sabato 31 ottobre 2009
Quando i vaccini uccidono
Il quotidiano svedese Dagens Nyheter riporta che un quarto caso di morte causato dai vaccini contro l'influenza suina si è verificato in Svezia. Una donna molto anziana, 90 anni, è morta ieri pochi giorni dopo avere ricevuto il vaccino contro l'influenza "suina". Questa è la quarta morte che si sospetta sia direttamente collegata al vaccino in questione, ovvero ai cosiddetti "pesanti effetti collaterali" del nuovo vaccino non testato e dei coadiuvanti che esso contiene.
"...i livelli di squalene presente nei vaccini utilizzati in Svezia sono migliaia di volte maggiori di quelli utilizzati nei vaccini che hanno causato la Sindrome del Golfo che fino ad ora ha ucciso o danneggiato seriamente oltre 30.000 militari Statunitensi." [Ricordiamo che almeno altri 120.000 soldati hanno sviluppato sintomi meno severi, ed in complesso circa il 25 % dei militari statunitensi spediti in Iraq nel 1991 si sono ammalati].
La Svezia ha un contratto con la GlaxoSmithKline ed ha ordinato 18 milioni di dosi, nel caso che ci fosse una dichiarazione da parte dell'OMS del raggiungimento del sesto livello di pandemia. La maggioranza degli stati europei ha agito in questo modo (Italia, Germania, Francia, Spagna, Inghilterra su tutti) ed infatti ha acquistato dalle multinazionali produttrici del vaccino (anche se il termine più appropriato è forse "veleno") milioni di dosi da distribuire alla popolazione ignara. Anzi...la popolazione ringrazia...
Le aziende produttrici dei vaccini sono consulenti dell'OMS per ciò che riguarda le dichiarazioni di pandemia. Le autorità svedesi hanno recentemente dovuto ammettere che a causa dell'ancora segreto contratto con l'azienda produttrice del vaccino [GlaxoSmithKline] esse sono state in realtà obbligate a ordinare le dosi di vaccino.
La definizione di "sesto livello di pandemia" sono state modificate in precedenza nel corso di questo stesso anno dall'OMS in maniera tale che, essendosi abbassati i livelli di severità della malattia che portano alla dichiarazione del livello 6, esso attualmente include qualsiasi "normale influenza" verificatasi nel corso degli ultimi 30 anni. Precedentemente a tale ri-definizione una pandemia doveva anche causare molti morti, che però l'influenza suina non ha ancora causato. Adesso ogni normale influenza causerebbe una dichiarazione di sesto livello della pandemia.
Le autorità svedesi continuano ad affermare che la gente che per adesso sta ricevendo il vaccino è spesso già ammalata, che essi fanno parte dei cosiddetti "gruppi a rischio" col sistema immunitario indebolito. Stranamente, le donne incinte in perfette condizioni di salute sono state inserite in questo gruppo. Non è stato ancora riportato nessun aborto dovuto al vaccino ma ci si aspetta che ve ne saranno [a giudicare dai molti casi di militari che hanno partecipato alla guerra del golfo i cui bimbi sono nati deformi o con orribili patologie congenite c'è da aspettarsi anche di peggio ].
Le autorità rilasciano affermazioni secondo le quali le recenti morti non avrebbero nulla a che fare coi vaccini. "Questi individui avevano problemi di salute pre-esistenti, è solo una coincidenza che siano morti".
Nei media svedesi, ed anche in quelli di molti altri paesi [compresa l'Italia], ogni caso di persona che ha contratto l'influenza suina ed è poi morta, è stato considerato come un caso di morte causata direttamente dall'influenza, non importa se la causa reale della morte fosse stata una polmonite o un'infezione batterica o una condizione di malattia pre-esistente. Questo commento di uno dei nostri lettori riassume molto bene tutto ciò: "E' curioso vedere che quando qualcuno muore di influenza suina pur avendo pre-esistenti problemi di salute, egli viene presentato come morto da influenza suina - senza alcun dubbio. Ma se qualcuno muore dopo il vaccino ed aveva pre-esistenti problemi di salute, allora è morto a causa dei suoi pre-esistenti problemi di salute - senza alcun dubbio."
Si teme che ogni indagine su queste morti porterà a dei rapporti che mentiranno sulle cause dei decessi, in maniera tale da non disturbare la campagna di vaccinazione di massa in corso della popolazione svedese, una campagna che è fino adesso volontaria per la maggior parte delle persone. La Svezia può obbligare alla vaccinazione chiunque nella nazione se ciò è ritenuto necessario dalle autorità.
Il problema è che tutti quelli che si trovano in una posizione di rilievo in Svezia sono sostenitori dei vaccini e dei loro ipotetici benefici, e molti di loro hanno legami con l'industria farmaceutica. La mafia dei vaccini comanda le politiche sanitarie nazionali.
Rapporti di nuovi casi di influenza suina abbondano nei giornali svedesi, come se dovessero fare da grancassa per spaventare la gente ancora di più ed indurla ad accettare il vaccino adesso che si stanno diffondendo i dubbi sulla innocuità del venefico vaccino Pandemrix. Il fatto che i test [per verificare l'infezione da AH1N1] sono molto inaffidabili (si verificano falsi positivi in 9 casi su in 10) non viene menzionato da nessuna parte in questi articoli, ed il fatto che altre forme di influenza adesso si diffondano come al solito non viene menzionato.
La questione delle responsabilità quando si verificano pesanti effetti collaterali inclusa la morte è ancora poco chiara. Le autorità svedesi hanno precedentemente affermato ufficialmente che non c'è nessuna immunità legale per le aziende produttrici dei vaccini ma dopo avere ricevuto una domanda diretta da parte nostra, esse hanno rimosso tale informazione dal loro sito web e non hanno più risposto alla nostra domanda. Il fatto che il parlamento europeo ha approvato leggi che forniscono immunità giuridica alle aziende produttrici dei vaccini non è stato riportato dai media svedesi [se è per questo nemmeno da quelli italiani]. Sembra assolutamente poco chiaro chi si debba assumere tale responsabilità in Svezia.
Il Dr. A. True Ott http://www.youtube.com/watch?v=CmedEmVmKSA ha trovato nell'ufficio brevetti USA un documento appartenente all'azienda americana Medimmune, un brevetto per il virus dell'influenza suina richiesto nel 2007 e ricevuto nel 2008.
---> http://www.google.com/patents?id=EGSoAAAAEBAJ&printsec=abstract&zoom=4&source=gbs_overview_r&cad=0#v=thumbnail&q=&f=false
Questo post è stato tratto liberamente dai seguenti blog:
A) http://scienzamarcia.altervista.org/index.html
B) http://straker-61.blogspot.com/
C) http://www.liberamenteservo.it/modules.php?name=News&file=article&sid=3206
D) traduzione dell'articolo "A fourth vaccine death reported in Sweden" pubblicato il 24 ottobre 2009 sul sito http://www.theflucase.com/ a cura del dottor Corrado Penna.
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Scarica sul tuo Pc e diffondi:
- il dossier sull'influenza suina ed i vaccini tossici del dottor Penna
(http://scienzamarcia.altervista.org/suina.html)
- il video della dottoressa Rima Laibow, Direttore Medico della Natural Solutions Foundation http://www.youtube.com/watch?v=eFFjhfkIGp0)
- il dossier di J. J. Crèvecoeur (http://scienzamarcia.altervista.org/InfluenzaSuina.pdf)
- gli effetti collaterali degli ingredienti come mercurio, squalene, solfato ammonico, beta-propiolactone, ed altri veleni http://straker-61.blogspot.com/2009/10/febbre-suina-la-verita-sul-vaccino-di.html )
(^__^)
venerdì 16 ottobre 2009
Chi vuole la Pace non fa la Guerra...
"Questo premio è come dare l'Oscar ad un film di cui s'è visto solo il trailer" (Anonimo sul web).
Il Premio Nobel per la Pace 2009 è stato conferito al Presidente americano Barack Obama.
Per la Pace? Ma da quand'è che si premia per la pace chi fa la guerra?
Obama è la persona che ha dato inizio a una nuova guerra in Pakistan (bombardandola 42 volte in 8 mesi generando migliaia di profughi, feriti e morti); che ha ingrandito la guerra in Afghanistan (vi manderà 15.000 soldati a breve); che continua a minacciare di attaccare l'Iran a meno che esso non faccia ciò che il governo USA chiede e riduca i suoi diritti di firmatario del trattato di non-proliferazione.
Certo, lo stile è cambiato e l'atteggiamento e le dichiarazioni del nuovo presidente statunitense sono diversi e più accettabili della condotta del suo predecessore George W. Bush...ma chi gliela racconta al popolo afgano le cui morti di civili continuano a salire grazie alla "guerra necessaria" di Obama? O ai 2 milioni e mezzo di profughi pakistani e al numero sconosciuto di morti che la "giusta guerra" sta procurando?
Dice Paul Craig Roberts (ex Assistente Segretario al tesoro nell'amministrazione Reagan e coautore di "The Tyranny of Good Intentions") nel suo articolo "Warmonger Wins Peace Prize" (http://www.counterpunch.org/roberts10092009.html): "Nessuna delle politiche neoconservatrici di Bush è in realtà cambiata: l'Iraq è ancora occupato; la prigione delle torture di Guantanamo funziona ancora; i programmi di "renditions" della C.I.A. continuano; spiare gli americani senza garanzie è ormai all'ordine del giorno grazie al Patriot Act post 11 settembre; le libertà civili continuano a essere violate nel nome della "guerra al terrore"; mancano ancora le risposte alle miriadi di domande poste dai familiari delle vittime e da numerosi testimoni nonché studiosi, giornalisti ed attivisti di tutto il mondo sui rocamboleschi attentati dell'11 settembre 2001. Il premio dovrebbe essere conferito a testimonianza di realizzazioni concrete da parte di chi lo riceve e in questo caso siamo ancora fermi alle buone intenzioni. Per premiarlo, attenderei almeno delle decisioni concrete riguardanti l’Iraq, l’Afghanistan, l'11 settembre, l'Iran, Cuba, Guantanamo, ecc.."
Anch'io prima di premiarlo aspetterei ancora un pochino, almeno fino a che le sue parole e le intenzioni si traducano in fatti concreti, visto che per ora sta dimostrando (come i suoi predecessori) di essere nelle "mani" della finanza di Wall Street e delle lobby farmaceutiche, delle armi e militari.
Per il momento, per me, Barack Obama è soprattutto un "evento mediatico" ed è stato premiato ingiustamente. Ad esempio, perchè non va ad "esportare" la Democrazia in Tibet, paese invaso dalla Cina nel 1950?
Secondo me chi vuole veramente la Pace non fa la Guerra ed è pertanto paradossale che a ricevere il Premio Nobel per la Pace 2009 sia stato un Capo di Stato guerrafondaio.
(^__^)
P.S.: Ringrazio l'Ananda Marga Bo per lo spazio concessomi su queste pagine: ci tengo a precisare che questo è il mio personale pensiero...che non è antiamericano o no global, ma semplicemente pacifista.
Approfondimenti:
- http://www.globalresearch.ca/
- http://www.disinformazione.it/
- http://www.luogocomune.net/site/modules/sections/index.php?op=viewarticle&artid=106
- http://anandamargabo.blogspot.com/2009/05/scie-chimiche-si-ma-e-per-il-vostro.html
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giovedì 8 ottobre 2009
Gelatina alimentare
La dicitura "gelatina" può indicare gelatina di origine animale. A volte appare più esplicitamente come "gelatina animale" e altre volte anche come E441.
Il fatto che le gelatine animali possano costituire un fattore di rischio per la BSE è una materia controversa (http://lists.peacelink.it/animali/msg07859.html). La gelatina animale andrebbe comunque evitata per motivi legati puramente alla scelta vegetariana.
Ricordiamo infatti che le gelatine animali si ottengono per idrolisi dal collagene, una proteina che è il componente principale del tessuto connettivo degli animali (tendini, legamenti, ossa, cartilagini).
La gelatina alimentare si ottiene normalmente dalla pelle dei maiali o di altri animali da allevamento. Usi non alimentari possono richiedere un procedimento più costoso che estrae la gelatina dalle ossa. Più di recente l'industria si sta muovendo verso la gelatina di pesce.
La gelatina animale viene usata in ambiti diversi tra cui ricordiamo:
- l'uso alimentare, in gelati, yogurt, cioccolatini, dolci, caramelle gommose, ecc., dove agisce come stabilizzatore o è usata per rendere i prodotti spalmabili e pastosi. Nel caso di alcuni vini e birre le gelatine si usano per la chiarificazione. In questi casi è probabile che la gelatina non appaia in etichetta in quanto "coadiuvante tecnologico", cioè una sostanza che a fine lavorazione viene allontanata dal prodotto;
- l'uso farmaceutico, per la preparazione di pastiglie e supposte, dove la si può trovare specialmente nelle capsule che contengono il medicinale;
- la gelatina si trova anche in molti prodotti non alimentari come le pellicole fotografiche, alcuni adesivi, inchiostri, ecc.
Naturalmente anche in Italia si trovano prodotti contenenti gelatine animali, ma liste affidabili di questi prodotti sono di difficile reperibilità. Pertanto in questo momento conviene leggere con attenzione l'etichetta e, nel dubbio (ad esempio nel caso del vino), rivolgersi direttamente al produttore per chiarimenti. Cogliamo l'occasione per chiedervi di aiutarci a crearne una di queste liste per prodotti disponibili in Italia: le vostre segnalazioni verranno raccolte e pubblicate sul sito di (SSNV) Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.
Tratto liberamente da http://www.scienzavegetariana.it/
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