Nel golfo del Messico continuano imperterrite le irrorazioni chimiche, per via aerea, del Corexit, un disperdente chimico con molti componenti neurotossici, a scapito di altri prodotti molto meno invasivi disponibili e non utilizzati volontariamente. L’incredibile azione di distruzione sistematica dell’ecosistema in quella parte del pianeta, procede senza che sia possibile renderne pubbliche le conseguenze a causa dell’esistenza di un ‘cordone di sicurezza’ invalicabile ai reporter ufficiali. Solo alcuni eroici blogger locali continuano ad inviare informazioni e video dalla zona del delitto, almeno finché ciò sarà possibile. Nel video che segue, si mostrano immagini eloquenti dei mezzi aerei impiegati per tali irrorazioni, gestite da uno stranissimo ed assai poco democratico connubio tra i militari e le compagnie petrolifere. La sensazione è che ciò che sta avvenendo nel golfo del Messico sia un evento in scala ridotta di quanto accade in tutto il mondo da decenni: scie chimiche, silenzio stampa, presenza di malattie nuove e misteriose, distruzione lenta dell’ecosistema, impossibilità di ottenere informazioni e risposte dalle autorità, crollo dell’economia, impunità, impotenza della popolazione. Ma c'è anche dell'altro assai inquietante ed assai sofisticato, come suggerito dall'autore dell'arguto video (in lingua inglese).
Fonte
lunedì 21 febbraio 2011
venerdì 18 febbraio 2011
Se non ora quando? Ma come si fa a manifestare per queste stupidaggini?
di SOLANGE MANFREDI
Oltre un milione di donne alcuni giorni fa' sono scese in piazza, e non solo donne, mobilitate per difendere i loro diritti e la loro dignità. Che tristezza!
Sono bastate tre veline dei servizi e tre settimane di propaganda sui giornali per muovere la massa. Mai vista una tale mobilitazione, anche per altri e ben più gravi problemi.
Non per la sentenza della Corte Costituzionale che stabilisce che si possono violare i diritti umani di cittadini o gruppi di cittadini e poi coprirli con il segreto di stato; non per la depenalizzazione del colpo di stato; non per aver ceduto la sovranità del popolo ad un organo sovranazionale ed autoreferenziale, ecc..
“Se non ora quando”. A questo grido le donne sono scese in piazza chiedendo le dimissioni di Berlusconi. “Offende l'Italia” si grida nelle piazze. Eh si, offende l'Italia il fatto che il Presidente del Consiglio possa essere indagato per favoreggiamento della prostituzione minorile.
L'Italia invece non si è sentita minimamente offesa dalle indagini che ipotizzavano nei suoi confronti i reati di:
corruzione giudiziaria,
finanziamento illecito ai partiti,
falso in bilancio,
corruzione,
falsa testimonianza,
appropriazione indebita,
frode fiscale,
traffico di droga,
concorso in strage (1992-1993),
concorso esterno in associazione mafiosa,
abuso d'ufficio,
concussione aggravata e minaccia....
Per questi reati no. Nessuno è sceso in piazza. L'essere indagato per questi "reatuccci" non offendeva la dignità della nostra nazione, assolutamente no. Ma l'aver sollazzato il suo real augello con donne consenzienti, questo si, ci offende profondamente.
Non è così. La nostra dignità di donne è stata offesa, e viene offesa quotidianamente, da quelle donne, e sono tante, che litigano per poter andare alle feste di Berlusconi, che sono pronte a qualsiasi acrobazia erotica pur di poter ottenere ciò che non meritano. Berlusconi, come qualsiasi uomo potente, è assediato da donne che sperano di infilarsi nel suo letto per ottenere vantaggi e favori, non ha alcun bisogno di pagarle. Ne approfitta? Probabilmente. Potrebbe astenersi? Si. Il problema è che il presidente Berlusconi le inserisce nelle liste elettorali o a sedere sui banchi del parlamento? Abbiamo avuto, ed abbiamo, “onorevoli” ben più impresentabili, uomini con condanne definitive per reati gravissimi. Ma di più, abbiamo avuto sette volte presidente del Consiglio, otto volte ministro della difesa, cinque volte ministro degli esteri, ecc. Giulio Andreotti che una sentenza passata in giudicato ha riconosciuto reo di "concreta collaborazione" con esponenti di spicco di Cosa Nostra fino alla primavera del 1980.
Le donne che si offrono quotidianamente a Berlusconi non sono donne alla fame che devono piegarsi ai desideri del premier per poter mangiare. Non sono vittime, anzi. Ed è bene che questo sia chiaro a tutti.
Se c'è qualcuno che offende e calpesta la dignità delle donne sono proprie le donne. Noi ci siano offerte come merce, noi abbiamo fatto a gara per spogliarci sempre di più davanti a calendari, televisione, pubblicità. Noi corriamo a farci rifare le labbra a “canotto” e non certo perché siano belle, ed eleganti (non a caso quando una persona è elegante si dice: quella persona è fine). Le labbra a “canotto” hanno un solo messaggio da inviare al maschio che incontrano, e non è certo quello di trasmettergli la sensazione che da quelle labbra possano uscire discorsi colti ed intelligenti!
Ma il problema è un altro, ed è ancora più grave. Siamo noi. I problemi che abbiamo sono gravissimi ma, davanti a qualsiasi violenza o abuso (i nostri diritti costituzionali vengono calpestati dal governo e dalla comunità europea ogni giorno) restiamo immobili. Poi arriva un burattinaio che, attraverso una campagna mediatica e manipolando le nostre frustrazioni, ci fa scendere in piazza in oltre un milione non per difendere il nostro diritto lavoro, alla salute, all'istruzione, alla giustizia, ma alla dignità delle donne.
E' di questo che, davanti agli occhi del mondo, ci dobbiamo vergognare.
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APPROFONDIMENTO del dottor Penna
mercoledì 16 febbraio 2011
Dove c'è Barilla... c'è amianto!
E’ più facile e veloce bonificare uno stabilimento di 9,58 ettari pieno di amianto o tappare la bocca ad un giornalista scomodo corrompendo Aruba per fargli chiudere il sito?
Per la Barilla evidentemente la seconda ipotesi è stata più conveniente. Forse pensavano che tappando la bocca ad un giornalista non ci sarebbe mai stata una cassa di risonanza… e qui si sbagliavano di grosso perché adesso metteremo in moto la macchina del fango.
La nota holding Barilla, produttrice di "deliziose" merendine, pasta, fette biscottate, snack, pani morbidi, sfoglie e merende varie, ha uno stabilimento a San Nicola di Melfi, in Basilicata. Lo stabilimento è pieno di amianto, ha il tetto fatto di eternit nonostante la legge 257 del 27 marzo 1992 che obbliga alla bonifica. Con tutti i soldi che ha la Barilla, invece di bonificare lo stabilimento, preferisce pagare costose pubblicità che presentano le merendine più “sane” e belle d’Italia.
Il problema dell’eternit è che a lungo andare, si sfibra dando origine a piccolissime scaglie invisibili all’occhio umano. I frammenti volatili, possono, una volta respirati, provocare tumori alle vie respiratorie anche a distanza di anni. In questo stabilimento lavorano oltre 500 persone per un totale di 65 mila tonnellate annue di prodotto alimentare smistato nel nostro Belpaese.
Buone le Nastrine del Mulino Bianco, vero?
Quello è l’unico stabilimento che le produce, quindi se avete mangiato le Nastrine in vita vostra, sappiate che provenivano da uno stabilimento con tetto in eternit e con moltissime probabilità, il tetto vecchio del 1987, sta già facendo svolazzare le piccolissime scaglie di amianto.
Queste non sono mie inchieste, sono inchieste del giornalista Gianni Lannes, un giornalista con la schiena dritta che lavorava per La Stampa. Il suo lavoro è stato bloccato da mazzette e intimidazioni, quindi ha deciso di continuare aprendo un sito tutto suo, un sito libero dove pubblicare le sue inchieste: http://www.italiaterranostra.it/ (LINK)
Mi sono occupata spesso di divulgare i contenuti del sito di Lannes, perché provo una grande stima per il suo lavoro, perché ci conosciamo un pochettino e perché ci siamo sentiti spesso per motivi di “divulgazione”…
Negli ultimi tempi ho trovato il suo sito “spento”, pensavo che forse lo stavano spostando, o stavano facendo modifiche. Ho aspettato, forse troppo. Questa mattina mi sono decisa a prendere il telefono e a chiamarlo; una persona sotto scorta non può sparire per tutto questo tempo e con amara sorpresa ho saputo che il sito è stato rimosso illegalmente.
Qui sotto le parole di Gianni Lannes:
“La Barilla dei noti fratelli delega il professor avvocato Vincenzo Mariconda con studio a Milano per il lavoro sporco. Invece di rimuovere l’amianto fuorilegge (legge 257/1992) che imbottisce lo stabilimento di merendine e biscotti a San Nicola di Melfi in Lucania, tentano illegalmente di far cancellare il sito del giornale online ITALIA TERRA NOSTRA. Invece di denunciare alla magistratura per l’eventuale reato di diffamazione a mezzo stampa, tutto da dimostrare o citarci in giudizio in sede civile per un risarcimento danni, chiedono ad Aruba di oscurarci. Questa è la democrazia di chi è socio degli Anda-Buhrle (dall’anno 1979), noti soggetti trafficanti a livello internazionale di armi e ordigni. Se si tiene ad una voce libera è il momento di agire nel solco della legalità per rivendicare concretamente il diritto alla libertà di espressione. Tra l’altro sul caso sono state presentate diverse interrogazioni ancora senza risposta dal governo Berlusconi. BOICOTTIAMO LA BARILLA. SOS: pubblicate sul web e diffondete le inchieste di ITN sull’amianto alla Barilla di San Nicola di Melfi.”
Intanto quest’articolo girerà il web in lungo e in largo, mi occuperò personalmente con tutte le mie forze di divulgarlo quanto più riuscirò tramite amici, blogger, resistenti, siti e testate giornalistiche. Non è una minaccia, è un avviso. Consiglio alla Barilla di bonificare al più presto perché Gianni Lannes non è solo, e nemmeno io sono sola. La rete fa rete, e sulla Barilla c’è ancora talmente tanto da dire che l’unico modo per tappare le bocche è quello di mettersi in regola!
Buona colazione a tutti.
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FONTE
martedì 1 febbraio 2011
L'ombra della luce
«Non abbiate mai paura dell'ombra: è li a significare che vicino c'è la luce che illumina.» [Ruth E. Renkel]
Non so a voi... ma a me preoccupa cosa sta succedendo nel mondo. La sua struttura capitalistica, i sistemi di controllo, quelli che controllano la mia vita e quelli che vogliono controllarla ancora di più. Siamo veramente liberi? Apparentemente sì... ma io voglio la vera libertà... e anche voi dovreste volerla. Credo innanzitutto che ognuno di noi debba assolutamente sbarazzarsi dell'avidità, dell'odio, dell'invidia, dell'insicurezza, della paura, perchè è questo il modo in cui ci controllano: ci fanno sentire poveri, malati, patetici, piccoli, ecc. di modo che spontaneamente cediamo loro la nostra sovranità, la nostra libertà. Dobbiamo finalmente capire che fino ad ora siamo stati condizionati a livello di massa da coloro che detengono il potere (multinazionali, banche, militari, religioni varie, governi, mass-media). Essi limitano sempre di piu' la nostra libertà manipolando, veicolando e determinando le nostre percezioni, le scelte e le emozioni.
Noam Chomsky, Michael Chossudowsky e molti altri luminari dei nostri tempi lo spiegano molto bene nei loro saggi.
Non è nè un segreto nè un caso che chi detiene il Potere economico detiene anche le maggiori quotazioni in borsa di società che controllano i mass-media. Il vantaggio (loro) è che possono controllare e determinare le nostre emozioni, metterci in vendita, drogarci e alterare i nostri stili di vita e il nostro sentire piu' profondo. Già fin da piccoli siamo lasciati ore ed ore davanti agli schermi televisivi in balia di immagini insensate e violente... per non parlare della montagna di miliardi spesi per la pubblicità, il modo principale con cui la potente macchina del commercio lancia nel nostro subconscio prodotti e messaggi subliminali. E non me lo sto inventando: gli elementi subliminali sono una devastante realtà e sono sovraimpressioni, immagini grafiche nascoste, sottofondi musicali che non sono percettibili a livello conscio ma solamente a livello subconscio, in grado di farci agire come docili pecorelle senza cervello indotte a consumare, reagire e comportarsi secondo voleri prestabiliti. Tutto questo è stato pianificato con cura e attenzione già dagli anni '50 per renderci passivi, ricettivi ai dogmi politici e socio-economici, a prodotti e opinioni.
Forse sfuggire a tutto ciò non è possibile, ma possiamo sicuramente ridurre l'effetto di queste manipolazioni subliminali utilizzando, ad esempio, questi mezzi di comunicazione come estensione della nostra intelligenza creativa!
Quindi, secondo me, è tempo di svegliarsi e prendere una posizione... perchè quando facciamo scelte in sintonia con i veri valori della vita e non con quelli "imposti" dal sistema, non solo costruiamo una vita migliore per noi stessi ma un mondo migliore per tutti. Usciamo da questo meccanismo infame composto da schiavismo, menzogne, paura, classismo e da altri metodi di controllo e trasformiamo il 21esimo secolo in un secolo migliore.
(^__^)
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