martedì 23 febbraio 2010
E tu ci credi alle favole?
Secondo la favola che chi governa il pianeta insiste a volerci far credere, l'undici settembre 2001 quattro aerei di linea hanno girato per ore i cieli degli Stati Uniti senza essere minimamente intercettati, al completo di passeggeri ed equipaggi. Due di questi sono riusciti nella difficile impresa, grazie alle presunte doti dei presunti terroristi/piloti-provetti, di centrare in pieno i due grattacieli più famosi del mondo a New York.
Un altro di questi aerei immensi, fatti per ospitare centinaia di passeggeri, si è infilato senza trovare alcuna resistenza (dopo una clamorosa ed improbabile evoluzione a 360° al di sopra di esso) dentro il Pentagono, a Washington, sicuramente uno dei posti più protetti del pianeta, dissolvendosi! L'unico caso nella storia umana di "gassificazione"...!!...anzi di gassificazione parziale: s'è gassificato l'aereo (i cui motori di acciaio pesano più di 6 tonnellate l'uno) ma sono stati ritrovati, praticamente intatti, i passaporti dei "terroristi", una bandana, dei documenti e dei piani concernenti la colpevolezza dei cattivi di turno. Dell'aereo...e delle centinaia di video che avrebbero dovuto riprendere lo scontro in uno dei luoghi più controllati del pianeta, nisba, nulla, zero, niente!
Idem per l'aereo fatto cadere al suolo, in una zona disabitata, dai passeggeri-eroi!! Anche questo aereo del peso di 30 tonnellate si sarebbe dissolto nell'impatto col terreno. Motori, persone, bagagli, tutto scomparso tranne alcuni versetti del corano, qualche ingiuria e dei passasporti.
Ogni giorno transitano nei cieli americani circa 28.000 voli commerciali. Le zone maggiormente trafficate sono proprio quelle interessate ai dirottamenti di quel giorno...ma una serie impensabile di errori e malintesi ha permesso ai dirottatori di scorrazzare liberamente per quasi due ore nei cieli più protetti e sorvegliati del mondo, senza che nessuno abbia mai saputo fornire una spiegazione accettabile per tutto ciò che è successo.
La strage dei tremila abitanti delle Torri Gemelle è stata presa a pretesto e a giustificazione della guerra in Afghanistan e di una stagione di riarmo mondiale per combattere il terrorismo. Da lì ha potuto realizzarsi la guerra all'Iraq che ha prodotto milioni di morti e ridotto quello Stato a un cumulo di macerie e miserie. Molti giornalisti e ricercatori coraggiosi, in ogni parte del mondo, hanno documentato le falsità alla base della storia ufficiale dell'11/9.
Far si che regni il terrore quando risulta necessario inscenando falsi attacchi, è detto "False flag operations" (operazioni sotto falsa bandiera), ossia come ci si inventa un pretesto per dichiarare guerra!
Massimo Mazzucco presenta il sito italiano più completo di informazioni e video sull'11 settembre 2001
Lo scienziato danese Niels Harrit sulla nano-thermite (usata nelle demolizioni cotrollate) ritrovata nella polvere del WTC
Cosa ne pensano i parenti delle vittime, le associazioni americane per la Verità sull'11/9, audio, video, documenti petizioni, ecc. sull'auto-attentato (inside-job) dell'11/9
Questo è l'improbabile buco che avrebbe dovuto procurare un boeing di 50 metri x 40 nell'impatto, gassificandosi subito dopo. Sembra chiaramente il foro di un missile...
(^__^)
martedì 16 febbraio 2010
Cancro, le cure proibite
Questa è la versione definitiva del docu-film di Massimo Mazzucco “Cancro – Le cure proibite”, visibile qui senza interruzioni (le frecce a lato dell'inquadratura portano all'inizio dei segmenti successivi).
Questo invece è il link alla playlist su you tube con i video che compongono il film, uno di seguito all'altro.
Dalla copertina del dvd, Mazzucco ci ricorda: "Negli ultimi 100 anni dozzine di scienziati, medici e ricercatori hanno trovato valide soluzioni per curare il cancro. Nel documento verranno esposte quali sono le più importanti cure naturali che nel tempo hanno dimostrato di funzionare e i motivi per cui non sono mai state adottate. Praticamente il cancro è l'unica malattia al mondo ad essere stata sconfitta dozzine di volte senza che nessuno lo sappia."
(^__^)
sabato 13 febbraio 2010
Testimonianza da Bologna
Tratto dal sito Tanker Enemy
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Pubblichiamo la significativa ed eloquente testimonianza di un nostro lettore ed amico, da cui si arguisce che i Carabinieri e, più in generale, le istituzioni sono sovente ostaggi del sistema, come bloccati ed incapaci di agire e di reagire. Questa non è certo una circostanza attenuante e tuttavia mostra quanto sia diffuso un atteggiamento di rinuncia e di rassegnazione che consolida il potere. La forza del "potere" è nella debolezza di chi, volontariamente o no, lo sostiene. Da notare, infine che il contegno e le parole del Carabiniere sono un‘implicita ammissione che il problema “scie chimiche” è una realtà.
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Pubblichiamo la significativa ed eloquente testimonianza di un nostro lettore ed amico, da cui si arguisce che i Carabinieri e, più in generale, le istituzioni sono sovente ostaggi del sistema, come bloccati ed incapaci di agire e di reagire. Questa non è certo una circostanza attenuante e tuttavia mostra quanto sia diffuso un atteggiamento di rinuncia e di rassegnazione che consolida il potere. La forza del "potere" è nella debolezza di chi, volontariamente o no, lo sostiene. Da notare, infine che il contegno e le parole del Carabiniere sono un‘implicita ammissione che il problema “scie chimiche” è una realtà.
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"Sono qui per testimoniare la mia esperienza e per proporvi un crudo assaggio di quello che, purtroppo, è la realtà oggigiorno.
E' iniziato tutto il giorno 2 gennaio 2010 con un’e-mail da me inviata al N.O.E. (Nucleo operativo ecologico) di Bologna, in quanto stazione più vicina alla mia residenza. L'e-mail parlava crudamente di chemtrails, con tutte le prove e gli allegati (documenti ufficiali, non supposizioni) a mia disposizione.
Il giorno 1 febbraio 2010, sono contattato dal distaccamento dei Carabinieri del mio paese e vengo cortesemente "invitato" a presentarmi l'indomani alle ore 16:00, per discutere su ciò che ho dichiarato al N.O.E. di Bologna.
L'indomani mi presento alla Centrale dei Carabinieri del mio comune. Entro, vengo invitato ad attendere e, dopo qualche minuto, mi trovo a conferire con il Capitano. Mi ritrovo dentro una stanzina con il graduato ed un segretario che, come da prassi, redige, per filo e per segno, la mia dichiarazione al computer. Cominciamo a parlare e mi viene chiesto se sono a conoscenza del motivo per cui sono stato convocato, rispondo di sì ed immagino giusto: è proprio a seguito del messaggio che ho inviato al N.O.E..
Citerò solo le parti salienti della conversazione.
Il militare mi chiede se ho ben compreso quanto ho compiuto, poiché, in base alla mia e-mail, sarebbero possibili delle iniziative per opera della Procura, in quanto ciò che ho scritto, secondo i Carabinieri, corrisponde ad una sorta di accusa, in quanto più che chiedere, io avrei avanzato addebiti pesanti. Così potrebbe anche sembrare, se omettiamo la parte finale del mio messaggio in cui scrivevo nero su bianco: "Come meglio avrebbe potuto agire un cittadino italiano come me che, ogni giorno, vede violare i propri diritti e quelli altrui". Ho anche corredato la mia e-mail di dichiarazioni ufficiali che non sono state poi prese in considerazione così seriamente, in quanto provenienti da Internet. Non dimentichiamo che la parola “ufficiali” è anche sinonimo di ACCERTABILI.
Il Capitano mi chiarisce che, in quanto "singolo cittadino", potrò fare ben poco, se non ottenere sconvenienti "mazzate sui denti" (da chi?), cosa che non gioverebbe a nessuno. Aggiunge anche che il mio metodo di agire è stato erroneo, perché troppo avventato e che per certe cose ci vorrebbe un po’ più diplomazia (sembra che mi consiglino di non farmi troppo notare) e che, per ottenere qualcosa di più sostanzioso, bisognerebbe sporgere una denuncia. Eh già! Sarebbe la strada più opportuna, se non fosse che, nel migliore dei casi, le mie denunce potrebbero venire usate come carta per accendere il fuoco del camino.
Le frasi che, però, mi sono rimaste particolarmente impresse sono le seguenti:
"Ragazzo, tu così inneschi procedure grosse con enti che non sono alla nostra portata. Vedi: sono coinvolti organismi come l'aeronautica militare", oppure "vedi caro mio, ci sono cose nel mondo che nemmeno ci possiamo immaginare, ma che, per quanto male facciano, è meglio che ci siano e nessuno ci può fare nulla”. (?)
Vi assicuro che pronunciate "dall'altra parte della barricata" fa un certo effetto sentirsele risuonare nelle orecchie.
Mentre i Carabinieri parlano e mi fanno capire che tanto non ci si può fare alcunché, ho avvertito una certa "aria di rassegnazione" anche da parte loro: non mi hanno dato l'idea di "occultatori", quanto l’impressione che siano dei "rassegnati burattini".
Il militare mi chiede se ho ben compreso quanto ho compiuto, poiché, in base alla mia e-mail, sarebbero possibili delle iniziative per opera della Procura, in quanto ciò che ho scritto, secondo i Carabinieri, corrisponde ad una sorta di accusa, in quanto più che chiedere, io avrei avanzato addebiti pesanti. Così potrebbe anche sembrare, se omettiamo la parte finale del mio messaggio in cui scrivevo nero su bianco: "Come meglio avrebbe potuto agire un cittadino italiano come me che, ogni giorno, vede violare i propri diritti e quelli altrui". Ho anche corredato la mia e-mail di dichiarazioni ufficiali che non sono state poi prese in considerazione così seriamente, in quanto provenienti da Internet. Non dimentichiamo che la parola “ufficiali” è anche sinonimo di ACCERTABILI.
Il Capitano mi chiarisce che, in quanto "singolo cittadino", potrò fare ben poco, se non ottenere sconvenienti "mazzate sui denti" (da chi?), cosa che non gioverebbe a nessuno. Aggiunge anche che il mio metodo di agire è stato erroneo, perché troppo avventato e che per certe cose ci vorrebbe un po’ più diplomazia (sembra che mi consiglino di non farmi troppo notare) e che, per ottenere qualcosa di più sostanzioso, bisognerebbe sporgere una denuncia. Eh già! Sarebbe la strada più opportuna, se non fosse che, nel migliore dei casi, le mie denunce potrebbero venire usate come carta per accendere il fuoco del camino.
Le frasi che, però, mi sono rimaste particolarmente impresse sono le seguenti:
"Ragazzo, tu così inneschi procedure grosse con enti che non sono alla nostra portata. Vedi: sono coinvolti organismi come l'aeronautica militare", oppure "vedi caro mio, ci sono cose nel mondo che nemmeno ci possiamo immaginare, ma che, per quanto male facciano, è meglio che ci siano e nessuno ci può fare nulla”. (?)
Vi assicuro che pronunciate "dall'altra parte della barricata" fa un certo effetto sentirsele risuonare nelle orecchie.
Mentre i Carabinieri parlano e mi fanno capire che tanto non ci si può fare alcunché, ho avvertito una certa "aria di rassegnazione" anche da parte loro: non mi hanno dato l'idea di "occultatori", quanto l’impressione che siano dei "rassegnati burattini".
Tengo a precisare che MAI, durante questa "chiacchierata", nessuno ha cercato di screditare o smentire ciò che io ho riportato. Alla fine è stato messo a verbale tutto quanto da me affermato, cercando di farmi passare da incompetente in materia, in quanto, secondo loro, è "meglio così e che mi stanno dando una mano, in realtà", in quanto la cosa sarà trasmessa in Procura. Prendiamola per buona...
Oggi ho vissuto in prima persona un esempio classico di quando si dice "essere stroncati sul nascere", ma mi sono presa la mia più grande soddisfazione: in un mondo con più di sei miliardi di persone, sappiano che c'è un ignorante in meno.
Oggi ho vissuto in prima persona un esempio classico di quando si dice "essere stroncati sul nascere", ma mi sono presa la mia più grande soddisfazione: in un mondo con più di sei miliardi di persone, sappiano che c'è un ignorante in meno.
Non scoraggiatevi mai."
Againstanker
Againstanker
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Articoli correlati:
- testimonianza da parte di una ragazza che aveva scritto anch'essa al N.O.E. di Bologna ed è stata chiamata in caserma dai Carabinieri...nei secoli fedeli...: "Come sono diventata attivista contro le scie chimiche"
- testimonianza di un pilota civile sulle scie chimiche e video interessanti dalla Germania e dall'Italia
(^__^)
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sabato 6 febbraio 2010
Gli inventori di malattie
Viaggio-inchiesta negli Usa sulla colonizzazione farmaceutica: produrre medicine per gente sana.
ll documentario di Luca Cambi, Nicoletta Dentico e Francesca Nava è andato in onda mercoledì 5 agosto alle 23,40 su RaiTre per il programma "C'era una volta".
Guardalo direttamente sul sito di RAI.TV o sul tuotubo.
Grazie al dottor Penna per la segnalazione del documentario.
(^__^)
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