglianza<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpFldOtS8f4uQZjBA_x_q6pL0aP_jjNWKv2ahoUWBYU9Y_iySPe20CRFGXP9FR7Mq8FnGAeZqo-4epg6e1Z_lejZcfxRjUElkoUASphWBkBe3paNN0zEYREqtUouZcCGbryzm94jhFBC3p/s1600/capitalismo-piramidale.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 328px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpFldOtS8f4uQZjBA_x_q6pL0aP_jjNWKv2ahoUWBYU9Y_iySPe20CRFGXP9FR7Mq8FnGAeZqo-4epg6e1Z_lejZcfxRjUElkoUASphWBkBe3paNN0zEYREqtUouZcCGbryzm94jhFBC3p/s400/capitalismo-piramidale.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5587993353372867906" /></a><br />Il mondo è il delirio che è perchè la sua ricchezza è semplicemente mal distribuita.<br /><br />Pochissime persone guadagnano più del resto del pianeta. <br /><br />E' più di 50 anni che il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale seguono la propria "Agenda" a scapito degli esseri viventi e dell'ambiente con la complicità degli apparati corporativi, militari, governativi, ecc..<br /><br />Questa è la democratica cultura del IV° Reich che ci spacciano quotidianamente come libertà.<br /><br />Il futuro è nella cooperazione tra esseri umani, mondo animale, vegetale, minerale.<br /><br />Master Unit! Master Unit! Master Unit!<br /><br />(^__^)Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-60500403248788766922011-03-04T19:00:00.006+01:002011-03-06T12:19:37.679+01:00Visione Neoumanista<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJjFzzAGM5GtXLOkr3nzElR2ULW06hBpXZV3jEDSsZlRvskJkd7t8JyAP3ifPv2fq4ztiCd8ZG2uR5h7QX6dooyiYfxBXb_LsRGjp9Nhw1-PW5XF51F60J7iZubc7pgH2y0KF6Lp1P7OVs/s1600/i+tre+cervelli.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 326px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5580290094152359394" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJjFzzAGM5GtXLOkr3nzElR2ULW06hBpXZV3jEDSsZlRvskJkd7t8JyAP3ifPv2fq4ztiCd8ZG2uR5h7QX6dooyiYfxBXb_LsRGjp9Nhw1-PW5XF51F60J7iZubc7pgH2y0KF6Lp1P7OVs/s400/i+tre+cervelli.jpg" /></a><br />di <strong>Suman Casini </strong><br /><br />In un mondo sempre più assillato da problemi di ordine planetario, dai crack finanziari al collasso ecologico del pianeta, dalle minacce del fanatismo terrorista alle scie chimiche e le epidemie, la nostra lotta contro il tempo e l’irrazionalità dominata da interessi di parte sembra quella di Davide contro Golia, frutto di un’umanità inconsapevole priva di una visione globale. <strong>Ma Davide sconfisse il gigante, quindi anche per noi ci sono buone speranze. Sempre che l’umanità si ravveda e riesca a realizzare una nuova consapevolezza, riflettendo nel mondo la luce della coscienza.<br /><br /></strong>Gli esseri umani di oggi sono il risultato di un lungo processo evolutivo, e anche se la preistoria sembra molto lontana il cervello dell’uomo del terzo millennio porta ancora l’eredità di epoche remote. Condividendo con i rettili del Carbonifero quello che la scienza definisce il <em>“cervello rettile”, </em>con i grandi dinosauri di milioni di anni fa il<em> “cervello limbico”</em> proprio dei mammiferi, e con i primati nostri antenati il <em>“neocortex”, </em>sviluppato in epoche più recenti attorno al cervello limbico.<br /><br />Oltre a rappresentare le diverse fasi evolutive della nostra specie, <em>la teoria dei tre cervelli</em> di <strong>Paul McLean</strong> può aiutarci a capire il percorso dell’umanità e le nostre condizioni attuali. Ma può soprattutto fornire elementi importanti per cambiare il nostro futuro. Attraverso le varie zone del cervello la mente esprime diverse funzioni, dalle più grezze e elementari alle più sottili. <strong>Il cervello rettile</strong> <strong>è la sede degli istinti primari</strong>, mangiare, dormire, riprodursi, insieme a tendenze e comportamenti primitivi: la territorialità e il possesso, l’inclinazione gerarchica al dominio e alla sottomissione, la ritualità sociale e la resistenza al cambiamento. <strong>Aggressività, sesso, potere e paura sono il corollario diffuso nella nostra società, insieme al materialismo sfrenato e una struttura collettiva basata sugli istinti più bassi legati alla sopravvivenza e ai criteri più primitivi di aggregazione sociale.</strong> Un’eredità che condiziona ancora pesantemente il cammino dell’umanità trattenendola nell’oscurità.<br /><br /><strong>Il cervello limbico</strong> <strong>invece è coinvolto nelle emozioni</strong>: piacere e dolore, amore e odio, rabbia e attrazione, speranza e sconforto. Anche sentimenti sottili come la gentilezza e la dedizione, l’empatia, la tendenza alla cooperazione e l’unione disinteressata hanno sede nel sistema limbico, responsabile nei mammiferi dell’inizio del comportamento altruistico.<br /><br /><strong>Il terzo cervello o neocortex</strong> è il cervello più evoluto proprio degli umani, <strong>sede delle funzioni intellettuali e cognitive, della razionalità, dell’analisi e della facoltà decisionale. Il suo potenziale superiore è ancora in gran parte inespresso, ed è usato soprattutto per permettere al cervello rettile di mettere in atto strategie e comportamenti più efficaci.</strong> Anche il potenziale di empatia, amore e altruismo del cervello limbico è in gran parte inutilizzato o represso, portando a una sentimentalità egocentrica prevalentemente negativa.<br /><br /><strong>Istinto, sentimento e intelletto.</strong> <strong>Tre aree cerebrali indipendenti con funzioni diverse e in grado di dominarsi reciprocamente. Ma non bisogna dimenticare che il cervello è solo un organo, usato dalla mente per realizzare le sue tendenze e funzioni.</strong> Il prevalere di una sfera sull’altra sarà quindi in base al livello evolutivo dell’individuo, legato al karma di una persona. Questa predominanza si rispecchia anche a livello collettivo, e non ci vuole molto a capire che la società materialista di oggi motivata da una competizione sfrenata è fortemente influenzata dal predominio degli istinti primari. <strong>In senso globale il cervello rettile primitivo domina quindi sugli altri, esprimendo livelli evolutivi inferiori caratterizzati dalla ricerca del piacere fisico e del potere sociale. Sostenuto in questo dall’emisfero razionale, che privato del suo potenziale superiore induce all’egotismo e al controllo calcolato.<br /><br /></strong>Ancora oggi l’imperativo territoriale proprio del cervello rettile si rispecchia nel <em><strong>geo-sentimento</strong> </em><strong>[1], </strong>l’attaccamento che nasce dall’amore per la propria terra, che è alla base di molti problemi sociali e politici del mondo e da sempre divide l’umanità portando a scontri e guerre di ogni tipo. Accompagnato dalla geo-religione, la geo-economia, la geo-sociologia e la geo-politica. Tendenze che costringono la mente umana entro limiti ristretti e riduttivi, gettandola nella schiavitù del dogma e della superstizione.<br /><br />Il <em><strong>socio-sentimento</strong></em> invece è l’istinto del branco, una caratteristica dominata da una sentimentalità primitiva che oscura l’intelletto e spazia dall’attaccamento alla famiglia, al proprio gruppo sociale e alla propria etnia, fino a abbracciare sfere psichiche e settori sociali sempre più ampi. Portando al gruppismo, al sessismo, al castismo, al comunalismo, al regionalismo e al nazionalismo, accendendo gli animi e facendo sfociare questi impulsi individuali e collettivi nel razzismo e nella violenza distruttiva che vuole a ogni costo annientare il diverso da sé. Una mentalità che oscura il flusso dell’intelletto e genera antagonismo sociale, sfociando nella socio-religione, la socio-economia e la socio-politica.<br /><br /><strong>Sistemi che sostengono esclusivamente interessi di parte, di un territorio contro un altro, di una religione contro un’altra, di un gruppo sociale contro un altro, di un popolo contro un’altro, di un paese contro un’altro, di una razza contro un’altra. Una catena infinita di cause-effetti che ha le sue radici nell’ignoranza e nel prevalere di un sentimentalismo territoriale che diventa odio, di una religiosità che diventa fanatismo, di un potere economico che diventa sfruttamento e annientamento di interi paesi, di un’orgoglio razziale che diventa persecuzione.</strong><br /><br />Il progresso dell’umanità è quindi bloccato, e questa mentalità basata sul geo-sentimento e il socio-sentimento ha dato origine al fascismo, al nazismo, al capitalismo, all’imperialismo, all’oligarchia e alla burocrazia. Per non parlare della socio-religione, che inculcando il dogma e fomentando l’odio religioso da sempre ha diviso l’umanità creando conflitti sanguinosi e ora scuote il mondo con il pericolo del terrorismo islamico legato al fanatismo religioso, oltre che a interessi economici e politici. Fenomeni sostenuti da varie forme di sfruttamento psichico, culturale, economico e politico, mantenendo non solo il potere di una parte dell’umanità sull’altra, ma anche il potere di una specie su tutte le altre, ponendo l’uomo al centro del suo mondo come dominatore assoluto.<br /><br /><strong>I risultati sono sotto gli occhi di tutti, o almeno di chi vuole vedere.</strong> <strong>E all’inizio del terzo millennio occorre davvero un cambiamento globale ispirato a una consapevolezza che abbatta ogni dogma e ogni barriera mentale divisoria e limitativa, rispettando i valori esistenziali fondamentali del prossimo e delle altre specie, riconoscendo nella diversità la vera ricchezza dell’umanità.</strong><br /><br />L’umanesimo per molti aspetti trascende queste limitazioni e condizionamenti mentali, ma pur includendo i valori umani sostanziali tende a mantenere intatto il potere dell’uomo sul resto della creazione, credendo di poter disporre del mondo vegetale e animale a proprio tornaconto. Un obbiettivo che si è dimostrato a breve termine, creando enorme sofferenza e tornando indietro come un boomerang, portando alla distruzione di molte specie e alla progressiva estinzione delle risorse planetarie. Non capendo che la sopravvivenza della vita stessa su questo pianeta è legata all’equilibrio dei vari mondi che lo popolano e al rispetto dell’unicità nella diversità.<br /><br />L’essere umano è sulla terra da quasi un milione di anni, ma non è ancora riuscito a realizzare una società umana unita da valori universali accettati da tutti, per il benessere collettivo e nel rispetto del resto della creazione. Il risultato è la frammentazione in tante micro-società sostenute da micro-sentimenti e interessi personali, di gruppo o nazionali, tendendo a dividere la gente invece che unirla e impedendo la realizzazione di una società universale.<br /><br /><em>“La società umana è una e indivisibile”</em><strong>[2],</strong> è questa la visione che occorre proiettare nella psiche collettiva. Non solo. <strong>Una nuova umanità consapevole e illuminata deve farsi carico dei problemi globali di questo mondo, ristabilendo l’equilibrio perduto e valori etici che garantiscano a tutti di poter vivere.</strong> Realizzando finalmente un sistema economico e sociale che attui un’equa distribuzione delle risorse nel rispetto delle altre specie e in armonia con l’ambiente. L’umanesimo deve quindi elevarsi al suo apice trasformandosi nel Neoumanesimo, ampliando il suo raggio e includendo nella sua visione ogni creatura esistente. E per far questo è necessario il risveglio delle coscienze attraverso lo studio e la conoscenza, consentendo di rifiutare ogni dogma e opporsi alle varie forme di sfruttamento psichico e culturale che impediscono l’evoluzione mentale e spirituale.<br /><br />Sul sentiero del Neoumanesimo ci sono tre stadi. Il primo è il culto spirituale, che aiuterà a rimuovere i difetti interni ed esterni, agevolando il cammino verso la spiritualità. Un processo fisico-psichico-spirituale<strong>[3]</strong> che permette una trasformazione sostanziale della vibrazione fisica e psichica dell’essere umano. <strong>La realizzazione spirituale è infatti possibile solo se l’energia psichica diventa più sottile, e per far questo è necessario trasformare anche la frequenza vibrazionale del corpo.</strong> Il secondo stadio è l’essenza spirituale, cioè la creazione nella mente collettiva dell’umanità di una nuova onda orientata verso la spiritualità e livelli di coscienza superiori, accelerando così il progresso umano.<strong> Quando un numero abbastanza grande di individui avrà trasformato la propria coscienza allora, e solo allora, nella mente collettiva dell’umanità ci sarà un’onda spirituale che darà un grande input all’evoluzione umana.</strong> Il terzo stadio del Neoumanesimo è la spiritualità come missione, il risveglio della devozione e la realizzazione dell’unione del piccolo sé con il Sé Cosmico. <strong>Lo stato più elevato che vedrà l’uomo cittadino del cosmo ispirato dall’amore per tutta la creazione, riconoscendo in ogni cosa il riflesso luminoso del Divino.<br /><br /></strong>Nel suo libro <strong>P.R.Sarkar </strong>dice: <em>“Il Neoumanesimo darà una nuova ispirazione e fornirà una nuova interpretazione al concetto stesso dell’esistenza umana. Aiuterà la gente a capire che gli esseri umani, in quanto esseri più intelligenti di questo universo creato, dovranno accettare la grande responsabilità di prendersi cura dell’intero universo; dovranno accettare di essere responsabili per l’intero universo”.</em><br /><br /><strong>Molti si stanno già muovendo in questa direzione, ma per accelerare il progresso umano questo movimento deve diventare sempre più evidente e consapevole, più globale e coordinato, superando le barriere divisorie e combattendo all’unisono tutte le strategie che hanno condizionato e continuano a condizionare l’umanità. Il mondo di oggi è veramente a un bivio. Da una parte il collasso globale che porta alla distruzione e dall’altro un sentiero che porta verso la luce. L’esistenza umana è simultaneamente a tre livelli: fisico, psichico e spirituale. Il vero progresso quindi deve includere ogni sfera dell’essere, illuminando ogni aspetto della vita umana con il balsamo della conoscenza.</strong><br /><br />Per costruire una società umana ispirata a valori universali sono necessari dei parametri essenziali comuni. Una filosofia spirituale e delle pratiche spirituali che espandano la mente liberandola dai dogmi e dall’ignoranza; una filosofia sociale che inglobi ogni aspetto dell’esistenza in base ai principi dell’uguaglianza sociale e una teoria socio-economica che permetta di mettere in atto tali principi; degli scritti spirituali, filosofici e sociali in grado di elevare l’intelletto umano e offrire gli strumenti per un giusto discernimento; e una guida spirituale capace di elevare la consapevolezza e il livello di coscienza delle persone, guidandole verso la realizzazione del Sé.<br /><br />Senza la mente il cervello si spenge e senza la guida dell’intelletto la mente segue i suoi istinti più bassi dibattendosi nell’ignoranza. Ma cieca alla luce dell’anima anche la mente intellettualmente più evoluta resta intrappolata nelle catene dell’ego, incapace di trascendere i propri limiti e immergersi nell’infinito Sé interiore, là dove <strong>Tutto è Uno </strong>e i vari <em>ismi</em> che dividono il mondo si sciolgono come neve al sole. <strong>La spiritualità deve quindi diventare la base della vita e investire ogni sfera dell’esistenza, comprendendo che siamo tutti figli dello stesso Padre e realizzando una vera società umana universale per il benessere di tutti. </strong><br /><br />--------------------------------------------------------------------------------<br /><br /><strong>[1]</strong> Nel suo libro “La liberazione dell’intelletto- Neoumanesimo” (Ananda Marga Edizioni), P.R.Sarkar analizza i vari aspetti del geo-sentimento e del socio-sentimento a livello individuale e sociale, spiegando anche i limiti dell’umanesimo tradizionale e illustrando i valori fondamentali del Neo-Umanesimo.<br /><br /><strong>[2]</strong> P.R.Sarkar - Human Society is one and indivisible.<br /><br /><strong>[3]</strong> Questo processo è riferito alla pratica dello Yoga, includendo gli aspetti fisici o asana, un’alimentazione senziente vegetariana o vegana e la meditazione.<br />----------------------------------------------------------------------------------<br /><strong>Note biografiche </strong><br /><a href="http://www.seitangourmet.it/">Suman Casini</a> è pittrice, scenografa, insegnante d’arte e di yoga, appassionata studiosa di medicine naturali, floriterapeuta, scrittrice, viaggiatrice... Ha vissuto lunghi periodi in Oriente e da oltre 25 anni pratica lo Yoga e la meditazione. E’ nato così il suo interesse per il vegetarianesimo come scelta di vita, e il libro Seitan Gourmet è il risultato della sua lunga esperienza in vari Centri Olistici tenendo corsi di Yoga e di cucina vegetariana, organizzando seminari e programmi per una cultura neoumanista e uno stile di vita naturale, oltre a cene e festival vegetariani. Vive e lavora a Casale Marittimo, nell’Alta Maremma toscana, dove scrive libri di vario genere.Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-73960490910834749762011-02-21T11:31:00.010+01:002011-02-21T12:25:40.465+01:00Il Futuro del Pianeta in Scala Ridotta<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu78HQFsHEqF336pvydTA7uBt5RQIdCLmS-ajreICv7AgwfkPbkqXJPwG9TGS0QGwbnmxTofOLcC1k3GOF5hsVUHJOwkNf2u4LnewO9sGQb2TKKN2sHoR381sRfYyfhRuXozvcUb092adb/s1600/chemtrails+gulf.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 258px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5576089548230699010" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu78HQFsHEqF336pvydTA7uBt5RQIdCLmS-ajreICv7AgwfkPbkqXJPwG9TGS0QGwbnmxTofOLcC1k3GOF5hsVUHJOwkNf2u4LnewO9sGQb2TKKN2sHoR381sRfYyfhRuXozvcUb092adb/s400/chemtrails+gulf.jpg" /></a> Nel <strong>golfo del Messico</strong> continuano imperterrite le irrorazioni chimiche, per via aerea, del <em>Corexit</em>, un disperdente chimico con molti componenti neurotossici, a scapito di altri prodotti molto meno invasivi disponibili e non utilizzati volontariamente. L’incredibile azione di distruzione sistematica dell’ecosistema in quella parte del pianeta, procede senza che sia possibile renderne pubbliche le conseguenze a causa dell’esistenza di un ‘cordone di sicurezza’ invalicabile ai reporter ufficiali. Solo alcuni eroici blogger locali continuano ad inviare informazioni e video dalla zona del delitto, almeno finché ciò sarà possibile. <strong>Nel video che segue, si mostrano immagini eloquenti dei mezzi aerei impiegati per tali irrorazioni, gestite da uno stranissimo ed assai poco democratico connubio tra i militari e le compagnie petrolifere. </strong><strong></strong>La sensazione è che ciò che sta avvenendo nel golfo del Messico sia un evento in scala ridotta di quanto accade in tutto il mondo da decenni:<strong> scie chimiche, silenzio stampa, presenza di malattie nuove e misteriose, distruzione lenta dell’ecosistema, impossibilità di ottenere informazioni e risposte dalle autorità, crollo dell’economia, impunità, impotenza della popolazione.</strong> Ma c'è anche dell'altro assai inquietante ed assai sofisticato, come suggerito dall'autore <a href="http://www.youtube.com/watch?v=OzHGoTYI4TM&feature=player_embedded">dell'arguto video</a> (in lingua inglese).<br /><br /><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dxpqLBjXHkcE0_5lRaYYDNOPeCc6vWOV8SyplpbeHfv5oTEpdBnwa2_aoWhsE8qvxM6jKY-PxyE7ldb3bw6Pg' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe><br /><br /><a href="http://www.freeskies.over-blog.com/"><strong>Fonte</strong></a>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-30854054605725980922011-02-18T19:09:00.010+01:002011-02-18T19:27:47.527+01:00Se non ora quando? Ma come si fa a manifestare per queste stupidaggini?<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN5LfmR5x5g9_qrxxbF8JFjGolVTuJ4RnKuFROLC8lNNPFSa9EGD5py5FiGuCOedwMvnMwKWxkjBBeWJ94kELIj-Sy0eBPva6KREsXcQDVCdp96SYoocG3A2Nt1SEBiOP5bC8ObHaJCUuW/s1600/donne.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 275px; DISPLAY: block; HEIGHT: 184px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5575093941863329378" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgN5LfmR5x5g9_qrxxbF8JFjGolVTuJ4RnKuFROLC8lNNPFSa9EGD5py5FiGuCOedwMvnMwKWxkjBBeWJ94kELIj-Sy0eBPva6KREsXcQDVCdp96SYoocG3A2Nt1SEBiOP5bC8ObHaJCUuW/s400/donne.jpg" /></a><br />di <a href="http://paolofranceschetti.blogspot.com/2011/02/di-cosa-ci-dobbiamo-vergognare.html"><strong>SOLANGE MANFREDI</strong></a><strong> </strong><br /><br />Oltre un milione di donne alcuni giorni fa' sono scese in piazza, e non solo donne, mobilitate per difendere i loro diritti e la loro dignità. <strong>Che tristezza!</strong><br />Sono bastate tre veline dei servizi e tre settimane di propaganda sui giornali per muovere la massa. Mai vista una tale mobilitazione, anche per altri e ben più gravi problemi.<br /><br /><strong>Non per la sentenza della Corte Costituzionale che stabilisce che si possono violare i diritti umani di cittadini o gruppi di cittadini e poi coprirli con il segreto di stato; non per la depenalizzazione del colpo di stato; non per aver ceduto la sovranità del popolo ad un organo sovranazionale ed autoreferenziale, ecc..<br /><br /></strong><em>“Se non ora quando”.</em> A questo grido le donne sono scese in piazza chiedendo le dimissioni di Berlusconi. “Offende l'Italia” si grida nelle piazze. Eh si, offende l'Italia il fatto che il Presidente del Consiglio possa essere indagato per favoreggiamento della prostituzione minorile.<br /><br />L'Italia invece non si è sentita minimamente offesa dalle indagini che ipotizzavano nei suoi confronti i reati di:<br /><strong>corruzione giudiziaria,<br />finanziamento illecito ai partiti,<br />falso in bilancio,<br />corruzione,<br />falsa testimonianza,<br />appropriazione indebita,<br />frode fiscale,<br />traffico di droga,<br />concorso in strage (1992-1993),<br />concorso esterno in associazione mafiosa,<br />abuso d'ufficio,<br />concussione aggravata e minaccia....<br /><br /></strong>Per questi reati no. Nessuno è sceso in piazza. L'essere indagato per questi "reatuccci" non offendeva la dignità della nostra nazione, assolutamente no. Ma l'aver sollazzato il suo real augello con donne consenzienti, questo si, ci offende profondamente.<br /><br />Non è così. La nostra dignità di donne è stata offesa, e viene offesa quotidianamente, da quelle donne, e sono tante, che litigano per poter andare alle feste di Berlusconi, che sono pronte a qualsiasi acrobazia erotica pur di poter ottenere ciò che non meritano. Berlusconi, come qualsiasi uomo potente, è assediato da donne che sperano di infilarsi nel suo letto per ottenere vantaggi e favori, non ha alcun bisogno di pagarle. Ne approfitta? Probabilmente. Potrebbe astenersi? Si. <span style="color:#990000;">Il problema è che il presidente Berlusconi le inserisce nelle liste elettorali o a sedere sui banchi del parlamento?</span> <strong>Abbiamo avuto, ed abbiamo, “onorevoli” ben più impresentabili, uomini con condanne definitive per reati gravissimi. Ma di più, abbiamo avuto sette volte presidente del Consiglio, otto volte ministro della difesa, cinque volte ministro degli esteri, ecc. Giulio Andreotti che una sentenza passata in giudicato ha riconosciuto reo di "concreta collaborazione" con esponenti di spicco di Cosa Nostra fino alla primavera del 1980.<br /><br /></strong>Le donne che si offrono quotidianamente a Berlusconi non sono donne alla fame che devono piegarsi ai desideri del premier per poter mangiare. Non sono vittime, anzi. Ed è bene che questo sia chiaro a tutti.<strong><br /><br />Se c'è qualcuno che offende e calpesta la dignità delle donne sono proprie le donne.</strong> Noi ci siano offerte come merce, noi abbiamo fatto a gara per spogliarci sempre di più davanti a calendari, televisione, pubblicità. Noi corriamo a farci rifare le labbra a “canotto” e non certo perché siano belle, ed eleganti (non a caso quando una persona è elegante si dice: quella persona è fine). Le labbra a “canotto” hanno un solo messaggio da inviare al maschio che incontrano, e non è certo quello di trasmettergli la sensazione che da quelle labbra possano uscire discorsi colti ed intelligenti!<br /><br /><strong>Ma il problema è un altro, ed è ancora più grave. Siamo noi.</strong> I problemi che abbiamo sono gravissimi ma, davanti a qualsiasi violenza o abuso (i nostri diritti costituzionali vengono calpestati dal governo e dalla comunità europea ogni giorno) restiamo immobili. Poi arriva un burattinaio che, attraverso una campagna mediatica e manipolando le nostre frustrazioni, ci fa scendere in piazza in oltre un milione non per difendere il nostro diritto lavoro, alla salute, all'istruzione, alla giustizia, ma alla dignità delle donne.<br /><br />E' di questo che, davanti agli occhi del mondo, ci dobbiamo vergognare.<br />--------------------------------------------------------------------<br /><a href="http://scienzamarcia.blogspot.com/2011/02/se-non-ora-quando-ma-fatemi-il-piacere.html">APPROFONDIMENTO </a>del dottor PennaUnknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-90511814630868522652011-02-16T18:13:00.010+01:002011-02-17T13:11:15.065+01:00Dove c'è Barilla... c'è amianto!<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt_0yyGfRoKr9vBrOdbr3kvcZ3FyvHlcniZtBLrylaBx4BkLHsNCAz_g0O72LK_FHcx7AD2LLiBcEhTsLAvLyAO3ZyRR1Es2e8HknOitT7MUSV0VUM06Oil-H9-b_MIdtYJwmFwAiOJPC4/s1600/BARILLA-AMIANTO.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 163px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5574336994274011330" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt_0yyGfRoKr9vBrOdbr3kvcZ3FyvHlcniZtBLrylaBx4BkLHsNCAz_g0O72LK_FHcx7AD2LLiBcEhTsLAvLyAO3ZyRR1Es2e8HknOitT7MUSV0VUM06Oil-H9-b_MIdtYJwmFwAiOJPC4/s400/BARILLA-AMIANTO.jpg" /></a><br />E’ più facile e veloce bonificare uno stabilimento di 9,58 ettari pieno di amianto o tappare la bocca ad un giornalista scomodo corrompendo Aruba per fargli chiudere il sito?<br />Per la Barilla evidentemente la seconda ipotesi è stata più conveniente. Forse pensavano che tappando la bocca ad un giornalista non ci sarebbe mai stata una cassa di risonanza… e qui si sbagliavano di grosso perché adesso metteremo in moto la macchina del fango.<br />La nota holding Barilla, produttrice di "deliziose" merendine, pasta, fette biscottate, snack, pani morbidi, sfoglie e merende varie, ha uno stabilimento a San Nicola di Melfi, in Basilicata. <strong>Lo stabilimento è pieno di amianto, ha il tetto fatto di eternit nonostante la legge 257 del 27 marzo 1992 che obbliga alla bonifica. </strong><strong>Con tutti i soldi che ha la Barilla, invece di bonificare lo stabilimento, preferisce pagare costose pubblicità che presentano le merendine più “sane” e belle d’Italia.</strong><br /><br />Il problema dell’eternit è che a lungo andare, si sfibra dando origine a piccolissime scaglie invisibili all’occhio umano. I frammenti volatili, possono, una volta respirati, provocare tumori alle vie respiratorie anche a distanza di anni. In questo stabilimento lavorano oltre 500 persone per un totale di 65 mila tonnellate annue di prodotto alimentare smistato nel nostro Belpaese.<br /><br /><strong><span style="color:#cc0000;">Buone le Nastrine del Mulino Bianco, vero?</span></strong><br /><br /><strong>Quello è l’unico stabilimento che le produce, quindi se avete mangiato le Nastrine in vita vostra, sappiate che provenivano da uno stabilimento con tetto in eternit e con moltissime probabilità, il tetto vecchio del 1987, sta già facendo svolazzare le piccolissime scaglie di amianto.<br /></strong>Queste non sono mie inchieste, sono inchieste del giornalista <strong>Gianni Lannes</strong>, un giornalista con la schiena dritta che lavorava per <em>La Stampa</em>. Il suo lavoro è stato bloccato da mazzette e intimidazioni, quindi ha deciso di continuare aprendo un sito tutto suo, un sito libero dove pubblicare le sue inchieste: <em>http://www.italiaterranostra.it/</em> <a href="http://www.italiaterranostra.it/">(LINK)</a><br /><br />Mi sono occupata spesso di divulgare i contenuti del sito di <strong>Lannes</strong>, perché provo una grande stima per il suo lavoro, perché ci conosciamo un pochettino e perché ci siamo sentiti spesso per motivi di “divulgazione”…<br />Negli ultimi tempi ho trovato il suo sito “spento”, pensavo che forse lo stavano spostando, o stavano facendo modifiche. Ho aspettato, forse troppo. Questa mattina mi sono decisa a prendere il telefono e a chiamarlo; una persona sotto scorta non può sparire per tutto questo tempo e con amara sorpresa ho saputo che il sito è stato rimosso illegalmente.<br /><br />Qui sotto le parole di <strong>Gianni Lannes</strong>:<br /><em>“La Barilla dei noti fratelli delega il professor avvocato Vincenzo Mariconda con studio a Milano per il lavoro sporco. Invece di rimuovere l’amianto fuorilegge (legge 257/1992) che imbottisce lo stabilimento di merendine e biscotti a San Nicola di Melfi in Lucania, tentano illegalmente di far cancellare il sito del giornale online ITALIA TERRA NOSTRA. <strong>Invece di denunciare alla magistratura per l’eventuale reato di diffamazione a mezzo stampa, tutto da dimostrare o citarci in giudizio in sede civile per un risarcimento danni, chiedono ad Aruba di oscurarci. Questa è la democrazia di chi è socio degli Anda-Buhrle (dall’anno 1979), noti soggetti trafficanti a livello internazionale di armi e ordigni.</strong> Se si tiene ad una voce libera è il momento di agire nel solco della legalità per rivendicare concretamente il diritto alla libertà di espressione. Tra l’altro sul caso sono state presentate diverse interrogazioni ancora senza risposta dal governo Berlusconi. <strong>BOICOTTIAMO LA BARILLA. SOS: pubblicate sul web e diffondete le inchieste di ITN sull’amianto alla Barilla di San Nicola di Melfi</strong>.” </em><br /><em><br /><br /></em>Intanto quest’articolo girerà il web in lungo e in largo, mi occuperò personalmente con tutte le mie forze di divulgarlo quanto più riuscirò tramite amici, blogger, resistenti, siti e testate giornalistiche. Non è una minaccia, è un avviso. Consiglio alla <em>Barilla </em>di bonificare al più presto perché <strong>Gianni Lannes </strong>non è solo, e nemmeno io sono sola. La rete fa rete, e sulla Barilla c’è ancora talmente tanto da dire che l’unico modo per tappare le bocche è quello di mettersi in regola!<br /><br /><strong>Buona colazione a tutti.</strong><br />---------------------------------------------<br /><a href="http://liberamentemedia.blogspot.com/2011/02/dove-ce-barilla-ce-amianto.html">FONTE</a><a href="http://www.italiaterranostra.it/"></a>Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-88208657528909588162011-02-01T18:56:00.005+01:002011-02-01T19:01:45.271+01:00L'ombra della luce<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMkT9-N8g7yvtIt6LReoqlx6r2TeQyhnA6bA24yS082mtOs_yyTmw0C2ACNwQyZEbt9TOseln6O882jtlhZQuzLA-ZQYzMUQbys4D5kZa_ugcRjF7x62aoIwjUDsLVjoSrR2XQIOClKnLa/s1600/eclissi+di+luna.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMkT9-N8g7yvtIt6LReoqlx6r2TeQyhnA6bA24yS082mtOs_yyTmw0C2ACNwQyZEbt9TOseln6O882jtlhZQuzLA-ZQYzMUQbys4D5kZa_ugcRjF7x62aoIwjUDsLVjoSrR2XQIOClKnLa/s400/eclissi+di+luna.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5568782253702521426" /></a><br /><em>«Non abbiate mai paura dell'ombra: è li a significare che vicino c'è la luce che illumina.»</em> <strong>[Ruth E. Renkel]</strong><br /><br />Non so a voi... ma a me preoccupa cosa sta succedendo nel mondo. La sua struttura capitalistica, i sistemi di controllo, quelli che controllano la mia vita e quelli che vogliono controllarla ancora di più. Siamo veramente liberi? Apparentemente sì... ma io voglio la vera libertà... e anche voi dovreste volerla. Credo innanzitutto che ognuno di noi debba assolutamente sbarazzarsi dell'avidità, dell'odio, dell'invidia, dell'insicurezza, della paura, perchè è questo il modo in cui ci controllano: ci fanno sentire poveri, malati, patetici, piccoli, ecc. di modo che spontaneamente cediamo loro la nostra sovranità, la nostra libertà. Dobbiamo finalmente capire che fino ad ora siamo stati condizionati a livello di massa da coloro che detengono il potere (multinazionali, banche, militari, religioni varie, governi, mass-media). Essi limitano sempre di piu' la nostra libertà manipolando, veicolando e determinando le nostre percezioni, le scelte e le emozioni. <br /><br />Noam Chomsky, Michael Chossudowsky e molti altri luminari dei nostri tempi lo spiegano molto bene nei loro saggi.<br />Non è nè un segreto nè un caso che chi detiene il Potere economico detiene anche le maggiori quotazioni in borsa di società che controllano i mass-media. Il vantaggio (loro) è che possono controllare e determinare le nostre emozioni, metterci in vendita, drogarci e alterare i nostri stili di vita e il nostro sentire piu' profondo. Già fin da piccoli siamo lasciati ore ed ore davanti agli schermi televisivi in balia di immagini insensate e violente... per non parlare della montagna di miliardi spesi per la pubblicità, il modo principale con cui la potente macchina del commercio lancia nel nostro subconscio prodotti e messaggi subliminali. E non me lo sto inventando: gli elementi subliminali sono una devastante realtà e sono sovraimpressioni, immagini grafiche nascoste, sottofondi musicali che non sono percettibili a livello conscio ma solamente a livello subconscio, in grado di farci agire come docili pecorelle senza cervello indotte a consumare, reagire e comportarsi secondo voleri prestabiliti. Tutto questo è stato pianificato con cura e attenzione già dagli anni '50 per renderci passivi, ricettivi ai dogmi politici e socio-economici, a prodotti e opinioni. <br /><br />Forse sfuggire a tutto ciò non è possibile, ma possiamo sicuramente ridurre l'effetto di queste manipolazioni subliminali utilizzando, ad esempio, questi mezzi di comunicazione come estensione della nostra intelligenza creativa! <br />Quindi, secondo me, è tempo di svegliarsi e prendere una posizione... perchè quando facciamo scelte in sintonia con i veri valori della vita e non con quelli "imposti" dal sistema, non solo costruiamo una vita migliore per noi stessi ma un mondo migliore per tutti. Usciamo da questo meccanismo infame composto da schiavismo, menzogne, paura, classismo e da altri metodi di controllo e trasformiamo il 21esimo secolo in un secolo migliore. <br /><br />(^__^)Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-36259236386527658762011-01-26T12:40:00.008+01:002011-01-28T15:02:13.150+01:00Il «digitale terrestre» altera le frequenze cerebrali<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5iII7UQfvQjh7J8L2sJdgnEgiWgrCWLGorfYrap21HlX5sSGORtqsyroYG6e6M6Hm87uhDeN402Z4WFOilsZw6FZiQw0yaXHmvmQlNfCCIa5NgJzQSFEy-fT8QoHEaLwfix3y01Ku7ebS/s1600/digitale+terrestre.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 350px; DISPLAY: block; HEIGHT: 370px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5543184726700550082" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5iII7UQfvQjh7J8L2sJdgnEgiWgrCWLGorfYrap21HlX5sSGORtqsyroYG6e6M6Hm87uhDeN402Z4WFOilsZw6FZiQw0yaXHmvmQlNfCCIa5NgJzQSFEy-fT8QoHEaLwfix3y01Ku7ebS/s400/digitale+terrestre.jpg" /></a><br />La <strong><a href="http://www.tesionline.it/consult/indice.jsp?idt=9327">CIA</a></strong>, apparato paragovernativo (e paramilitare), è da sempre coinvolta in progetti finalizzati al "controllo mentale". In quest'ambito ha sviluppato già diverse tecnologie e ne è un esempio il famigerato <strong><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Progetto_MKULTRA">MK Ultra</a> </strong>impiegato durante la guerra fredda. Lo studio della mente e delle potenzialità extrasensoriali umane sono oggetto di numerose sperimentazioni fin dai primi anni '40, esperimenti da cui derivano anche le <strong><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_psicologica">Psy-ops </a></strong>(operazioni psicologiche) tanto care agli strateghi militari e ormai abbondantemente applicate dai governi per influenzare l'opinione pubblica.<br /><br />Dal blog <a href="http://www.vocidallastrada.com/2010/06/lo-storico-discorso-di-daniel-estulin.html">vocidallastrada</a> cito un passaggio significativo del discorso che<strong> il ricercatore lituano </strong><a href="http://www.youtube.com/watch?gl=IT&v=S7EkLZi_aZ8"><strong>Daniel Estulin</strong></a><strong> ha pronunciato di fronte ai membri del Parlamento Europeo, a Bruxelles, rivelando l’intenzione dell’élite finanziaria di far collassare l’economia globale e trasformare il mondo in una corporazione globale, della quale loro ne sono i beneficiari:</strong><br /><em>«Le operazioni psicologiche a cui siamo sottoposti quotidianamente, gli UFO, il Gruppo Bildeberg, sono<a href="http://www.prisonplanet.com/does-the-government-manipulate-social-media.html"> argomenti </a>che la maggioranza delle persone ignora o associa a storie di "fantascienza" grazie soprattutto alla sofisticata propaganda mediatica a cui sono costantemente sottoposte. Infatti, se da una parte numerosi film e serie televisive contenenti brandelli di verità vengono programmati con lo scopo di testare e pilotare culturalmente gli spettatori proiettandoli in realtà futuribili, dall'altra forniscono gli elementi per poter screditare facilmente eventuali fughe di notizie e proteggere le operazioni in corso. </em><br /><em>Ovviamente, in quanto strumenti fondamentali per la<a href="http://www.infowars.com/"> manipolazione</a>, la "macchina" di Hollywood e tutti i media mainstream che diffondono informazioni sono sempre stati al servizio dell'<strong><a href="http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=32837">Elite</a></strong>. Elite che, grazie alla conoscenza della cultura esoterica e al genio di numerosi scienziati (non sempre consenzienti), ha distrutto, cancellato, rimodellato, corrotto, ucciso, perseguitato, inquinato, <a href="http://prisonplanet.tv/movies.html">ingannato</a>, sfruttato e perpetrato ogni sorta di abominio.»</em><br /><br />Ora grazie alla tecnologia detta "digitale terrestre", imposta su larga scala mondiale per il "bene" del telespettatore (in Italia è di imminente attuazione), questa politica di accentramento del potere basata sulla distorsione della verità continuerà più potentemente. Dice a tal proposito il ricercatore <strong><a href="http://www.432hertz.com/Articles/Entries/2009/6/5_Reflections_on_the_lake.html">A. Bosman</a></strong> in un'interessante intervista comparsa sul numero 32 di <strong><a href="http://www.scienzaeconoscenza.it/scienza/scienza_conoscenza_32.htm">Scienza & Conoscienza</a></strong>:<br /><em>"Esistono numerosi </em><a href="http://www.thespiritmolecule.com/"><em>studi </em></a><em>sulla sensibilità della <strong><a href="http://ilverotantra.blogspot.com/2010_06_01_archive.html">ghiandola pineale</a> </strong>ai <a href="http://www.progettoscudo.it/Resources/tesi_laurea.pdf">campi elettromagnetici </a>e le misurazioni EEG (elettroencefalogramma) hanno mostrato chiaramente che le nostre onde cerebrali vengono alterate. Per la salute neurale generale, le nostre onde cerebrali si abbassano a una frequenza alfa di <a href="http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/8-hertz-il-codice-della-vita.php">8Hz</a> una volta ogni 30 secondi. La televisione tradizionale inducendo una risonanza di 24Hz 0gni mezzo minuto fa in modo che l'abbassamento regolare a 8Hz sia sostituito da una frequenza più alta, portando il "soggetto telespettatore" ad una lieve forma di trance ipnotica. La tv digitale altera la frequenza addirittura a 30Hz ogni 30 secondi facendo sì che l'influenza delle microonde sia molto più complessa e preoccupante per la nostra salute psico-fisica, portando il "soggetto telespettatore" ad una forma di trance ipnotica più forte."</em><br /><em></em><br />Come al solito voglio ricordare che lo scopo di questo blog è quello di condividere, informare, argomentare e fornire spunti di riflessione su tematiche non trattate dai media ufficiali (chissà come mai, eh?) per affrontare, apprendere e comprendere certi meccanismi delicati e complessi dei tempi che stiamo vivendo.<br /><br /><br /><strong><span style="color:#000099;">APPROFONDIMENTI:</span></strong><br />- ogni parola <span style="color:#cc0000;">"rossa"</span> del post collega ad un link di approfondimento;<br />- interessante intervista sul <strong>Club Bildeberg</strong> al ricercatore <a href="http://www.youtube.com/watch?gl=IT&v=S7EkLZi_aZ8">Daniel Estulin</a><br />- <a href="http://www.wanttoknow.info/mindcontrol10pg">The secrets of mind control</a><br /><br /><strong>(^__^)</strong>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-85226161354246423882011-01-14T09:31:00.012+01:002011-01-14T11:34:59.613+01:00Sai come vive e cosa mangia il pollo che mangi?<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsDUPZLgrn5SEj-ktWuoPhy7IVkG5z11PYMXUxM9TSSrRNt3Xd91da7V38Fhd_qStxI247kEUP3X2BYOi7vmfBiQhA16OAgkndj-TDSpTesLwx7yy75HVgpCPAU8pmPa6NnhCDlUzivSV6/s1600/allevamento-in-batteria-300x265.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 300px; DISPLAY: block; HEIGHT: 265px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5561958844746456338" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsDUPZLgrn5SEj-ktWuoPhy7IVkG5z11PYMXUxM9TSSrRNt3Xd91da7V38Fhd_qStxI247kEUP3X2BYOi7vmfBiQhA16OAgkndj-TDSpTesLwx7yy75HVgpCPAU8pmPa6NnhCDlUzivSV6/s400/allevamento-in-batteria-300x265.jpg" /></a><br />Il 26 agosto del 1789, in piena <em>Rivoluzione francese</em>, venne emanata la <em>Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino</em>. Dopo duecento anni e innumerevoli passi avanti sulla strada del “progresso”, il 15 ottobre del 1978 veniva proclamata a Parigi la<strong> dichiarazione universale dei diritti dell’animale</strong> con la quale si stabilisce che tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza (articolo 1). Nel caso che l’animale sia allevato per l’alimentazione, deve essere nutrito, alloggiato,trasportato e ucciso senza che per lui ne risulti ansietà e dolore (articolo 9).<br /><br />In quegli stessi anni, gli attivisti animalisti erano molto critici nei confronti dell’allevamento industriale; <strong>Ruth Harrison</strong>, autore del libro <strong>Animal Machines </strong>(1964), denunciava i sistemi di produzione intensiva di vitelli, suini e avicoli, rivendicando le cinque libertà dell’animale: alzarsi, sdraiarsi, girarsi, stendere gli arti e pulirsi senza difficoltà.<br /><br /><strong>17 chili a testa</strong><br />Fino agli anni Cinquanta del secolo scorso i polli crescevano circa 2 chilogrammi in 63 giorni. Oggi, invece, un pollo industriale (il broiler, una razza appositamente selezionata in relazione alle esigenze dell’allevamento industriale: quantità, velocità, basso costo) è “pronto” in soli 33 giorni: uno sviluppo troppo rapido che ingrossa a dismisura ossa, polmoni, cuore e corpo. <em>«Non ci reggiamo sulle zampe</em> – racconta un pollo moderno – <em>zoppichiamo e stiamo spesso seduti sulle lettiere sporche, molti contraggono malattie alla pelle. Per prevenire le malattie che potrebbero compromettere la nostra vendita, ci imbottiscono di antibiotici»</em> (tratto dal libro <em>Cosa Mangia il pollo che mangi?</em> – Arianna Editrice).<br /><br />In Italia l’industria del pollo è fiorente – come il viso rubicondo di un simpatico signore dall’accento romagnolo che dagli schermi televisivi ci invita a mangiare insuperabili rollè precotti di tacchino e pratiche cotolette pollo e spinaci. Le aziende riproduttrici sono 250, gli allevamenti 5.586 (che salgono a 8.382 se contiamo anche quelli da uova), gli incubatoi 114; ad essi si aggiungono 116 macelli, 451 laboratori di sezionamento, 158 depositi frigorifero e 55 centri di riconfezionamento (dati aggiornati a giugno 2009, NdR)<br /><br />Nel 2006, l’industria della carne avicola ha fatturato 2.580 milioni di euro (che equivale al 2,3% del settore alimentare) con 32.836 tonnellate esportate e 6.071 importate (Paesi extra Ue). Si sono allevati 149 milioni di polli distribuiti fra Emilia Romagna (21%), Lombardia (22%), Veneto (26%) e altre regioni (5%). L’intera produzione avicola ammonta a 1.048.800 tonnellate con oltre 400 milioni di capi macellati, di cui 372,19 milioni solo di broiler.<br />Con un acquisto medio di 2,14 kg e un consumo pro-capite di 17,1 kg (nel resto del mondo è di 12,3) la spesa per l’acquisto di carne avicola copre il 27% della spesa mensile di una famiglia media italiana.<br /><br /><strong>Cotoletta batteriologica</strong><br />La rivista <strong>Altroconsumo</strong>, organo dell’omonima associazione di consumatori, ha proposto, nel fascicolo 220 di novembre 2008, un’inchiesta sul pollo d’allevamento: <strong>59 campioni di broiler </strong>(acquistati e trasportati in laboratorio con furgoni frigoriferi, per non interrompere la catena del freddo) <strong>sono stati sottoposti a dettagliate analisi di conservazione, igiene e patologia. </strong><br /><br />Il risultato? <em>«Ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli </em>– scrive <strong>Altroconsumo</strong> – <em>e bandire il pollo dalle nostre tavole». </em>La contaminazione batterica presente nella carne è principalmente imputabile alla crescita “esponenziale” a cui sono sottoposti i broiler: gonfiati, appesantiti e incapaci di muoversi, sono esposti a patologie a carico delle zampe e della pelle.<br />Le analisi hanno evidenziato la presenza di bacilli di salmonella che, se trasmessi all’uomo, provocano febbre, diarrea, dolori muscolari, crampi e vomito.<br /><br />Il problema delle patologie comincia dall’allevamento e si protrae per tutta la filiera, fino al banco del supermercato: il pollo non deve essere esposto a sbalzi di temperatura e la catena del freddo deve essere sempre efficiente. I campioni analizzati da <em>Altroconsumo </em>sono stati acquistati in diversi punti vendita, nella tradizionale bottega sotto casa e nella moderna distribuzione organizzata: il pollo comprato dal macellaio è risultato migliore di quello del supermercato.<br /><br />Eppure, in seguito a una ricerca sulla cultura alimentare degli italiani realizzata nel 2007 dall’esperto <strong>Daniele Tirelli</strong>, è emerso che il consumatore, in termini di sicurezza alimentare, preferisce il pollo della GDO (la grande distribuzione organizzata): circa l’80% degli intervistati è soddisfatto del rapporto qualità-prezzo del pollo del supermercato, non considerando che il basso costo è sinonimo di una filiera inefficiente.<br /><br />L’inchiesta di <strong>Altroconsumo</strong> boccia produttori e distributori per scarsa igiene e cattiva conservazione del broiler nei vari passaggi della filiera e fornisce consigli su come evitare i pericoli connessi alle patologie: è preferibile comprare il pollo e consumarlo in giornata, tenerlo in frigorifero coperto con cellophane o all’interno della propria confezione, lavare bene le mani e gli utensili da cucina dopo avere maneggiato il pollo crudo; cucinarlo accuratamente a più di 70 gradi e controllare che non resti crudo.<br /><br /><strong>Vita da allevamento</strong><br />Oggi inizia a farsi strada una concezione del benessere animale intesa come well-being sia fisico che mentale: deve esserci una condizione di adattamento o armonia fisico-psicologica tra l’organismo e il suo ambiente caratterizzata dall’assenza di privazioni, lesioni, malattie, disturbi comportamentali, stimoli avversi o qualsiasi altra limitazione imposta dall’uomo che influenzi negativamente l’efficienza di un animale.<br /><br />Le problematiche della salute animale variano, a diversi livelli, in funzione della specie, delle condizioni di allevamento e del grado di intensità. In passato, ad esempio, nel settore avicolo industriale i polli erano allevati in batteria, mentre le galline erano tenute a terra. Ne conseguiva una bassa consistenza della carne da un lato e uova sporche di feci dall’altro che erano la causa primaria di numerose patologie. Recentemente, il pollo è sceso a terra per accrescere la consistenza della carne e la gallina è salita in batteria per ridurre i problemi igienico-sanitari: mentre il pollo può, teoricamente, correre, svolazzare e irrobustirsi per fornirci una carne più sostanziosa, le galline non calpestano più gli escrementi e l’uovo viene deposto su un nastro trasportatore.<br /><br />Anche il <strong>broiler</strong> è allevato a terra senza gabbie ma in un ambiente chiuso, controllato da parametri produttivi che puntano alla massima crescita nel minor tempo possibile.<br /><strong>Le critiche nei confronti dell’allevamento industriale sono rivolte ai programmi di alimentazione intensiva e alla continua illuminazione, a cui si associano la poca attività motoria, gli accovacciamenti forzati sulla lettiera, i problemi allo scheletro e alle zampe e le lesioni alla pelle.</strong><br /><br />La densità dell’allevamento determina la buona salute o meno del pollo ed è la causa primaria dell’aumento del rischio di patologie in caso di cattiva gestione o scorretta alimentazione. Negli ultimi anni, il <em>Comitato scientifico europeo </em>della salute e del benessere animale ha osservato che la crescita esponenziale delle specie animali non va di pari passo con un soddisfacente livello di benessere. Per questo motivo, <strong>il 12 luglio 2007 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale comunitaria la direttiva europea 2007/43/CE contenente le norme minime per la produzione della carne avicola</strong>, a cui tutti gli stati membri dovranno adeguarsi entro il 30 giugno 2010. L’attenzione dell’UE si è focalizzata sugli allevamenti di tipo intensivo, cioè quegli allevamenti con oltre 500 polli: le nuove regole stabiliscono una densità massima di 33 chilogrammi/ metro quadrato (in Italia lo spazio per la densità è di oltre il 10% in meno, mentre in Danimarca e Olanda si arriva fino a 40-42 kg/m2).<br /><br /><strong>Secondo quanto stabilito dalla normativa, i polli hanno il diritto di avere:</strong><br />• degli abbeveratoi efficienti e raggiungibili;<br />• disponibilità del mangime;<br />• la lettiera asciutta e friabile in superficie;<br />• una sufficiente ventilazione;<br />• un basso livello sonoro e una situazione climatica adeguata;<br />• dei controlli e delle ispezioni due volte al giorno per valutare il loro livello di salute.<br /><br />Il proprietario dell’allevamento ha l’obbligo di tracciare il sistema produttivo su appositi documenti in cui vanno specificate la dimensione delle superfici occupate, i sistemi di ventilazione, di raffreddamento e di riscaldamento, l’alimentazione e l’approvvigionamento d’acqua, i sistemi di allarme e di riserva in caso di guasti delle apparecchiature, il tipo di pavimentazione e di lettiere usate. La direttiva prevede anche un’appropriata formazione degli operatori avicoli sulla fisiologia (il comportamento e il fabbisogno), sulla manipolazione del pollame (cattura, carico e trasporto), sulla cura di emergenza (uccisione e abbattimento) e sulla bio-sicurezza.<br /><br />Nonostante questi miglioramenti l’interrogativo sulla qualità della carne di pollo presente sulle nostre tavole permane, e viene spontaneo chiedersi se sia logico e sano consumarne oltre 17 chilogrammi a testa l’anno: forse sarebbe opportuno ridurre i nostri consumi di proteine animali e riscoprire il sapore del pollo ruspante, magari gustato una volta la settimana e non un giorno sì e uno no.<br /><br />Per imparare a riconoscere un “vero” pollo si trovano utili indicazioni anche in rete: sul sito <strong>www.biozootec.it</strong> si può consultare il <em>“Manifesto del Pollo ruspante e biologico” </em>che elogia l’allevamento estensivo in quanto capace di coniugare <em>«biodiversità e legame con il territorio, competitività, diversificazione, rintracciabilità, integrità dei suoli e protezione dell’ambiente, salubrità delle carni e resistenza alle malattie».</em><br /><br />Articolo estratto dal <strong><a href="http://www.ilconsapevole.it/articolo.php?id=9072">Consapevole</a></strong> n° 19.<br /><br /><strong>(^__^)</strong>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-60715609842844916062011-01-09T21:10:00.008+01:002011-01-09T21:56:20.932+01:00Il Golfo del Messico sta morendo?<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2eRPEHwg31Wfj_35ivJN8NBgf_zUF0pWEkpYqSHC8dNufNRz9DBo4oPMv2FBMdqWPytYYpDn_8AXMJpG59F4yTKkgCFvRoPIjosoWBumZ2Ru_C63YCY61EOFZKXvxoNdgMQWXFc_lTeUL/s1600/bp+disaster.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 225px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5560282173665288338" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2eRPEHwg31Wfj_35ivJN8NBgf_zUF0pWEkpYqSHC8dNufNRz9DBo4oPMv2FBMdqWPytYYpDn_8AXMJpG59F4yTKkgCFvRoPIjosoWBumZ2Ru_C63YCY61EOFZKXvxoNdgMQWXFc_lTeUL/s400/bp+disaster.jpg" /></a><br /><strong>La BP, tristemente nota per la catastrofe petrolifera nel Golfo del Messico, è una dei simboli di tutte queste multinazionali che distruggono il mondo con arroganza e impunità.</strong><br /><br /><em>La compagnia BP e i suoi partners Halliburton, Anadarko, Transocean</em><br /><br />La BP è il simbolo di quelle multinazionali più potenti degli stessi governi, che dettano la loro condotta alle istituzioni federali che in teoria - normalmente - dovrebbero essere al servizio della popolazione, visto che sono pagate dalle loro tasse. Ad ogni modo l’amministrazione Obama, la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), l’EPA (Environmental Protection Agency), e la guardia costiera statunitense sono solo dei fantocci nelle mani della BP.<br /><br /><strong>Il Corexit è un dispersante*[1] di superficie della marea nera</strong><br />Il Corexit 9500 scompone il petrolio greggio in piccole palline di idrocarburo e una poltiglia di petrolio acquoso che si infiltra sotto le dighe poste a protezione degli allevamenti di pesci ed ostriche… Il glicol di propilene, un composto importante del Corexit 9500 è misurato nelle acque del Golfo a 150 volte la concentrazione letale. Il Corexit è un pesticida neurotossico vietato in altri paesi. Il rimedio è più tossico del problema. La BP è coinvolta con la società che fabbrica il Corexit utilizzato nella versione vietata in particolare in Inghilterra, almeno vicino alla costa. La tossicologa<strong> Susan Shaw</strong>, fondatrice e direttrice dell’Istituto di ricerca ambientale marina nel Golfo del Messico ha studiato gli effetti del prodotto utilizzato dalla BP. Il Corexit fa scoppiare i globuli rossi, scatena emorragie interne lesioni epatiche e renali di cui soffrono oggi migliaia di cittadini della Louisiana. Combinandosi al petrolio il Corexit raggiunge la sua massima tossicità, passando direttamente attraverso la pelle. I solventi del dispersante fanno penetrare il petrolio attraverso la pelle e nelle cellule<br /><br />I solventi del disperdente (cioè dell’agente neutralizzante per idrocarburi) fanno penetrare il petrolio attraverso la pelle e così nelle cellule, negli organi. Il dottore in biologia e tossicologia marina <strong>Chris Pincetich</strong> dichiara che il Corexit disgrega le membrane cellulari. L’EPA, da parte sua, ha basato le proprie conclusioni sulla tossicità del Corexit della BP studiandone gli effetti sui pesci dopo solamente 96 ore di esposizione. Visto che i pesci non sono morti, tutti, che dopo due settimane, ha concluso che il prodotto è innocuo!<br /><br /><strong>Alla BP, così come presso tutte le sue consorelle, il profitto passa davanti a tutto.</strong><br />Così come lo descriveva il Washington Post, sulla base di documenti interni provenienti dal petroliere, la BP <em>“ha sbeffeggiato la sicurezza trascurando la vetustà delle attrezzature, ha fatto pressione sui propri impiegati affinché non segnalassero i problemi e ha abbreviato e perfino ritardato le ispezioni per ridurre i costi di produzione”.<br /><br />“Secondo l’agenzia della salute di Stato della Louisiana, gli operai della BP si ammalano sempre più dopo aver respirato i vapori prodotti dai ‘disperdenti’ tossici e dal petrolio. Essendo le emissioni dei due prodotti combinati ancora più pericolosi per la salute. Di conseguenza la BP ha ordinato ai propri lavoranti di non presentarsi presso i centri medici di Stato,ma presso quelli dell’azienda. Allo stesso tempo, la direzione della BP vietava ai propri salariati, con il ricatto del licenziamento, di portare apparecchi respiratori per proteggersi dalle emissioni, avendo a cuore sempre la stessa cosa: l’immagine”.<br /><br />“La maggior parte di questi operai addetti alle pulizie…non possono neanche contare sull’appoggio di Obama. A dispetto di una petizione che ha raccolto le firme di centinaia di associazioni e di decine di uomini politici, la Casa Bianca ha rifiutato di esigere dalla BP che i suoi operai fossero muniti di respiratori”.<br /></em><br />Quando l’EPA ha provato a vietare alla<strong> BP</strong> l’utilizzo del <em>Corexit,</em> l’agenzia ha dovuto fare marcia indietro e ha docuto abbassare i toni e comunque malgrado le raccomandazioni riviste al ribasso, i guarda coste federali hanno accordato alla BP non meno di <strong>44 deroghe</strong>. Poiché il prodotto viene fabbricato da un’industria ‘vicina’ alla BP, la multinazionale preferisce utilizzarlo, nonostante esisteno altri dospersanti molto meno tossici e in certi casi dieci volte più efficaci.<br /><br /><strong>Dunque, chi guida davvero gli Stati Uniti? Obama? O la BP?<br /></strong><br />L’impatto di questa catastrofe causata dalla negligenza di una industria privata senza fede né leggi non si limiterà al Golfo del Messico ma si estenderà in tutto il mondo.<br /><br />Così <em>“L’intera area interessata dalla corrente del Golfo che si estende dai Caraibi fino alle coste dell’Europa occidentale sta morendo a causa del Corexit che l’amministrazione Obama ha permesso alla BP di utilizzare per nascondere la portata della catastrofe petrolifera del Deepwater Horizon.<br /><br />I circa due milioni di galloni di Corexit, così come diversi milioni di galloni di altri disperdenti, hanno fatto sì che la maggior parte dei duecento milioni di galloni di petrolio grezzo sgorgati da mesi dai pozzi della BP e da altri siti nelle vicinanze, affondasse nell’oceano .<br /><br />Ciò ha contribuito a nascondere una grossa parte di petrolio, nella speranza che la BP riuscire concretamente a ridurre le sanzioni federali per il disastro petrolifero.<br /><br />Tuttavia attualmente non esiste alcun modo efficace di ripulire il fondo del Golfo del Messico, di cui circa la metà è ricoperto di greggio.<br /><br />Inoltre, il petrolio è affondato lungo la costa orientale dell’America, fino all’Atlantico settentrionale e non c’è alcun modo di ripulire efficacemente il petrolio dei fondali marini.<br /><br />Questa enorme quantità di greggio che ricopre una zona tanto vasta ha seriamente compromesso il sistema attuale della corrente Loop, della Corrente del Golfo e dell’Atlantico del Nord, interrompendo il flusso di acqua calda”.<br /><br /></em>Tutto questo sistema è uno dei principali processi di termoregolazione mondiale che regolarizza le temperature del pianeta. <em>"L’utilizzo del Corexit e degli altri disperdenti da parte della BO, con la piena collaborazione dell’Amministrazione Obama, ha creato il più grande pericolo di tutta la storia del pianeta. Ciò è quello che succede quando una grande nazione scivola e si comporta come un paese del Terzo Mondo, dove solo il danaro è forza motrice essenziale di tutte le azioni del governo”.<br /><br /></em><strong>Radiazioni, il regalo dell’impero occidentale al mondo<br /><br /></strong>Per concludere questo panorama non esaustivo dell’Occidente che ci vuole bene, contrariamente all’Iran dei Mullah che meritano secondo i loro detrattori che si rischi un inverno nucleare globale, parliamo dell’uranio impoverito, regalo delle civiltà evolute e liberatrici ai paesi poveri e oppressi. L’uranio impoverito permette di aumentare la potenza di perforazione delle granate contro bersagli blindati o contro edifici. Sappiamo con certezza che l’Iran avrò la sua razione di uranio impoverito se la “diplomazia” fallisce.<br /><br />Dopo l’ ”ondata” liberatrice degli elicotteri e dei tanks angloamericani, dopo la pioggia di bombe offerte dalle multinazionali statunitensi della stessa famiglia della BP, gli abitanti di Falluja, una entità di 300 000 abitanti dell’Iraq devastato, hanno 4,22 volte più di rischi di sviluppare il cancro degli egiziani o dei giordani. Questa “probabilità è 12,6 volte più alta tra i bambini di età inferiore ai 14 anni”.<br /><br />Il rischio di leucemia tra le persone tra 0 e 34 anni è 38,5 volte più elevate. La mortalità infantile raggiunge tassi record: 80/1000, cioè 4 volte i tassi egiziani e giordani. Dal 2009 questo tasso passa addirittura a 136/1000!! La “sex ratio” ( il tasso comparato di uomini e donne all’interno della popolazione) è totalmente anormale nella fascia tra 0 e 4 anni a Falluja dove si registra un deficit di nascite maschili del 18%! In generale il numero delle nascite è caduto senza che sapere se ciò sia dovuto ad un abbassamento della fertilità o a un numero più elevato di aborti spontanei…O ad entrambi.”<br /><br /><em>“Le radiazioni provocano modificazioni a livello dell’ADN i cui effetti si fanno generalmente sentire sui discendenti. Infatti le malformazioni genetiche vengono riscontrate sui bambini dei sopravvissuti di Hiroshima.”<br /></em><br />A Falluja, l’Iran deve sembrare assai meno minaccioso, persino nuclearizzato, rispetto all’Impero del Bene comandato dai 400 miliardari del pianeta.<br /><br /><strong><em>Iran o Occidente... di chi avete più paura oggi?<br /></em><br />Delle armi di distruzione di massa occidentali, assolutamente reali, che l’impero angloamericano utilizza tutti i giorni davanti ai nostri occhi, alcuni sugli abitanti di paesi lontani, altri sulle proprie popolazioni?<br /><br />Del FMI, del Corexit, dell’uranio impoverito?<br /><br />Della BP, della Halliburton, della Monsanto, della Exxon, i veri governanti dell’occidente, seminatori di guerre e di prodotti tossici?<br /><br />O di Ahmadinejad?<br /><br /></strong><em>Pascal Sacré<br /></em><br /><a href="http://www.blogger.com/www.mondialisation.ca">Fonte</a><br /><br /><a href="http://www.mondialisation.ca/index.php?context=va&aid=21175">Link</a><br /><br />(^__^)Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-47647773173885844442011-01-01T10:42:00.022+01:002011-01-10T21:11:12.933+01:00Problema, reazione, soluzione.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6jlBKEKQdPhCJL4rHxd-gQ3_wmmFNzC1i1HAm70xnUapo1M7GiZV-qaj3dCBqTexT2CJzUGu0bAYBh-msuG5D2iVMVQBXDDIg8Za-8j3i8r-ekwaKL69Km7cWsDNQ8tgVCNeBt_m8rZMK/s1600/Problema-Reazione-Soluzione.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 273px; DISPLAY: block; HEIGHT: 400px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5557171825252678562" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg6jlBKEKQdPhCJL4rHxd-gQ3_wmmFNzC1i1HAm70xnUapo1M7GiZV-qaj3dCBqTexT2CJzUGu0bAYBh-msuG5D2iVMVQBXDDIg8Za-8j3i8r-ekwaKL69Km7cWsDNQ8tgVCNeBt_m8rZMK/s400/Problema-Reazione-Soluzione.jpg" /></a><br /><em>"Non esiste il “complottismo”, esistono solo versioni ufficiali poco chiare da parte dei governi. "</em> Massimo Mazzucco, giornalista e video-maker.<br /><br /><div>Chiariamo subito: io NON sono un complottista ma una persona che si fa delle domande e cerca delle risposte, con mente aperta e raziocinio. La guerra al terrorismo inscenata dai "buoni" contro i "cattivi" è un classico esempio di <em><a href="http://video.google.com/videoplay?docid=-1625919908115960253#">False Flag Operation</a></em> detto anche <strong>"Problema, reazione, soluzione</strong>". Si crea un incidente terroristico <a href="http://anirvan-am.blogspot.com/2010/10/la-grande-bugia-dell11-settembre-2001.html"><strong>(11 settembre 2001), </strong></a>si aspetta la reazione/indignazione della gente che chiede di fare qualcosa e le si fornisce la soluzione ovvero<em> "facciamo la guerra in Afganistan per rovesciare il governo talebano e uccidere </em><a href="http://www.altrainformazione.it/wp/chi-al-queda/"><strong><em>Bin Laden</em></strong></a><em> visto che sono i colpevoli dell' attentato".</em> Giochino che è riuscito alla perfezione grazie al supporto dei media tradizionali ma ricordatevi che è tutta una menzogna!<br /><br /></div><div></div><div>Di esempi come <a href="http://www.911sharethetruth.com/">l'<em>inside job</em></a> dell'11/9 la storia ne è piena e il video che vi propongo oggi parla proprio di questi falsi attentati il cui unico scopo è di fare da pretesto per invadere/fare la guerra al paese prescelto.<br />Molti negano l'evidenza per non accettare che chi è al potere manipola le nostre vite a suo piacimento ma, anche se dura da accettare, purtroppo è così. Ci hanno insegnato che siamo liberi, che lo stato ci protegge e ci aiuta. <strong>Puttanate:</strong> per gli alti vertici, per chi comanda davvero, siamo solo carne da macello...<br /><br /><a href="http://video.google.it/videoplay?docid=4523983195115669696#"><strong>TERRORSTORM </strong></a>di Alex Jones (con sottotitoli in italiano) è uno dei documentari più completi sugli architetti del terrorismo globale e descrive degli attacchi <em>false flag </em>documentati del passato e del presente, dalla I° guerra mondiale all'invasione Iraq/Afghanistan, passando per la guerra in Vietnam e gli attacchi "terroristici" a Madrid e Londra, interviste a esperti, a due ex-agenti del MI6 e a dei consiglieri presidenziali. Lo straordinario documento rivela che le prove del terrore globale di elite interne ai governi sono tutte li', neanche troppo nascoste.<br /><br /></div><div></div><div><br />TERRORSTORM, il <a href="http://video.google.it/videoplay?docid=4523983195115669696#"><strong>VIDEO</strong></a><br /><br /><strong>(^__^)</strong></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-70084691085590507562010-11-15T14:50:00.032+01:002010-11-25T21:47:05.974+01:00Scienza moderna e misticismo<strong></strong><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyFwIxrXzAywpPh2PdNXdOvgu71BFzGJXnmra4ponkUyGtxdZ9DUUYR3xuF4qx0msBH1BRUelCW6EnXm-cbwON-tJCO3LCm5aCz-CH_tDej0aN93P_i8GHbCqqT-r-iNCu7H2yGzBWqwGz/s1600/DarkMatterPie.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 223px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5539794145238545378" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyFwIxrXzAywpPh2PdNXdOvgu71BFzGJXnmra4ponkUyGtxdZ9DUUYR3xuF4qx0msBH1BRUelCW6EnXm-cbwON-tJCO3LCm5aCz-CH_tDej0aN93P_i8GHbCqqT-r-iNCu7H2yGzBWqwGz/s400/DarkMatterPie.jpg" /></a><br /><br /><div></div>Per la <a href="http://ilverotantra.blogspot.com/"><strong>filosofia</strong></a> del <a href="http://ilverotantra.blogspot.com/2010/01/gli-etimi-sono-importanti.html"><strong>Tantra Yoga</strong></a>, come per la maggior parte delle correnti mistiche sia orientali che occidentali, l'universo non è nient'altro che una combinazione di una vasta gamma di onde vibrazionali. Gli organi di senso svolgono le proprie funzioni con capacità molto limitata e infatti possono ricevere queste onde in un campo molto ristretto: non hanno la capacità di ricevere onde grossolane o sottili. In verità <strong>gli organi umani possono difficilmente percepire l'1% di tutte le possibilità che vengono espresse nel mondo fenomenico</strong>; di fatto quasi tutte si trovano al di là della portata della percezione umana. La ricetta cosmica<span style="color:#ff0000;"> (vedi foto in alto)</span> dimostra, secondo i dati più recenti, che la materia ordinaria luminosa è l'ingrediente meno cospicuo (0,4%): è la sola visibile perchè è l'unica che interagisce con la luce ordinaria elettromagnetica (0,005%), con il "velo" illusorio che nasconde tutto il resto. Tale velo è detto dai mistici dello Yoga "<em>Maya</em>".<br /><br /><strong>Anche gli scienziati sanno che con i nostri sensi percepiamo una minuscola frazione delle vibrazioni note all'universo</strong>, le quali sono molto meno di quelle non ancora scoperte. Con i nostri occhi, per esempio, percepiamo solo una minima parte dello spettro elettromagnetico che a sua volta, come è stato appena spiegato, è solo una minuscola parte di ciò che c'è "là fuori". Pertanto sarebbe più corretto chiamare energia oscura la luce em, dal momento che illumina solamente una minuscola porzione che l'uomo scambia per il Tutto.<span style="color:#666666;"> </span><span style="color:#ff0000;">(Vedi foto in basso)<br /><br /></span><p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0lxY9ydVRyjMJ9XPii5DayellseAdajTbO0EEi-BCH4VlklsioKypv1NTEqvD7cWd-kkYBH4oPx6CqU35CLtYt0EG0aCfYlPf0zob8oNLf6JPLpltZvh07OLbywHh7YH_PESg7yVvhyfr/s1600/luce+em+01.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 260px; DISPLAY: block; HEIGHT: 301px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5539775488743821410" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0lxY9ydVRyjMJ9XPii5DayellseAdajTbO0EEi-BCH4VlklsioKypv1NTEqvD7cWd-kkYBH4oPx6CqU35CLtYt0EG0aCfYlPf0zob8oNLf6JPLpltZvh07OLbywHh7YH_PESg7yVvhyfr/s400/luce+em+01.jpg" /></a><br />In questo secolo <a href="http://sedutoscomposto.wordpress.com/2008/08/22/dagli-atomi-alle-stringhe-parte-terza/">tanti ricercatori </a>(<em>Schrodinger, Heisenberg, Bohr, Dirac, Einstein, Plank, Bohm, Pauli, Fermi, Marchi, Aspect</em> sono solo alcuni dei più brillanti) hanno cominciato a comprendere che persino la realtà oggettiva che pensiamo di conoscere è distorta dallo stesso atto della conoscenza. Per esempio, grazie alla <strong>fisica quantistica</strong> sappiamo che l'osservazione dell'attività di una particella sub-atomica cambia l'energia e il comportamento dal momento che, per compierla, le onde di luce devono colpirla ed essere rifesse indietro ai nostri occhi. </p><p><strong>Albert Einstein</strong> all'inizio non era d'accordo e cercò in tutti i modi di screditare la nuova fisica basandosi sul fatto che essa mostra alcuni fenomeni il cui funzionamento non può essere spiegato tradizionalmente. Nel 1935, nella speranza di mettere in evidenza le lacune delle nuove teorie, lo scienziato tedesco pubblicò un esperimento con altri 2 ricercatori conosciuto come effetto <em>Einstein-Podolsky-Rosen</em> ma il risultato fu incredibile perchè dimostrava che le particelle sono in grado di comunicare tra di loro trasmettendo ed elaborando informazioni istantaneamente e non alla finita velocità della luce.<br /><br />Nel <strong>1982</strong> un’équipe di ricerca dell’<em>Istituto di Ottica dell'Università di Parigi</em> diretta dal fisico <strong>Alain Aspect</strong>, condusse uno dei più importanti esperimenti del 20º secolo che altro non fa che confermare quanto i mistici di ogni epoca hanno sempre affermato: <strong>Tutto è Uno</strong>. Aspect ed il suo team mostrò in maniera definitiva che, sottoponendo a determinate condizioni delle particelle subatomiche come gli elettroni, esse sono capaci di comunicare istantaneamente una con l’altra indipendentemente dalla distanza che le separa, sia che si tratti di 10 metri o di 10 miliardi di chilometri. Pertanto <strong>ogni singola particella sa esattamente cosa stanno facendo tutte le altre perchè sono connesse istantaneamente, ossia non-localmente.</strong></p><p>Concludendo, tanto per il misticismo quanto per la scienza moderna, si può affermare che: </p><p><span style="color:#990000;"><strong>1.</strong></span> la<a href="http://www.youtube.com/watch?v=Ht5BINaFhGE&feature=player_embedded"> materia </a>è costituita da onde di energia;<br /><span style="color:#990000;"><strong>2.</strong></span> questi schemi di <a href="http://www.youtube.com/watch?v=Ht5BINaFhGE&feature=player_embedded">energia</a> sono consci e provengono dal Nucleo Cosmico dell'universo;<br /><span style="color:#990000;"><strong>3.</strong></span> la coscienza dell'uomo è in grado di far collassare le funzioni d'onda ed influire sulla realtà;<br /><span style="color:#990000;"><strong>4.</strong></span> nell'universo non esiste alcuna separazione ma tutto è profondamente connesso;<br /><span style="color:#990000;"><strong>5.</strong> </span><span style="color:#000000;">la realtà è soggettiva e non oggettiva, ed è molto diversa da come ci appare perchè siamo limitati da filtri percettivi e cognitivi.</span><br /></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p><strong>Per approfondimenti</strong>: </p><p>- Y<em>oga e fisica quantistica </em><a href="http://anirvan-am.blogspot.com/2009/05/yoga-e-fisica-quantistica-1.html"><em>prima</em></a> e <a href="http://anirvan-am.blogspot.com/2009/05/yoga-e-fisica-quantistica-parte-2.html"><em>seconda </em></a><em>parte</em> - <strong>Anirvan Deva</strong>;<br />- <em>Noi e l'infinito</em> (<a href="http://www.youtube.com/watch?v=yEnXJSKvasc&feature=PlayList&p=12A5F5AFC24E85AE&index=0&playnext=1">video</a>) -<a href="http://anirvan-am.blogspot.com/2010/03/noi-e-linfinito.html"><span style="color:#000000;"> <strong>Vittorio Marchi</strong></span></a>;<br />- <a href="http://gurutattva.blogspot.com/search?q=A%CC%81nanda+Su%CC%81tram+"><em>Ánanda Sútram</em></a> e la <a href="http://ilverotantra.blogspot.com/"><em>Filosofia Spirituale</em> </a>di <strong>Shrii Shrii Anandamurti</strong>; </p><p>- <em>coscienza, mente cosmica e materia</em> (<a href="http://www.youtube.com/watch?v=Ht5BINaFhGE&feature=player_embedded">video</a>) - <strong>Moksha's youtube channel</strong></p><p><strong>(^__^)</strong></p>Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-79214117664485465052010-10-23T16:38:00.015+02:002010-10-23T17:40:13.319+02:00La Legge NON è uguale per tutti<em></em><strong></strong><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlqdvn_j0U0mXYdEvc4dL5_c_WLu7qv4Vi217cMMNHIcEXf7-dgsoXwcGSyW6t7d1CgoSLNWD4sXMVxui6qE59O2kpuf8_RHGoRghjlLnA0D1-XkUUgtOOz2ejJKIjUfsdIjnKu9ojP6rm/s1600/legge-NON+%C3%A8+uguale-per-tutti+03.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 271px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5531262557785624210" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlqdvn_j0U0mXYdEvc4dL5_c_WLu7qv4Vi217cMMNHIcEXf7-dgsoXwcGSyW6t7d1CgoSLNWD4sXMVxui6qE59O2kpuf8_RHGoRghjlLnA0D1-XkUUgtOOz2ejJKIjUfsdIjnKu9ojP6rm/s400/legge-NON+%C3%A8+uguale-per-tutti+03.jpg" /></a><br /><div>Erano le due del mattino del giorno di capodanno a Oakland, nelle vicinanze di San Francisco. Ad una stazione della metropolitana<strong> un giovane disarmato e immobilizzato, <em>Oscar Grant</em>, è stato ucciso con un colpo alla schiena da un poliziotto mentre era disteso a terra, a faccia in giù, sotto gli occhi di dozzine di testimoni inorriditi. <a href="http://www.youtube.com/watch?v=UXqGT74vBKk&feature=player_embedded"><span style="font-size:130%;">(VIDEO)</span></a> </strong>Nonostante si sia trattato chiaramente di una “esecuzione” intenzionale - <strong>inutile dire che il poliziotto era bianco, e la vittima era un nero – l’assassino, <em>John Mehserle</em>, se l’è cavata con un verdetto di omicidio involontario</strong>. Ha sostenuto di “essersi sbagliato” e di aver estratto la pistola al posto del <em>taser</em>, che intendeva usare per tranquillizzare l’irrequieto <em>Grant</em>. Naturalmente, per “taserizzare” il ragazzo (cosa che non aveva senso fare perchè come si vede nel filmato Grant era pancia a terra ed immobile) aveva anche pensato bene di mettersi in piedi– come si evince chiaramente dal video – in modo da prendere meglio la mira. <strong>Fra un mese si riunirà la giuria - composta esclusivamente di bianchi - che stabilirà una pena fra i due e 5 anni al massimo, dei quali probabilmente <em>Mehserle</em> sconterà circa la metà.</strong><br /><br />Questa è l’America. Questo è il grande paese di “libertà e democrazia“ di fronte al quale tutti i nostri politici - dall’estrema destra all’estrema sinistra - si genuflettono regolarmente senza mai trovare la forza di esprimere sdegno almeno difronte a fatti agghiaccianti come questo. Altrettanto ossequiosi sono i nostri giornalisti, sempre pronti a domandarsi <em>“dove andremo a finire”</em> ma improvvisamente ciechi, sordi e muti di fronte ad episodi gravi, seri e reali come quello appunto di <em>Oscar Grant</em>.<strong> L'episodio di Oakland implica un abuso intollerabile da parte delle forze dell’ordine verso un cittadino indifeso e conferma la sistematica complicità di un sistema giuridico, che da sempre protegge questo genere di azioni criminali da parte della polizia contro le minoranze del paese.</strong> Questo si chiama razzismo.<br /><br />Per chi ha poca memoria, basterà ricordare il nome di <strong><em>Amadou Diallo</em>, un nero (disarmato) che fu ucciso in uno scantinato di New York da 4 poliziotti bianchi, una dozzina di anni fa. <em>"Aveva estratto il portafoglio per mostrare i documenti</em> - dissero i 4 di fronte alla giuria - <em>ma abbiamo creduto che fosse una pistola".</em></strong><br /><strong>E così gli hanno piantato <span style="color:#990000;">40 pallottole</span> in corpo, giusto per non sbagliare.</strong> <strong>I 4 poliziotti,</strong> <strong>che seguivano le direttive del nuovo “sceriffo” di New York <em>Rudy Giuliani</em>,</strong> <strong>furono tutti assolti.</strong><br /><br />Sempre sotto <em>Giuliani</em> ci fu il caso di <strong>Abner Louima</strong>, che fu sodomizzato in questura con un manganello da tre poliziotti, dei quali solo uno fu condannato ad una pena lieve, e con la condizionale. Oppure il caso di <strong>Patrick Dorismond, un nero che fu ucciso a sangue freddo ad un incrocio da due poliziotti bianchi, senza motivo apparente. Anche in quel caso, nessuno fu condannato.</strong> Ecco perchè non sentirete mai un giornalista italiano domandarsi<em> “dove andremo a finire”</em> dopo episodi come questi o come quello di Oscar Grant: perchè in quei casi la risposta esiste eccome, ed è una risposta che potrebbe non piacere a chi gli paga lo stipendio.<br />------------------------------------------------------------------------------------------------<br />(Questo articolo è stato tratto dall'ottimo sito di informazione di <em>Massimo Mazzucco</em> <a href="http://www.luogocomune.net/site/modules/sections/index.php?op=viewarticle&artid=106"><strong>Luogocomune</strong></a>)<br /><br /><strong>Qua trovi il <a href="http://www.youtube.com/watch?v=UXqGT74vBKk&feature=player_embedded"><span style="font-size:130%;">video </span></a></strong><strong>dell'uccisione a sangue freddo di Oscar grant </strong><br /><br /><p><strong>(^__^)</p></strong></div>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-44464551934124950132010-10-02T22:20:00.003+02:002010-10-02T22:59:35.194+02:00La grande bugia dell'11 settembre 2001<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkdgyza2TSvLmP9cFpPB9Tl5-NBbx3Aw0NIio3Hsk4ByrPReaVm5F8MI-kv9CWs4W9lsSAIQeE2p_NseW9GnnAOk5fe4JnwToEq5_2fLFbIPJ8r9LNDyjnkkHFQ53NjI6yiF0EBjONrV_K/s1600-h/11+settembre+01.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 302px; DISPLAY: block; HEIGHT: 400px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5438605370865690098" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkdgyza2TSvLmP9cFpPB9Tl5-NBbx3Aw0NIio3Hsk4ByrPReaVm5F8MI-kv9CWs4W9lsSAIQeE2p_NseW9GnnAOk5fe4JnwToEq5_2fLFbIPJ8r9LNDyjnkkHFQ53NjI6yiF0EBjONrV_K/s400/11+settembre+01.jpg" /></a><br />Secondo la favola che chi governa il pianeta insiste a volerci far credere,<a href="http://video.google.it/videoplay?docid=8097952875248011643&ei=zd15S53YFIm62wK_sczgBw&q=inganno+globale&hl=it&view=3#"><strong> l'undici settembre 2001 </strong></a><strong>quattro aerei di linea hanno girato per ore i cieli degli Stati Uniti senza essere minimamente intercettati</strong>, al completo di passeggeri ed equipaggi. Due di questi sono riusciti nella difficile impresa, grazie alle presunte doti dei presunti terroristi/piloti-provetti, di centrare in pieno i due grattacieli più famosi del mondo a <strong>New York</strong>.<br /><br /><strong>Un altro</strong> di questi aerei immensi, fatti per ospitare centinaia di passeggeri, <strong>si è infilato senza trovare alcuna resistenza </strong>(dopo una clamorosa ed improbabile evoluzione a 360° al di sopra di esso) dentro il <em>Pentagono</em>, a <strong><a href="http://video.google.it/videoplay?docid=2154320479920305703&ei=ZN55S-yHBoKK2AKzxanBBw&q=il+nuovo+secolo+americano&hl=it&view=3#">Washington</a></strong>, sicuramente uno dei posti più protetti del pianeta, <strong>dissolvendosi!</strong> L'unico caso nella storia umana di "gassificazione"...!!...anzi di gassificazione parziale: s'è gassificato l'aereo (i cui motori di acciaio pesano più di 6 tonnellate l'uno) ma sono stati ritrovati, praticamente intatti, i passaporti dei "terroristi", una bandana, dei documenti e dei piani concernenti la colpevolezza dei cattivi di turno. Dell'aereo...e delle centinaia di video che avrebbero dovuto riprendere lo scontro in uno dei luoghi più controllati del pianeta, nisba, nulla, zero, niente!<br /><br />Idem per l'aereo fatto cadere al suolo, in una zona disabitata, dai passeggeri-eroi!! Anche questo aereo del peso di 30 tonnellate si sarebbe dissolto nell'impatto col terreno. Motori, persone, bagagli, tutto scomparso tranne alcuni versetti del corano, qualche ingiuria e dei passasporti.<br /><br /><strong><em>"Ogni giorno transitano nei cieli americani circa 28.000 voli commerciali. Le zone maggiormente trafficate sono proprio quelle interessate ai dirottamenti di quel giorno...ma una serie impensabile di errori e malintesi ha permesso ai dirottatori di scorrazzare liberamente per quasi due ore nei cieli più protetti e sorvegliati del mondo, senza che nessuno abbia mai saputo fornire una spiegazione accettabile per tutto ciò che è successo."</em></strong> (On. Giulietto Chiesa)<br /><br />La strage dei tremila abitanti delle <strong>Torri Gemelle</strong> è stata presa a pretesto e a giustificazione della guerra in <strong>Afghanistan </strong>e di una stagione di riarmo mondiale per combattere il terrorismo. Da lì ha potuto realizzarsi la guerra all'Iraq che ha prodotto milioni di morti e ridotto quello Stato a un cumulo di macerie e miserie. Molti giornalisti e<a href="http://www.macroedizioni.it/libri/la-fabbrica-del-terrore.php"><strong> ricercatori coraggiosi</strong></a>, in ogni parte del mondo, hanno documentato le falsità alla base della storia ufficiale dell'11/9.<br /><br />Far si che regni il terrore quando risulta necessario inscenando falsi attacchi, è detto <strong><a href="http://video.google.it/videoplay?docid=-1625919908115960253&ei=N-x5S4msLoK62wLFy6jcBw&q=operazioni+falsa+bandiera&hl=it#"><span style="font-size:130%;">"False flag operations"</span></a></strong> (operazioni sotto falsa bandiera), ossia come ci si inventa un pretesto per dichiarare guerra!<br /><br /><a href="http://www.luogocomune.net/site/modules/911/"><strong>Massimo Mazzucco</strong></a> presenta il sito italiano più completo di informazioni e video sull'11 settembre 2001<br /><br />Lo scienziato danese <strong><a href="http://www.youtube.com/watch?v=kU2Ff6P1dMo">Niels Harrit</a></strong> sulla nano-thermite (usata nelle demolizioni cotrollate) ritrovata nella polvere del WTC<br /><br />Cosa ne pensano i parenti delle vittime, le associazioni americane per la Verità sull'11/9, audio, video, documenti petizioni, ecc. sull'auto-attentato<a href="http://www.911sharethetruth.com/"><strong> (inside-job)</strong> </a>dell'11/9<br /><br /><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAEqnBXoisqpKNwvnU9eRK4KubQJtsHteuiPOCInKYFAQUH5AZ7PLnIwR0xBJpmmozH35kXiDzojuDYCa1TGsFzslkUqo0b23Dkfy9BHJYXxUoLbeZvSCiuB4r8HJHcrpLKiWnPe8JF0u7/s1600-h/11+settembre+05.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 300px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5438605524052179762" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAEqnBXoisqpKNwvnU9eRK4KubQJtsHteuiPOCInKYFAQUH5AZ7PLnIwR0xBJpmmozH35kXiDzojuDYCa1TGsFzslkUqo0b23Dkfy9BHJYXxUoLbeZvSCiuB4r8HJHcrpLKiWnPe8JF0u7/s400/11+settembre+05.jpg" /></a><br /><strong>E questo è l'improbabile buco che avrebbe dovuto procurare un boeing di oltre 20 tonnellate, grande 50 metri x 45, nell'impatto con l'edificio, gassificandosi all'istante!!!</strong><br /><p><strong>(^__^)</strong></p>Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-88624163458827091202010-09-10T12:48:00.014+02:002010-09-10T13:40:35.241+02:00Conoscere ti permette di scegliere<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiEYAoZCamcxvUgB5v-0I0i6Wm_yGBNEM1KdauKRwtOPuV1QPTJL0iSFFHfqX5bgPj2wbkpp5IHR7mOkh92vg4S_muw9Xs6uNx6HkqqffZZrrCRfXvordG_QNKf8HT4LRmkQ6G_4hT84Tb/s1600/vaccini.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 300px; DISPLAY: block; HEIGHT: 267px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5515241693333280402" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiEYAoZCamcxvUgB5v-0I0i6Wm_yGBNEM1KdauKRwtOPuV1QPTJL0iSFFHfqX5bgPj2wbkpp5IHR7mOkh92vg4S_muw9Xs6uNx6HkqqffZZrrCRfXvordG_QNKf8HT4LRmkQ6G_4hT84Tb/s400/vaccini.jpg" /></a><br /><div>Oggi se un bambino é troppo distratto sarebbe affetto da deficit di attenzione; se troppo agitato da distrurbo di iperattivitá; ecc.. Ma non esistono prove che nel cervello di quei bambini vi sia qualcosa di alterato e tutto ció é solo un esempio evidente di una degenarzione culturale e sociale dovuta all'aviditá delle case farmaceutiche che campano sulle malattie e non sulla guarigione di esse!<br /><br /><strong>Nel mondo guidato dalla logica del profitto che è oggi "la medicina", i medicinali non sono destinati a curare le malattie...</strong></div><div></div><div><strong></strong></div><div><br /><br />Il dottor <strong>Eugenio Serravalle</strong> é un medico specialista in Pediatria Preventiva, Puericultura e Patologia Neonatale e da quasi trenta anni visita bambini cercando di curarli "in scienza e coscienza". Per molti anni ha vaccinato i bimbi, convinto dell'utilità dell'immunizzazione di massa ma in questa breve ed <a href="http://www.youtube.com/watch?gl=NL&v=qB9__69GL20"><strong>interessante intervista</strong></a> alla <em>Fiera del Libro di Torino 2009</em>, ci parla della sua esperienza in campo pediatrico e dei motivi per cui ha iniziato a vedere queste pratiche con occhi diversi sconsigliandone addirittura l'utilizzo.<br /><br />Sul web, oltre all'<a href="http://www.youtube.com/watch?v=qB9__69GL20"><strong>intervista</strong></a>, trovi pure un'interessante e dettagliata <a href="http://www.youtube.com/watch?v=BkbkzgamYeY&feature=related"><strong>conferenza </strong></a>sui vaccini e il pericoloso abuso per (le solite) questioni di lucro. <br />Il dottor Serravalle ha scritto 4 libri (di cui 2 con Roberto Gava - vedi <a href="http://www.macrolibrarsi.it/autori/_eugenio_serravalle.php?ord=titolo">Macrolibrarsi</a>) e soprattutto nel suo ultimo <em>"Bambini supervaccinati"</em> fa un'analisi approfondita e molto interessante che aiuta a prendere una posizione consapevole e critica sul tema vaccinazioni e a farci capire che spesso subiamo il "sistema" senza farci tante domande, solo per consuetudine...<br /><br /><br /><span style="color:#990000;">Approfondimenti</span>: <a href="http://anirvan-am.blogspot.com/2009_10_01_archive.html">"Quando i vaccini uccidono"</a> - dossier, articoli, interviste e video molto, molto interessanti sulla questione.<br /><br /><strong>(^__^)</strong></div>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-91513429425881687762010-09-01T14:06:00.018+02:002010-09-01T14:43:01.808+02:00Cibo s.p.a. (Food Inc.)<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjyCtY5l0Xh1_Q5VH5Hg3q24GPJgQgbRREK5twXJdfqNHuTx_yVoy_AS5IfzDWpx9EDBcv5Xd4KNYh23DKAaVGQB2nq1rTZmDvqtuZ0pIw0HzG_0lL_eZCQudzLd5CbsBrK7nbfXCqW7Vb/s1600/cibo_spazzatura.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 207px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5511920013043433954" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjyCtY5l0Xh1_Q5VH5Hg3q24GPJgQgbRREK5twXJdfqNHuTx_yVoy_AS5IfzDWpx9EDBcv5Xd4KNYh23DKAaVGQB2nq1rTZmDvqtuZ0pIw0HzG_0lL_eZCQudzLd5CbsBrK7nbfXCqW7Vb/s400/cibo_spazzatura.jpg" /></a> <div></div><div></div><div></div><div></div><div></div><div></div><div></div><div></div><div></div><div><a href="http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Flash&d_op=getit&id=13546"><strong><em>Cibo s.p.a.</em></strong> </a>(traduzione di <em>Food Inc</em>.) è un documentario che descrive la trasformazione radicale dell'industria alimentare avvenuta negli <strong>USA</strong> negli ultimi decenni. Vedere da vicino ciò che è successo in America è sicuramente importante per capire quello che rischiamo di veder succedere anche da noi molto presto.<br /><br />Nonostante il consumatore <a href="http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Flash&d_op=getit&id=13270"><em>venga illuso</em> </a>di avere a disposizione una grande varietà di marche e prodotti diversi, in realtà questi fanno tutti capo ad un numero molto ristretto di super-aziende alimentari, che poi li immettono sul mercato con nomi e sotto marche diversi. Ancora più inquietante è il fatto che, indipendentemente dal produttore, uno degli ingredienti principali rimanga il granoturco, nelle sue forme più disparate.<br /><br />La sua estrema economicità, ottenuta in modo artificiale, grazie a pesanti incentivi pubblici, ha portato ad utilizzarlo anche come mangime per i bovini, al posto dell'erba che dovrebbe essere il loro nutrimento ideale.<strong><br /></strong><br /><em><strong>Gli allevamenti di bestiame hanno raggiunto dimensioni enormi ed i mattatoi sono diventati catene di montaggio ad altissima efficienza, dove gli animali al massacro sono trattati poco peggio degli stessi dipendenti, che vengono usati come "macchine umane".<br /></strong><br /><strong>Tale ciclo lavorativo porta con se altre deleterie conseguenze quale un altissimo rischio di infezioni e contaminazioni dei prodotti, che devono quindi essere sottoposti a fasi di lavorazione che includono una forte sterilizzazione.</strong></em><br /><br />Non manca infine il capitolo dedicato alla tristemente famosa <strong><a href="http://anirvan-am.blogspot.com/2009/05/il-mondo-secondo-monsanto.html"><em>Monsanto</em></a></strong>, che a seguito della recente possibilità di brevettare forme di vita (vegetali o animali) sta cambiando radicalmente il settore agricolo, e impedisce di fatto agli agricoltori di svolgere il loro lavoro con le metodologie che da sempre hanno caratterizzato la loro attività. </div><div><br /><br /><a href="http://ilporticodipinto.it/content/cibo-spa"></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHP2M05YMHYHUTEGfPsO0S8AxwT1PpzfiuLgPMhRBqHmPEayVATNAyozaOXe67JdNrZdpSJXg6xRd-nH4feh0pOIKfiJr-ve6vBImCCClMZqMZ1C4knnUTNMcf0n86fvKaeow4Ku4hx4P-/s1600/cibo-s_p_a.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 200px; DISPLAY: block; HEIGHT: 133px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5511920343022979186" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHP2M05YMHYHUTEGfPsO0S8AxwT1PpzfiuLgPMhRBqHmPEayVATNAyozaOXe67JdNrZdpSJXg6xRd-nH4feh0pOIKfiJr-ve6vBImCCClMZqMZ1C4knnUTNMcf0n86fvKaeow4Ku4hx4P-/s400/cibo-s_p_a.jpg" /></a></a><br /><br />(Tratto da ---> <a href="http://ilporticodipinto.it/content/cibo-spa"><strong><em>IL PORTICO DIPINTO </em></strong></a>)<br /><br />(<span style="font-size:130%;"><span style="font-size:100%;">Vedi e scarica gratuitamente su ---> <a href="http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Flash&d_op=getit&id=13546"><strong><em>ARCOIRIS TV</em></strong></a> </span></span>)<br /><div></div><br /><div></div><div></div><div></div><div></div><div><strong>(^__^)</strong></div>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-58992059256952124152010-08-23T21:33:00.006+02:002010-08-23T22:05:28.194+02:00Non votiamo per chi ci avvelena la vita<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXu3DwQQ9Q9CDrnqbAe3YCldGfStRQpHK2_8KbeHBI5nhZ8BCUym5q8jSYVKKQUiXsm8Q0OwolulGlqT68iUhlf_8Wczj_kV6ZS_OU-sSidYlZXjLFHkUd2KPs1qtcNPQBmTDxUIOTRy5w/s1600/Presa+per+il+culo2.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 362px; DISPLAY: block; HEIGHT: 400px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5508696685808646114" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXu3DwQQ9Q9CDrnqbAe3YCldGfStRQpHK2_8KbeHBI5nhZ8BCUym5q8jSYVKKQUiXsm8Q0OwolulGlqT68iUhlf_8Wczj_kV6ZS_OU-sSidYlZXjLFHkUd2KPs1qtcNPQBmTDxUIOTRy5w/s400/Presa+per+il+culo2.jpg" /></a><br /><div><strong>-----> </strong><a href="http://www.tanker-enemy.tv/nonvotarechitiavvelena.htm"><strong>VIDEO INTERESSANTE</strong></a></div><div> </div><div> </div><div> Benche' non siano variate le funzioni dell'”uomo politico” in questi ultimi decenni, è cambiata la sua immagine. Il politico è usato dai potentati affinché, fingendo di operare per la nazione, si impegni per i vergognosi obiettivi degli <a href="http://www.tankerenemy.com/"><em>"Oscurati".</em> </a>A sua volta, egli sfrutta il popolo per mantenersi al potere. E' inutile ed ingenuo ritenere che gli amministratori della cosa pubblica attuino delle iniziative a favore della collettività: il loro compito è quello diametralmente opposto. Essi, che sono corrotti, corrompono: la loro azione è una mortale infezione. Per gettare fumo negli occhi, promettono mirabolanti riforme fiscali oppure organizzano qualche "notte bianca", mentre, obbedendo ai loro capi, devastano le città, stravolgendo i piani regolatori.<br /><br />La forza della classe politica è nella sua inefficienza: più è inefficiente, più i "cittadini" invocheranno prima misure per ovviare ai problemi, poi, accortisi che il governo in sella è del tutto incapace di intervenire in modo risolutivo o che agisce contro il buon senso, si adopereranno per un ricambio della classe politica, un avvicendamento che dovrebbe avvenire attraverso la buffonata delle elezioni, anticipate o no. In realtà, subentrano poi omuncoli asserviti alle élites come i precedenti: in un farsesco gioco delle parti, la maggioranza diventa “opposizione” e l'”opposizione” maggioranza. Tutto cio' e' alquanto gattopardesco!<br /><br /><a href="http://zret.blogspot.com/"><em><strong>(by ZRET blog)</strong></em> </a><br /><br /><strong><br /><a href="http://www.tankerenemy.com/">(^__^)</a></strong></div>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-78228100792908496352010-08-11T16:04:00.007+02:002010-08-11T19:55:24.787+02:00Necessaria presa di Coscienza<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh56TkJ9-GD7WwHyV2Wf5w-E0G1ZvyK_87aFGoL2lJjwyqQM4AHd8tFXEzim0gk47srdjN1peCPXAojTJy4XpGlZhtD3DoVNnybBZQ4aU9zI1k9bsC6-TdIZy5mEKwYcPcp06y0nRYoe4Z4/s1600/turn+off+the+tv.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 295px; height: 207px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh56TkJ9-GD7WwHyV2Wf5w-E0G1ZvyK_87aFGoL2lJjwyqQM4AHd8tFXEzim0gk47srdjN1peCPXAojTJy4XpGlZhtD3DoVNnybBZQ4aU9zI1k9bsC6-TdIZy5mEKwYcPcp06y0nRYoe4Z4/s400/turn+off+the+tv.jpg" border="0" alt=""id="BLOGGER_PHOTO_ID_5504212279933989986" /></a><br />Coloro che detengono il potere (multinazionali, banche, religioni varie, governi) limitano sempre di piu' la nostra libertà manipolando le nostre percezioni, le scelte e le emozioni. Un grande mezzo per il nostro graduale indebolimento è, ad esempio, la televisione. Non parlo per assoluti ma a grandi linee immaginazione e visualizzazione creativa ci sono state strappate in maniera subdola, sottilmente, con programmi apparentemente innocenti ma in verità creati appositamente per determinare e veicolare le nostre emozioni. Non è un caso che chi detiene il potere economico detiene anche le maggiori quotazioni in borsa di società che controllano i mass-media: il vantaggio (loro) è che, come ho detto poc'anzi, essi possono controllare e determinare le nostre emozioni, metterci in vendita, drogarci e alterare i nostri stili di vita e il nostro sentire piu' profondo. Incollati alla poltrona nella nostra crescente impotenza, siamo sfruttati con evidenti risultati disastrosi.<br /><br /><strong>Un esempio su tutti</strong>: le marionette al Governo, quotidianamente, danno il peggio di sè e noi, timidamente o meno, avalliamo i loro comportamenti. Perchè? Perchè ci hanno resi obesi e letargici contaminando i nostri fisici, la nostra psiche e persino la nostra anima con forme-pensiero negative, con l'inquinamento elettromagnetico e con campi di frequenza (non udibili/visibili) che creano una forma di dipendenza vibrazionale. Fin da piccoli siamo lasciati ore ed ore davanti agli schermi televisivi in balia di immagini insensate e violente... per non parlare della montagna di miliardi spesi per la pubblicità, il modo principale con cui la potente macchina del commercio lancia nel nostro inconscio prodotti e messaggi subliminali impossibili da resistere a qualsiasi livello.<br /><br />Gli elementi subliminali sono una devastante realtà (anni e anni di studi sono stati fatti e sono ancora in corso) e sono sovraimpressioni, immagini grafiche nascoste, sottofondi musicali che non sono percettibili a livello conscio ma solamente a livello subconscio, in grado di farci agire come docili pecorelle senza cervello indotte a consumare, reagire e comportarsi secondo voleri prestabiliti. Tutto questo è stato pianificato con cura e attenzione per renderci passivi, ricettivi ai dogmi politici e socio-economici, a prodotti e opinioni. Forse sfuggire a tutto ciò non è possibile, ma possiamo sicuramente ridurre l'effetto di queste manipolazioni subliminali utilizzando questi mezzi di comunicazione come estensione della nostra intelligenza creativa! E parlo soprattutto dell'uso dei mezzi informatici, da usare con cautela e obiettività perchè soprattutto i computer sono soggetti ad alterazioni subliminali. Codificati nella "griglia" di internet, infatti, ci sono elementi subliminali più potenti di quelli delle reti televisive perchè milioni di volte più veloci e penetranti nei livelli più sottili della psiche.<br /><br />Concludo ricordando che numerose antiche tradizioni esoteriche/spirituali hanno "predetto" che l'umanità è pronta per compiere un salto nella sua evoluzione e molti ritengono che l'attuale ordine costituito stia tentando il tutto per tutto per resistere a questo cambiamento.<br />Le mie parole sono pertanto un umile contributo per risvegliarci dalla nostra ossessione per il mondo materiale ed aprirci alla nostra capacità latente di partecipare in modo costruttivo e consapevole alla creazione di una vera famiglia umana rispettosa di ogni creatura vivente sia essa minerale, vegetale o animale.<br /><br /><strong>(^__^)</strong>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-280898680235781542010-06-21T17:18:00.006+02:002010-06-21T19:07:44.286+02:00Importante articolo sulle scie chimiche pubblicato dal settimanale "Oggi"<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCECVdYbMswCtnA5bCpqa974lBWrxcO63g98VNWiFQZ3UFvsD-OW1qu8T87pqAIKpNcUTqW-iXI-E_XTy9Ahil91bevoujjWOODRtOiJ7Enw2Z0_puN7jhWkdUPdkTss3Nm6r0cuS2w91Q/s1600/01+oggi_copertina.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 274px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5485248422454106786" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCECVdYbMswCtnA5bCpqa974lBWrxcO63g98VNWiFQZ3UFvsD-OW1qu8T87pqAIKpNcUTqW-iXI-E_XTy9Ahil91bevoujjWOODRtOiJ7Enw2Z0_puN7jhWkdUPdkTss3Nm6r0cuS2w91Q/s400/01+oggi_copertina.jpg" /></a><br /><br /><div></div>Nel numero <strong>24</strong> dell'anno 2010 del settimanale<strong> Oggi</strong> è stato pubblicato un interessante articolo sulle <strong>scie chimiche</strong> firmato dalla giornalista <em>Gaia Passerini</em> (l'articolo è disponibile adesso anche<a href="http://www.oggi.it/focus/06-2010/mistero-scie-chimiche-verita-o-leggenda-20455931226.shtml"> <strong>on line sul sito di oggi</strong></a>).<br /><br />In tale articolo oltre ad essere state riportate le dichiarazioni fatte dal fisico <em>Corrado Penna</em> in un suo <a href="http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/05/mistero-i-video-scie-chimiche-vulcani-e.html"><strong>articolo relativo alla recente puntata di "mistero"</strong> </a>ed altre dichiarazioni del ricercatore indipendente <em>Rosario Marcianò</em> (gestore assieme al fratello <em>Antonio</em> del blog <a href="http://www.tankerenemy.com/"><strong>tankerenemy</strong></a>), sono state riportare (per par condicio immaginiamo) le dichiarazioni di alcuni <em>negazionisti</em> delle scie chimiche.<br /><br />A dire il vero <strong>sono scontate le negazioni di enti e personalità istituzionali</strong> (vedi gli ufficiali dell'aeronautica militare), <strong>che evitano di toccare argomenti scomodi come l'assoluta irregolarità della frequenza dei voli </strong>(diurni e notturni) rilevabili nei nostri cieli <strong>ed il fatto che in certe giornate </strong>(in cui il cielo è all'origine azzurro e terso) <strong>le scie cancellino completamente la luce del sole espandendosi ed intersecandosi le une con le altre.<br /></strong><br />Immaginiamo bene come dovrebbero lambiccarsi il cervello per inventare una scusa per giustificare ciò che avviene nei nostri cieli: <strong>giornate in cui vediamo 100 aerei con scia</strong> e giornate in cui non si vedono volare in cielo che una decina di aerei, oppure altri giorni (specie in primavera ed estate) in cui durante le ore diurne non si vedono quasi aerei nel cielo (tranne i pochi aerei di linea che atterrano e decollano al più vicino aeroporto) e poi <strong>di colpo sul far del tramonto gli aerei passano uno dietro l'altro rilasciando scie persistenti nel cielo, offuscandolo.</strong> Per non parlare della notte, quando al riparo di occhi indiscreti, furtivi come ladri, gli aerei passano a <a href="http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/09/il-conteggio-dei-voli-notturni.html"><strong>volo basso ogni 3 minuti.<br /></strong></a><br /><strong><span style="font-size:130%;">Uno all'ora di giorno e uno ogni 3 minuti di notte: normale trafico civile?</span></strong><br /><br />E che dire ancora di quanto avviene nei giorni nuvolosi, quando ancora una volta al riparo dagli occhi indiscreti gi aerei passano con frequenza davvero esasperante, facilmente rilevabile dal rombo continuo dei motori che ne indica la presenza a bassa quota?<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixoW1HViAenKLiy6zSOtroXwgF7TSSfL6Q4vcn4fY6lACVKPLAXMUfXNoD5u8mHxt9SrmrOZtrk5YLjA2EdW-kBKPPKWFR0eCDbpT3xDvpUlHzhnwbfqxXJRxKUEj0siOTaHZ47wqNWAqr/s1600/02+ghiacciamento.jpg"><img style="MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 282px; FLOAT: left; HEIGHT: 320px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5485250073848377954" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixoW1HViAenKLiy6zSOtroXwgF7TSSfL6Q4vcn4fY6lACVKPLAXMUfXNoD5u8mHxt9SrmrOZtrk5YLjA2EdW-kBKPPKWFR0eCDbpT3xDvpUlHzhnwbfqxXJRxKUEj0siOTaHZ47wqNWAqr/s320/02+ghiacciamento.jpg" /></a>Ma è <strong>molto interessante</strong> anche quanto dice una di queste persone , ovvero il professor <em>Vincenzo Levizzani,</em> dirigente di ricerca presso <em>l’Istituto di Scienze dell’atmosfera e del clima di Bologna,</em> il quale, dopo aver detto di non potere escludere che <em>"qualcuno in giro per il mondo conduca esperimenti più o meno autorizzati, immettendo sostanze nell’atmosfera"</em> ha dichiarato che:<br /><br /><em>"In realtà, la maggior parte delle volte che si avvistano scie anomale, si tratta di aerei che effettuano prove di ghiacciamento delle ali. Un aereo vola davanti a un altro e sparge acqua liquida (è il termine tecnico), che a contatto con le ali del secondo velivolo si solidifica. Serve per studiare il ghiacciamento in volo, uno dei fattori di rischio più critici per gli aerei."<br /></em><br /><strong>Ciò vuol dire innanzitutto che le scie anomale esistono</strong>, per sua stessa ammissione, <strong>e che qualche volta</strong> (la maggior parte delle volte è ben diverso dal dire tutte le volte) le scie anomale <strong>sono causate da qualche altro fenomeno diverso dal supposto studio sul ghiacciamento, </strong>ergo stanno spruzzando qualcosa!<br /><br /><strong>Ma possiamo davvero credere che quelle scie anomale che trasformano una giornata di cielo azzurro in un giornata di cielo velato da strature biancastre, che pian piano si espandono oscurando totalmente il sole, </strong>siano tutte causate dallo studio sul ghiacciamento? E che dire quando ci si confronta con persone che abitano in altre città e paesi o si guardano le mappe satellitari e <strong>si scopre che il fenomeno interessa mezza nazione</strong>? Che qualche azienda sta <strong>sperperando al vento miliardi di euro</strong> per effettuare centinaia e centinaia di test sul ghiacciamento delle ali contemporanemanete su ogni parte del cielo italiano? E poi se fosse vero non dovremmo vedere tutti questi aerei muoversi in coppia uno dietro l'altro?<br /><br />Sull'altro fronte risulta interessante il richiamo al meteorologo <em>Karsten Brandt</em> il quale <a href="http://www.youtube.com/watch?gl=IT&v=imYfohMy264"><strong>intervistato sull'emittente televisiva RTL</strong></a>, <strong>ha testimoniato la presenza di scie anomale lasciate da velivoli militari e contenenti tonnellate di polveri finissime, a base di frammenti di alluminio.<br /></strong><br /><strong><em>-----> (</em><a href="http://scienzamarcia.blogspot.com/"><em>fonte</em></a><em> originale dell'articolo che </em><a href="http://scienzamarcia.blogspot.com/"><em>CONTINUA QUA</em></a><em>)</em></strong><br /><br /><strong>PS:</strong> Se volete esprimere la vostra gratitudine a chi ha permesso che questa scomoda verità venisse a galla potete ringraziare gli autori ed il direttore del giornale tramite il seguente link:<br /><br /><em><strong><a href="http://blog.oggi.it/posta/scrivici/">http://blog.oggi.it/posta/scrivici/</a></strong></em><br /><br /><strong>(^__^)</strong>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-62414265139890627942010-06-01T21:57:00.013+02:002010-06-02T00:01:34.676+02:00Le incredibili "coincidenze" nel Golfo del Messico<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGdierPslqRHN5i0GbiSpQkYEKAkSSMp8Sy0qoDvpxRzz1g5S9MhA-qrKuX1_1qigCRbzOVkS5QuOh7kQOV0igxS_S-sFQb5rfFQ80dhm0JymTHEYGY3NNNOx6Yg3xxDhzl1owcR85WrrW/s1600/SegnalidalFuturoRecensioneinAnteprima.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 252px; DISPLAY: block; HEIGHT: 360px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5477897161088961154" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGdierPslqRHN5i0GbiSpQkYEKAkSSMp8Sy0qoDvpxRzz1g5S9MhA-qrKuX1_1qigCRbzOVkS5QuOh7kQOV0igxS_S-sFQb5rfFQ80dhm0JymTHEYGY3NNNOx6Yg3xxDhzl1owcR85WrrW/s400/SegnalidalFuturoRecensioneinAnteprima.jpg" /></a><br />Dal <strong><a href="http://scienzamarcia.blogspot.com/">blog</a></strong> del fisico <a href="http://scienzamarcia.altervista.org/ppt.html"><em><strong>Corrado Penna</strong></em></a>, una lucida ed attenta analisi delle incredibili "coincidenze" avvenute nel <em>Golfo del Messico</em> giorni addietro. Un amichevole suggerimento: smettila di fidarti dei vari TG e delle mezze verità riportate dai quotidiani. Le informazioni corrette (senza censura e consigli di amministrazione) sono sul web... basta cercarle, avere tempo per farlo e una buona dose di intuito. Io le pubblico in questo spazio, ricordandoti che lo scopo delle "mie" divulgazioni è quello di condividere e fornire spunti di riflessione ed approfondimento su <em>particolari </em>fenomeni riguardanti il tempo in cui viviamo. Non spaventarti, non sentirti impotente, non attendere sempre che qualcuno faccia qualcosa per te. Sii te stesso il cambiamento che attendi dai governanti, dalla società. Perchè la società... sei tu. <strong>(*__^)</strong><br /><p><span style="color:#990000;"><span style="color:#000000;">(Cliccando sui grassetti sarai linkato ai collegamenti di riferimento.) </span></span><span style="color:#990000;"><strong>--------></strong> <span style="color:#000000;"><em>Come abbiamo visto negli articoli precedenti, la recente </em></span><a href="http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/05/golfo-del-messico-tra-disastri.html"><span style="color:#000099;"><em><strong><span style="color:#3333ff;">esplosione della piattaforma petrolifera</span></strong> </em></span></a><span style="color:#000000;"><em>nel Golfo del Messico è stata <strong><a href="http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/05/lesplosione-della-piattaforma.html">prevista esattamente nel film Knowing</a></strong> (ovvero in italiano "Segnali dal futuro") ed in più ci sono altre inquietanti coincidenze che fanno ulteriormente sospettare che la tragedia ecologica <a href="http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/05/articolo-tratto-dallottimo-blog-punto.html"><strong>sia stata pianificata</strong> </a>dalle élite criminali che governano occultamente (ormai neanche tanto piu' segretamente) il nostro pianeta.</em><br /></span><br /></p></span><p><strong><span style="color:#990000;"></span></strong></p><p><strong><span style="color:#990000;"></span></strong></p><p><strong><span style="color:#990000;"></span></strong></p><p><strong><span style="color:#990000;"></span></strong></p><p><strong><span style="color:#990000;"></span></strong></p><p><strong><span style="color:#990000;"></span></strong></p><p></p><p></p><p><em>La quantità di petrolio che fuoriesce dalla falla è abnorme, al punto che più che di falla si potrebbe ormai parlare di un piccolo vulcano di petrolio sottomarino; qualcuno, ricordando come il disastro della <strong>Exxon Valdez</strong> era finora considerato il peggiore della storia, fa notare come nell'area fuoriesce una quantità di petrolio pari a quella della superpetroliera affondata in <strong>Alaska</strong> ogni quattro giorni; l'enorme quantitativo di un solvente estremamente tossico, il Corexit 9527, utilizzato dalla<a href="http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=19408"><strong> BP</strong></a> (si parla di almeno 800.000 galloni, ma ritengo sia una stima per difetto), sta "sciogliendo" le chiazze di petrolio in superficie creando nel contempo enormi "nuvole" di idrocarburi e solventi in sospensione sotto il mare per decine di metri, distruggendo letteralmente tutto ciò che vive là sotto.<br /><br /><strong>I solventi e gli aromatici degli idrocarburi, estremamente volatili, sono destinati a entrare nel ciclo meteorologico delle precipitazioni piovose che interesseranno il continente americano, con conseguenze inimmaginabili per gli esseri umani, gli animali, le piante, la catena alimentare, le falde idriche... </strong>in Florida già si segnalano piogge contenenti petrolio, e si sta avvicinando la stagione degli uragani. E volete sapere cosa ha dichiarato uno degli esperti petroliferi della BP che stanno cercando senza alcun successo di tappare la falla? Secondo lui, "la cosa migliore da fare" sarebbe inserire una piccola bomba nucleare nel pozzo in questione e farla detonare per sigillarlo!<br />E intanto, come documentato da questa foto diffusa dalla <strong>NASA,</strong> il petrolio sta entrando nel ciclo della Corrente del Golfo e quindi si farà un bel giro nell'Atlantico... "<br /></em><br /><strong><a href="http://scienzamarcia.blogspot.com/"><span style="color:#990000;">CONTINUA...</span></a></strong><span style="color:#990000;"><br /></span><br /><strong>ps:</strong> Il dottor <strong><em>Penna</em></strong><em></em> è un uomo che ama la Vita e <a href="http://www.scribd.com/doc/6565410/Dossier-Sulle-Scie-Chimiche-by-Corrado-Penna">coraggiosamente</a>, dal suo blog, informa su <strong><em><a href="http://scienzamarcia.altervista.org/home.html">un mondo di menzogne</a></em></strong>. <em>"La normalità non è altro che un paravento dietro cui si nasconde chi ha il potere, per opprimerci"</em> .<br /><br /><strong>(*___^)</strong> </p>Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-18281059120638628712010-05-20T17:14:00.004+02:002010-05-20T17:19:18.828+02:00Ma tu lo sai...?<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjisddE7QLY9uEQJUTirTnfiWvhpDdETJjYgsG5d-S-svGiEX8sEsLUxv8z0NXwq0HA_KYM3g-6_tsfGa4NjQqDJGNOBwR7ZqmlmCGcDwZW4VhsgV1A_woHlOhGOgICzdW28JeQjaNrMxPG/s1600/l_3f6a3b529ac14d788c9b5a244ac3329c.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 335px; DISPLAY: block; HEIGHT: 400px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5473347568697010162" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjisddE7QLY9uEQJUTirTnfiWvhpDdETJjYgsG5d-S-svGiEX8sEsLUxv8z0NXwq0HA_KYM3g-6_tsfGa4NjQqDJGNOBwR7ZqmlmCGcDwZW4VhsgV1A_woHlOhGOgICzdW28JeQjaNrMxPG/s400/l_3f6a3b529ac14d788c9b5a244ac3329c.jpg" /></a><br /><br />Ma tu lo sai da dove viene quello che consideri <em>"cibo"? </em><br /><br />Sai chi è stato prima di essere cibo e com'è stato allevato?<br /><br />Sai che effetti può avere REALMENTE sul tuo corpo e sulla tua salute?<br /><br />Sai qual è l'impatto sulla popolazione (soprattutto quella più povera) e l'ambiente?<br /><br />E soprattutto, sai perché non te lo vogliono spiegare e perciò ti raccontano un sacco di bugie?<br /><br /><strong><em>MONEYYYYYYY</em></strong> cantavano i <em>Pink Floyd</em>........<br /><br />Non servono cortei e manifestazioni con slogan rabbiosi, ma presa di coscienza, dialogo e diffusione dell’informazione a tutte le persone che ci circondano.<br />Sbrighiamoci a farlo, incuranti di chi ci potrà prendere per visionari, occorre solo avere il coraggio di tenere gli occhi aperti e di informarsi... così scoprirete che esistono ben poche malattie incurabili (le cure naturali ce le nascondono) e che la salute è alla portata di tutti con una corretta alimentazione di base.<br /><br />Questo <a href="http://www.saicosamangi.info/"><strong><span style="font-size:130%;">sito</span></strong></a> è un ottimo punto di partenza per capire alcuni meccanismi di cui sopra.<br /><br /><strong>(^__^)</strong>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-9051899644653881032010-05-02T18:37:00.013+02:002010-05-02T20:43:27.047+02:00La Storia delle Cose<em></em><span style="font-size:130%;"></span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgObdkpPP7Tss528WfwyoT_UYyQaNi2nk3OWxJlny59Cfq5y0u8yIu2ZAnoImiFu4BEisKlU3qB4u8jfFBXbjdXbGdpbBpTWqS6c6rEVWYlrYNhw7TGNIiOZsbAxN8N0lT3sUBXscMjXVX/s1600/storia_delle_cose_stile_vita_sostenibile_1.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; DISPLAY: block; HEIGHT: 204px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5466722852728691394" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgObdkpPP7Tss528WfwyoT_UYyQaNi2nk3OWxJlny59Cfq5y0u8yIu2ZAnoImiFu4BEisKlU3qB4u8jfFBXbjdXbGdpbBpTWqS6c6rEVWYlrYNhw7TGNIiOZsbAxN8N0lT3sUBXscMjXVX/s400/storia_delle_cose_stile_vita_sostenibile_1.jpg" /></a><br /><div><strong><em><a href="http://video.google.com/videoplay?docid=832123220649934845&hl=it#">La Storia delle Cose</a></em></strong> è un documentario del 2007 in cui <em>Annie Leonard </em>ci spiega qual'è il problema della corsa al consumismo iniziata negli anni '50. (Vedi <a href="http://www.storyofstuff.org/">sito</a>).<br /><br />Visto da milioni di persone, descrive in modo conciso e semplice il ciclo di vita dei prodotti che consumiamo: è stato proiettato in moltissime scuole, soprattutto del nord europa e in molti stati americani, e probabilmente sarebbe un'idea sana e costruttiva se facesse parte dell’educazione di base di ogni bambino.<br /><br />Il Mondo è un'azienda? Il significato della vita si riduce a consumare, produrre e guadagnare? E' questo il senso della vita? Viviamo per questo? <em>"Produci, consuma, crepa"</em> cantavano i CCCP quasi trent'anni or sono...<br /><br />I capi dei governi sono delle persone sagge, umane, coscienziose, buone, introspettive, così elevate da avere come primaria necessità la nazione, aiutare e distribuire in maniera equa le risorse? Distaccati dai beni materiali e dai loro egoismi personali, la cui missione è migliorare la società senza avere nessun profitto personale?<br /><br />O lo stato è un azienda? Dove l'obiettivo principale è guadagnare e produrre? Dove i capi sono i più scaltri, furbi, bugiardi e bramosi di potere? Che danno direttive per guadagnare di più senza limiti ne buonsenso, schiacciando ogni altro aspetto della vita?<br /><br />E la qualità della vita? L’intelligenza, l'arte, la creatività, gli affetti, i sensi profondi?<br /><br />Il Mondo è un azienda dove c'è una gerarchia e un capo che deve guadagnare? Dove le persone valgono e guadagnano esclusivamente a seconda del livello in questa gerarchia? Dove più sei in alto e piu guadagni, più hai potere di controllare e gestire, fino all'apice dove puoi imporre le leggi a tua preferenza differenziandoti dagli altri? </div><div>Produrre e consumare per fare arricchire sempre di più i pochi che hanno potere e fare diventare sempre di più i poveri... creando appositamente, per avidità ed egoismo, divisioni e conflitti...<br /><br /><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dy8FD4b6Czp_jPfXtdpQHtukUh4An1g075cjJG3vj0YNfq49wKzj-pO8oqPP8zpCHK1E3TBlj5x_LXWG4IQLQ' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div><p></p><p></p><br />Se non vedi correttamente, clicca <a href="http://video.google.com/videoplay?docid=832123220649934845&hl=it#"><strong>qua</strong></a> (e se il formato non ti aggrada, cliccando sul lettore in basso a destra - dove c'è scritto <em>google video</em> -c'è l'opzione che ti fa vedere su schermo intero).<br /><br /><br />Ispirato da <a href="http://eccocosavedo.blogspot.com/"><em><strong>Idee per una società etica</strong></em></a> e da <em>"Dopo il capitalismo"</em> <a href="http://proutaftercapitalism.blogspot.com/"><strong>Dada Maeshvarananda</strong></a>)<br /><strong>(^__^)</strong>Unknownnoreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-45574479709808923822010-04-11T12:01:00.005+02:002010-04-17T22:55:37.268+02:00L'ipnotismo praticato dai media<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgn4YfcdsiYFQ4ng9ISPg49avSfQeJ1wkLZ8CHVHyd2vdsRq5mRWiAtuo0EqXSiKLpNvDegWhOe9dXXEOD4A5nytdDpcsIjs-GUGR0uwMtEqg9kZwhajfz4evwtGruJ26ybYgSGIB5V7Ohd/s1600-h/il+potere+della+tele.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 324px; DISPLAY: block; HEIGHT: 256px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5449637521922471906" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgn4YfcdsiYFQ4ng9ISPg49avSfQeJ1wkLZ8CHVHyd2vdsRq5mRWiAtuo0EqXSiKLpNvDegWhOe9dXXEOD4A5nytdDpcsIjs-GUGR0uwMtEqg9kZwhajfz4evwtGruJ26ybYgSGIB5V7Ohd/s400/il+potere+della+tele.jpg" /></a><strong></strong><br /><br /><strong>E’ curioso</strong> che un virus con un tasso di mortalità più basso di quello di una comune influenza stagionale possa creare panico tra la popolazione.<br /><strong>E’ curioso</strong> che le missioni di pace siano ora una ragione giusta per dichiarare guerra, quando un tempo le guerre erano sempre sbagliate.<br /><strong>E’ curioso</strong> che una persona a caso, Berlusconi, sebbene nessuno sia completamente ignaro delle sue vicende giudiziarie, sia votato e possa diventare presidente del consiglio dei ministri.<br /><strong>E’ curioso</strong> che la <em>par conditio</em> abbia assunto le peculiarità di una “legge naturale”, quando prima degli anni '90 il termine nemmeno esisteva.<br /><strong>E’ curioso</strong> che Israele, nell’<em>Operazione Piombo Fuso</em> svolta tra il 2008 e il 2009, sia stata trasformata nella vittima, pur avendo massacrato un'intera popolazione.<br /><strong>E' curioso</strong> che aerei senza alcun tipo di segnale di identificazione possano rilasciare quotidianamente nei cieli nanoparticelle di bario, alluminio, silicio, ecc., senza che nessuno (o quasi) se ne accorga.<br /><br /><span style="color:#990000;"><strong>E’ il potere della televisione e della stampa!</strong></span><br /><br />Possiamo non credere a dei dati di fatto, ma possiamo credere a delle opinioni sbandierate in televisione perchè la <strong>TV</strong> è degna di fiducia, perché se la ascoltano tante persone, non può dire cose false. Perchè fin da piccoli ci ha tenuto compagnia ed è quasi una sorella maggiore.<br /><em>“L’hanno detto in televisione… adesso allora ci credo” - “Non può essere vero, sennò ne avrebbero parlato in televisione”.</em> Quante volte avete sentito delle frasi del genere?<br /><br />Ma chi controlla la televisione ha davvero interesse a dire soltanto cose vere? <strong>NO!<br /></strong>Basta ripetere una bugia decine e decine di volte per farla diventare una “verità”.<br /><strong>La televisione cancella interi campi di conoscenza, cambia la storia e cancella anche i ricordi</strong> (ad esempio con trasmissioni di gossip sui personaggi "famosi" e rinco-quiz che promettono soldi, soldi, soldi, si dirotta l'attenzione verso cose inutili e superficiali).<br /><br /><strong>La gente non si ricorda</strong> delle pesanti critiche nei primi anni novanta di Bossi a Berlusconi. Ora è un alleato.<br /><strong>La gente non si ricorda</strong> tutte le dichiarazioni di Berlusconi, ma l’importante è farle. Chi si prenderà la briga di andarle a verificare? E poi, tra un anno (ma anche meno), nessuno si ricorderà più nulla.<br /><strong>La gente non ricorda</strong> che negli anni 70 si parlava di raffreddamento globale.<br /><strong>La gente si è dimenticata</strong> che cos’era la P2, perché questa parola è stata cancellata dai TG e dalle prime pagine.<br /><strong>La gente si è dimenticata</strong> che la canapa era coltivata in gran parte del mondo (e pure in Italia) perchè dalla sua fibra e dai semi si facevano pantaloni, maglie, indumenti intimi, lenzuola, scarpe, sapone, olio alimentare, olio combustibile. I mass media l'hanno fatta diventare una droga (la marijuana) solo per favorire le industrie petrolchimiche.<br /><br /><strong>La realtà è in questo modo manipolata a piacere, come vuole il burattinaio che muove i fili.</strong><br /><br />Ma ora è giunta l’ora di svegliarsi dal profondo torpore, dall’ipnotismo dei media.<br />Certo, la libertà richiede un po’ di sforzo individuale, bisogna conquistarla, ma che mondo avremmo se tutti ci informassimo correttamente senza credere per forza alle baggianate sparate dai media? Non ci si può continuare a nascondere di fronte a queste scomode e spesso ignobili verità. <span style="font-size:130%;">Se vogliamo far sorgere un mondo nuovo, senza crisi e senza inganni, dobbiamo cambiare noi stessi in primis ed affrontare con coraggio ciò che abbiamo contribuito a creare. </span><br /><br /><span style="font-size:130%;"><em><a href="http://www.altraconsapevolezza.it/?p=111">Fonte</a></em></span><br /><span style="font-size:130%;"><em></em><br /></span><span style="font-size:130%;"></span><strong>(^__^)</strong>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-44266575873987976402010-03-19T22:50:00.005+01:002010-03-19T23:28:41.824+01:00Noi e l'Infinito<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqJHDe9FCf1h8QhaIbDoKMhij7WpMb6K2sjhSBM-mlI0qFSVBktw0uOf3nhY1SxgCyOc2kIoE7Gopooqjm13pOZgVZBqJquH_svqnews4ciX5mUlpQC7IIA-TcHXeLQ-gq2utb82B1jMt8/s1600-h/vittorio+marchi.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 291px; DISPLAY: block; HEIGHT: 400px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5450468302255819666" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqJHDe9FCf1h8QhaIbDoKMhij7WpMb6K2sjhSBM-mlI0qFSVBktw0uOf3nhY1SxgCyOc2kIoE7Gopooqjm13pOZgVZBqJquH_svqnews4ciX5mUlpQC7IIA-TcHXeLQ-gq2utb82B1jMt8/s400/vittorio+marchi.jpg" /></a><br />In queso stupendo DVD dal titolo <em>"Noi e l'Infinito"</em> (<a href="http://www.youtube.com/watch?v=yEnXJSKvasc&feature=PlayList&p=12A5F5AFC24E85AE&index=0&playnext=1"><strong>QUA </strong></a>in visione gratuita, diviso in più parti), il professor <strong>Vittorio Marchi</strong> ci rivela la sua profonda conoscenza dei misteri dell'Universo e della sua struttura naturale e intelligente, fornendo risposte chiare ai complessi interrogativi della scienza.<br />Egli, come un saggio <em>Rishi</em> d'altri tempi, sostiene che <em>"da millenni l'uomo vive sulla Terra un dualismo culturale e genetico: l'osservatore e l'osservato, la separazione tra me e l'Altro, l'alienazione tra uomo ed ecologia, tra uomo e Divino. Tra l'essere umano e il suo corpo interferiscono medici e farmaci, tra individui e collettività si inseriscono politici e media, mentre in realtà tra spirito e materia esiste un vuoto pieno. Tutto è interconnesso."</em><br /><br /><a href="http://www.macrolibrarsi.it/autori/_vittorio_marchi.php"><strong>Marchi</strong></a> illustra con maestria e leggerezza una preziosa enciclopedia di concetti ed esempi di fisica classica e contemporanea, mostrando la nostra evoluzione come esseri.<br /><br /><strong>(^__^)</strong>Unknownnoreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2304718327016673133.post-35612217362931774622010-03-12T19:27:00.007+01:002010-03-12T20:40:54.481+01:00Dossier UFO e Vaticano: cristianesimo, angeli e vita extraterrestre<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjITbMczxOF4VXu-rkj8u46WAXGOCPnvWZ0ZQgidzbKMzsSt5iLpldil3VP_XuHoJptoXtkS-IuWVjk7h9TpQrHT-YoNg9qXwCGjnOh0ANQyRVP9n_O3R39LUCq09BY4w3H7XtCvlCLIO2X/s1600-h/ufo+e+religione.jpg"><img style="TEXT-ALIGN: center; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 399px; DISPLAY: block; HEIGHT: 400px; CURSOR: hand" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5447834282658492978" border="0" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjITbMczxOF4VXu-rkj8u46WAXGOCPnvWZ0ZQgidzbKMzsSt5iLpldil3VP_XuHoJptoXtkS-IuWVjk7h9TpQrHT-YoNg9qXwCGjnOh0ANQyRVP9n_O3R39LUCq09BY4w3H7XtCvlCLIO2X/s400/ufo+e+religione.jpg" /></a><br /><br />La posizione e lo studio della Santa Sede riguardo al fenomeno UFO ed alla Vita Extraterrestre attraverso 60 anni di testimonianze di autorevoli esponenti della Chiesa Cattolica. Di <a href="http://www.secretum-omega.com/"><strong>Cristoforo Barbato</strong></a><br /><br /><a href="http://www.secretum-omega.com/wp-content/uploads/2010/02/DossierPt1-Crist_UFO_e_Vita_ET.pdf"><strong><span style="font-size:130%;">PRIMA PARTE</span></strong></a><br /><br /><a href="http://www.secretum-omega.com/wp-content/uploads/2010/02/DossierPt2-Il_Sapere_disceso_dal_Cielo.pdf"><strong><span style="font-size:130%;">SECONDA PARTE</span></strong></a><strong><span style="font-size:130%;"><br /></span></strong><br /><a href="http://www.secretum-omega.com/wp-content/uploads/2010/02/DossierPt3-Chiesa_si_prepara_a_contatto_Alieno.pdf"><strong><span style="font-size:130%;">TERZA PARTE</span></strong></a><br /><br /><strong>(^__^)</strong>Unknownnoreply@blogger.com4